Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

Sistema di depolverizzatore / Recupero polveri

Archivio Impianti Tecnici (L. 46/90)/Atmosfere Esplosive (ATEX)/Radiazioni.
In questo archivio sono riportati tutti i posts relativi agli impianti elettrici, termotecnici, impianti a gas e a pressione, tutte le discussioni sulla direttiva ATEX e le radiazioni (Riservato agli abbonati)
Avatar utente
Bayern
Messaggi: 240
Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

Avrete ormai capito che sto sbattendo la testa :smt021 sulle modifiche da apportare ai fini della direttiva Atex  di una cabina di verniciatura a polvere con pistole elettrostatiche.

Ora :

A) L'interno  cabina è stata classificata Zona 2

 Al suo interno abbiamo come cause d'innesco:

   -  Le pistole e qui non ci sono santi vanno cambiate
   -  I reciprocatori / motori semplic. allontanate da un 1m dalle aperture
   -  Si ha anche un robot che entra in zona ( e qui è un bel "caos" )


B) Il sistema di recupero/polveri e il sistema di depolverizzatore con  FILTRO FINALE con applicato sul tetto l' aspirazione che crea depressione in cabina Zona 0:

 qui come causa d'innesco abbiamo :

  - i filtri ( che dovranno essere di tipo antistatico)
  - l'aspiratore ( nessun doc tecnica a riguardo  per verificare che siano
   state prese misure antideflagranti all'epoca)

 infine le norme  cabine prevedono che tali strutture abbiano un sistema di limitazione degli effetti delle esplosioni ( ad es. scarico della pressione) e i costuttori all'epoca non l'avevano previsto.

Fare sostituire Pistole + Robot e sopratutto il  sistema di recupero/filtri
sembra effettivamente un po' troppo . Consideriamo che la polvere è di classe St1  quindi da debolmente a moderatamente esplosiva
Avatar utente
ugo
Messaggi: 1538
Iscritto il: 27 ott 2005 03:16

le parti del robot meccaniche in zona 2 dovrebbero essere ok

per le parti elettriche del robot vedi se puoi allontanarle, o verificare l'IP 65 + limitazioni termiche superficiali  o proteggile (involucro in pressione o IP 65) o cambiale...

non transigere e vedi di sistemare le cose

se è un impianto vecchio prendano in considerazione le nuove tecnologie: ho visto che le nuove cabine fanno il cambio colore (da nero-bianco) in breve, mentre quelle di qualche tempo fa dovevano essere doppie

un saluto
la cultura del dono e il gioco della reputazione costituiscono il modo ottimale a livello globale per cooperare verso la produzione (e la verifica!) di lavoro creativo di alta qualità - E. S. Raymond
Avatar utente
Bayern
Messaggi: 240
Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

le parti del robot meccaniche in zona 2 dovrebbero essere ok
Accidenti  mi sfugge su quale considerazione in zona 2 le parti meccaniche non
danno problemi.
Avatar utente
Bayern
Messaggi: 240
Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

Per quanto riguarda il FILTRO AUTOPULENTE A CARTUCCE
dotato di un sistema automatico in grado di effettuare la pulizia continua delle superfici filtranti. Esso è costituito da:
o N.1 contenitore metallico che racchiude l'apparato filtrante
o cartucce filtranti
o impianto pneumatico  ecc..


Faccio le seguenti considerazioni :

L'elettroaspiratore sul tetto della struttura metalicca del filtro avrà la parte interna dell'elettroventilatore in concomitanza con la camera pulita --> pertanto non è causa d'innesco

I filtri verranno cambiati del tipo certificato Atex antistatico

Eliminando le cause d'innesco ed essendo la polvere di calsse St1 ( da deb. a moderatam. esplosiva)--> non necessario un  sistema di protezione e controllo esplosione ( tipo compart./sopres. chimica/sfogo controllato).


( Avete una casistica di casi di esplosioni di Filtri e Sistemi recupero polveri per
vernici?)

Ad ogni modo avete esperienza sulla fattibilità e costi dell'applicazione di un pannello di rottura nella struttura metallica del filtro ?


