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ALLARME INCENDIO A TREVISO!

Archivio norme tecniche e legislazione in materia di Prevenzione Incendi.
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Mod
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Iscritto il: 04 ott 2004 11:29
Località: Treviso

Qua a Treviso da qualche ora stiamo vivendo in un'atmosfera surreale.
La De Longhi ha preso fuoco e si e' sprigionata una nube probabilmente tossica.
E' passata la polizia ad avvertire tutta la cittadinanza di rimanere chiusi in casa. Qualcuno di voi potrebbe darci una mano a capire cosa puo' essersi sviluppato in un incendio di tale tipologia?

http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 81977.html

http://today.reuters.it/news/newsArticl ... CENDIO.XML

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/ar ... 8201.shtml

Un grazie a nome della cittadinanza della provincia di Treviso se ci potete dare delle informazioni in merito.

Mod
Ultima modifica di Mod il 18 apr 2007 19:10, modificato 6 volte in totale.
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Paten
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Iscritto il: 14 ott 2004 17:55
Località: Veneto

Le fiamme forse divampate da un magazzino di polistirolo Treviso, a fuoco lo stabilimento De Longhi Violento incendio nella fabbrica di piccoli elettrodomestici: semidistrutto l'edificio. Per il momento non si segnalano feriti  STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
TREVISO - Un violento incendio è divampato nel primo pomeriggio nella fabbrica di elettrodomestici De Longhi, alla periferia di Treviso. Si tratta di un rogo di notevoli dimensioni che ha semidistrutto il grande stabilimento alle porte della città dove lavorano circa mille persone. Le fiamme, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, hanno preso il via da un magazzino di polistirolo durante la pausa pranzo. Sembrerebbe che le fiamme siano state innescate dall'esplosione di alcune bombole di gas presenti nel reparto verniciatura.

VIGILI SUL POSTO - Sul posto sono intervenute numerose squadre di pompieri per cercare di circoscrivere l'incendio ben visibile anche in città con una grande nuvola di fumo nero (anche da Venezia) e che potrebbe minacciare alcune abitazioni poco lontane. Per il momento non si segnalano feriti, mentre continuano le operazioni di spegnimento.
«TENETE CHIUSE LE FINESTRE» - Un invito alla cittadinanza a chiudere prudenzialmente finestre e porte delle abitazioni vicine allo stabilimento De Longhi in fiamme, per via del grande fumo, è stato lanciato dai vigili del fuoco e dal prefetto di Treviso. «Il vento gioca a nostro favore, nel senso che il fumo è spostato verso l'alto e non si muove in un'unica direzione», ha detto il prefetto Vittorio Capocelli. Non è stata riscontrata però la necessità di alcuna evacuazione, ma sono stati messi a disposizione autobus per trasportare fuori dalla zona interessata dall'evento i residenti, che possono trovare ospitalità nei centri della Protezione civile. Solo tre persone di una famiglia che lamentavano sintomi di intossicazione hanno avuto irritazione agli occhi. Negli ospedali di Treviso i reparti d'urgenza sono passati al sistema di ventilazione interno per evitare l'ingresso del fumo.
18 aprile 2007
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Marzio
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Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Mi stavo chiedendo cosa fosse la nube nera che vedevo da qui (PN) in direzione di TV.
Se è partito il deposito di espansi polimerici si può formare diossina oltre a molte altre schifezze. Per stare tranquilli è bene, come a marghera in emergenza, chiudere porte e finestre e non uscire di casa. Speriamo non ci siano andate di mezzo persone. Cisterne con liquidi reattivi non dovrebbero esserci; di norma le carcasse degli elettrodomestici sono termoplastiche; non ci dovrebbero essere cisterne di monomeri termoindurenti da reticolare.
...E' strano che succeda una cosa così durante il turno...

Mah...

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
Wladi

Gli isocianati (R-NCO), i diisocianati (OCN-R-NCO) e più in generale i poliisocianati impiegati nell'industria dei poliuretani sono composti chimici caratterizzati dalla presenza rispettivamente di uno, due o più gruppi isocianici -N=C=O, che conferiscono loro una notevole affinità verso composti contenenti idrogeno attivo, nonchè un certo grado di tossicità. La natura chimica del gruppo R può essere di tipo alifatico o aromatico e incide sulla reattività dei diversi isocianati: in generale gli isocianati aromatici sono più reattivi di quelli alifatici.
I diisocianati hanno un alto valore della temperatura di flash point e quindi si incendiano difficilmente, tuttavia, se coinvolti in un incendio bruciano con formazione di vapori tossici e nocivi (CO, NOx, HCN, vapori di diisocianato)
Ciao
Wladi
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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Capo, prima di tutto calma, che durante le emergenze è un obbligo preciso per chiunque; anzi, dirò di più: calma, e sangue freddo.
Mi sembra che le notizie siano abbastanza confuse, e nul notiziario ansa ho già letto la prima str.. ata (stregata, volevo dire stregata  :smt002 ), ahimè partorita dalla mente confusa di un cgiellino. Tanto per cominciare, non è affatto detto che quando brucia la plastica si debba sempre e per forza fare diossina. Come ho avuto modo di spiegare un po' di tempo fa ad un signore di un ARPA a caso, diossina è il nome d'uso di "tetraclorodibenzodiossina". Questo vuol dire che perchè si formi ci vuole della sostanza organica con anelli di tipo aromatico e del cloro. Se manca l'uno ovvero l'altra, diossina NON se ne può fare.
E il polistirolo cloro non ne ha. In compenso, quando brucia il polistirolo caccia dei fumi bruttissimi a vedere (ed infatti mi confermi che c'è una nube nera) ed anche un pochetto asfissianti: un pochetto parecchio, perchè contengono CO2, CO e una bella quantità di residui carboniosi combusti che verosimilmente si portano appresso una bella quantità di IPA nel particolato.
La mia opinione è che l'esposizione può essere massiccia per chi è in prossimità delle fiamme, certamente è una discreta "bottarella" per chi si ritrova con la ricaduta della fuliggine, ma stiamo parlando di "esposizione eccezionale ma occasionale" e non mi sembra il caso di preoccuparsi per la cancerogenicità degli IPA presenti. Altro discorso è l'estrema capacità di saturare gli alveoli da parte del micro-particolato, ma lì siamo appunto in rischio grave di asfissia, e a meno di non andare proprio nel bel mezzo della nube la vedo difficile.
l'ospite wladi paventa la possibilità di combustione di isocianati.
In effetti, quelli sì che sono una brutta bestia, perchè quando bruciano rilasciano per degradazione termica una bella quantità di acido cianidrico, che come noto è un gas con effetti mortale per afsissia cellulare. Però, gli isocianati si usano non per fare il polistirolo bensì per fare il poliuretano, e tra i prodotti della de longhi che conosco (io adoro, i prodotti de longhi) non riesco proprio ad immaginare dove potrebbe starci il poliuretano.
Il problema diossina nasce solo, sempre a livello potenziale, se e solo se quello che ha preso fuoco è PVC, che ha cloro nella sua molecola, ma è funzione della temperatura che è raggiunta alla combustione: sotto i 300°C la diossina non si forma perchè la temperatura non è sufficiente a ciclizzare gli atomi di carbonio, e sopra gli 800°C le eventuali molecole di tipo aromatico si spaccano e quindi la diossina si autodistrugge.
Concordo con il suggerimento di star chiusi in casa e con le finestre chiuse, perchè quello che sicuramente bene non fa a nessuno solo le polverille minuscole, che già da sole, a prescindere dalla natura chimica e solo per la dimensione, possono creare problemi a chi ha dei deficit respiratori, ai bambini piccolini, ai vecchietti con un po' di insufficienza repiratoria ma anche semplicemente agli asmatici/allergici.
Sono assai perplessa di quello che ho letto, sulla presenza di bombole di gas nel deposito della plastica. O erano bombole di servizio, ad esempio di qualche gas per saldature, oppure proprio mi chiedo come ci siano arrivate.
Non vorrei essere il signor RSPP della De Longhi, in questo momento. Ed ancor meno il loro Responsabile dell'Ambiente.
E vorrei tanto sapere se il magazzino che ha preso fuoco è uno dove si stoccano le MP, che vorrebbe dire che si comperano le plastiche e poi se le termolavorano loro, o se era un magazzino prodotti semifiniti, che significherebbe che loro le plastiche se le producono proprio, ma in questo caso dovrebbe avere una sezioncina tiopo petrolchimico, e tenderei ad escluderlo.
Se è un magazzino dove stoccano i sacconi di granuli di PVC, e potrebbe essere, io non tanto per la diossina, che francamente lascia il tempo che trova, ma mi preoccuperei assai di più dei potenziali vapori di cloro-organici che se ne possono sviluppare, che sono assai ma propio assai irritanti per occhi e mucose.
Certo, che si deve sentire un puzzo di plastica bruciata forse anche peggiore di quando da noi ogni tanto -casualmente- si incendiano i rifiuti per le strade...
Dacci notizie, capo, di come evolve la situazione
Nofer
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
orso nero