Cone diceva Un famoso saggio ( ometto il nome tanto non ha bisogno di pubblicità): "Gli adeguamenti macchine sono sempre:

Ingrato: perchè la spesa dell'adeguamento è sempre eccessiva e ne incolpa il tecnico

Pericoloso: perchè il magistrato , secondo il quale la sicurezza è indipendente dai costi, è sempre in agguato.

Tra l'incudine e il martello , il tecnico è cornuto e mazziato "
:smt096  :smt021

Saluti
Avatar utente
ugo
Messaggi: 1538
Iscritto il: 27 ott 2005 03:16

Bayern ha scritto:
le parti del robot meccaniche in zona 2 dovrebbero essere ok
Accidenti  mi sfugge su quale considerazione in zona 2 le parti meccaniche non
danno problemi.
si valuta (ma valuta appunto) che durante il normale funzionamento tali sistemi non innescano l'atmosfera (ad es. con velocità basse... < 1m/s, potenze in gioco basse ... < 4 kw)

c'è un interessante libro rosso pubblicato da un famoso frequentatore di questo forum che spiega questo e molto altro

ciao
la cultura del dono e il gioco della reputazione costituiscono il modo ottimale a livello globale per cooperare verso la produzione (e la verifica!) di lavoro creativo di alta qualità - E. S. Raymond
Avatar utente
Marzio
Messaggi: 1321
Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Bayern ha scritto: Accidenti  mi sfugge su quale considerazione in zona 2 le parti meccaniche non
danno problemi.
Modo di protezione "sicurezza costruttiva" UNI EN 13463-5

Ciao

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
Avatar utente
serafino
Messaggi: 1105
Iscritto il: 03 ago 2005 14:22
Località: BO-UD

sarebbe interessante capire di che tipo di robot parliamo

in effetti però alcuni snodi del braccio robotizzato possono avere "movimenti bruschi" : in questo caso non si potrebbe avere potenziale sorgente d'innesco?

(es. il mitico robottino picassiano della pubblicità)
Avatar utente
Bayern
Messaggi: 240
Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

Il libretto rosso di M.... ( non il cinese  :smt042 ) ovviamente fa parte della mia libreria.

La sua indicazione di V< 1m/s

dovrebbe fare riferimento alla relazione tra velocità di contatto di parti rotanti e la capacità d'innesco fonte : International Security Agency 1987


V< 1m/s nessun rischio di ignizione per contatto per attrito
1<=V<10m>10m/s esiste un rischio di ignizione per contatto per attrito

ora come dice Serafino non è cosi' semplice andare a valutare se in questo robot ( tra l'altro la ditta vicino a varese  non si riesce a contattare ; ha un sito Web e risponde , ma non risponde, tramite e_mail....... )
ci siano parti in mov. che superino 1m/sec


Inoltre volevo chiedere a Marzio la sua indicazione aggiuntiva  P< 4Kw penso riguardi i motori su quale base l'ha fatta?


saluti
Avatar utente
Bayern
Messaggi: 240
Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

1m/s nessun rischio di ignizione per contatto per attrito
1<=V<10m>10m/s esiste un rischio di ignizione per contatto per attrito
errata corrige

Velocità minore di 1 metro/sec -->nessun rischio di ignizione per contatto per attrito

Velocità compresa tra 1 e 10 metri/sec --> da valutare in base ai materiali


Velocità maggiore  di 10 metro/sec -->esiste rischio di ignizione per contatto per attrito
Avatar utente
Marzio
Messaggi: 1321
Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Bayern ha scritto:  
Inoltre volevo chiedere a Marzio la sua indicazione aggiuntiva  P< 4Kw penso riguardi i motori su quale base l'ha fatta?
Il limite di velocità è indicato dal Bartknecht nel 1981, è stato poi ripreso da VDI, CEN oltre che da tutta la letteratura internazione sull'argomento.

Il limite di 4 kW, previsto per particolari apparecchi che trattano polveri, è rinvenibile sia in norme VDI sia ISSA (International Social Security Association).

Se vuoi, lunedì sono in ufficio e potrei essere più preciso.

Ciao

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
Rispondi

Torna a “Archivio Impianti Tecnici/ATEX/Radiazioni”