... ho sentito un pompiere parlare di intervento di saldatura su un controsoffitto e gocce incandescenti cadute su polistirolo ....
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mirko
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Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
Località: Roma

Quello che mi sembra strano è come abbia fatto un incendio ad estendersi cosi rapidamente in un luogo in cui presumo, ad esclusione della plastica e cartone, non ci siano stati liquidi e/o gas infiammabili di rilievo.

Non ho capito bene se 400 o 800 operai sono usciti regolarmente e non ci sono stati feriti. Ottima gestione direi ma possibile che nessuno si è accorto del principio d'incendio in tempo utile e sia intervenuto con un bel estintore??

Insomma non capisco, salvo delucidazioni maggiori che al momentano sembrano non esserci, come sia stato possibile arrivare a tanto.  :smt017

Che spavento per voi... immagino.  

Ciao
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Ronin
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Iscritto il: 07 apr 2006 19:09

se davvero l'incendio ha preso il via in un magazzino di polistirolo, non mi stupisce la rapidità di propagazione.
considerare il polistirolo un materiale solido come fosse legno infatti è uno sbaglio; esso, se sottoposto a fiamma, sublima, e quindi sviluppa un volume di fumi caldi immenso, che è certamente il responsabile della propagazione.

questo spiegherebbe anche perchè nessuno sia potuto intervenire con un estintore: senza maschera e respiratore probabilmente era impossibile avvicinarsi.
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Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
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Mod
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Iscritto il: 04 ott 2004 11:29
Località: Treviso

Come avete visto ieri abbiamo vissuto un pomeriggio da paura non sapendo esattamente cosa contenesse la nube sprigionatasi dall'incendio.
Ieri sera e' sembrato rientrare il pericolo di rilascio di sostanze tossiche.
Vi ringraziamo per l'analisi della situazione che siete riusciti a fare nonostanze le frammentarie news in vostro possesso.

Passo ora ad aggiornavi con le notizie comparse sui giornali locali.

Purtroppo solo 'il Treviso' e' visibile in toto (dovete cliccare sulla prima pagina e vi si aprira' il file in formato .zip di ca. 2.7 MB):
http://www.iltreviso.it/

Della 'Tribuna di Treviso' potete vedere la sola prima pagina:
http://www.tribunatreviso.quotidianiesp ... rimapagina

La copia completa della Tribuna e' visibile online anche per un solo giorno dietro pagamento (cliccate sul 'continua' del 'Fatto del giorno'):
http://www.tribunatreviso.quotidianiesp ... unatreviso

Il 'Gazzettino di Treviso' sara', invece, visibile completamente solo a partire dalle ore 13.00 di oggi (previa registrazione gratuita):
http://gazzettino.quinordest.it/main.php3?Luogo=Treviso

Grazie ancora a tutti per le vostre indicazioni e per la solidarieta'.

Un cordialissimo saluto

Mod :smt039
Ultima modifica di Mod il 19 apr 2007 14:50, modificato 1 volta in totale.
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catanga
Messaggi: 1912
Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Se l'ipotesi fosse quella della saldatura (lavori a caldo) con materalie infiammabile nelle vicinanze ... allora mi sa che la cinquatennale previsione dei permessi di lavoro per i lavori a caldo ... è andata a farsi benedire.

Però è ancora presto per parlarne.

Francamente mi preoccupano di più i lavoratori .... visto che l'azienda in questione sta delocalizzando alla grande.
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