Non sono riuscito a trovare la foto di una calandra (l'unica!) con il riparo di cui all'art.132 del DPR547/55.
Allego pertanto un disegno.
Il punto A era una "bandella oscillante" con cerniera e interuttore di segnalazione di riparo chiuso.
L'eventuale passaggio della mano, il riparo ruota e scatta l'interruttore arrestando la macchina. Questo per evitare che i riparo stesso non diventi pericolo di schiacciamento alla mano.
Ripeto che comunque è stata l'unica calandra che io abbia visto con ripari.
ciao
Renato
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
calandre
Se hai applicazioni particolari magari posso trovarti qualcosa di specifico.........a disposizione per quel che mi è possibile.
Ciao
Ciao
Aggiorniamoci visionando l'infocronoarchivio e specialLinks
Ottimo. Grazie.
Mi pare che questo topic stia a dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, quale strumento sia SOL ed il suo forum: un problema per molti irrisolto è diventata una faccenda affrontabile e risolvibile grazie alle esperienze e le conoscenze di pochi messe a disposizione di tutti.
Stilo
Mi pare che questo topic stia a dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, quale strumento sia SOL ed il suo forum: un problema per molti irrisolto è diventata una faccenda affrontabile e risolvibile grazie alle esperienze e le conoscenze di pochi messe a disposizione di tutti.
Stilo
Ut sementem feceris, ita metes.
Solo per far presente a Max che il suo post e' stato tagliato in quanto il riferimento da lui riportato era gia' stato indicato da vise nel secondo post di questo thread.
Cordiali saluti e grazie comunque per la collaborazione.
Mod :smt039
Cordiali saluti e grazie comunque per la collaborazione.
Mod :smt039
Ultima modifica di Mod il 01 lug 2005 14:29, modificato 1 volta in totale.
chiedo scusa
ma mi pareva di avere dato un altro link
se poi il file e' anche in sicurezzaonline...ok
Max
Infatti il riferimento e' gia' presente in Sicurezzaonline.it e diamo, normalmente, priorita' a chi ha gia' messo il link relativo anche se interno a SOL (così evitiamo inutili doppioni).
La ringrazio comunque per la collaborazione e non si preoccupi di linkare (così come aveva fatto) i siti istituzionali.
Poi provvedo io a sistemare le cose nel caso qualcuno prima di lei avesse gia' inserito il link allo stesso documento.
Grazie per la sua collaborazione e cordiali saluti
Mod :smt039
ma mi pareva di avere dato un altro link
se poi il file e' anche in sicurezzaonline...ok
Max
Infatti il riferimento e' gia' presente in Sicurezzaonline.it e diamo, normalmente, priorita' a chi ha gia' messo il link relativo anche se interno a SOL (così evitiamo inutili doppioni).
La ringrazio comunque per la collaborazione e non si preoccupi di linkare (così come aveva fatto) i siti istituzionali.
Poi provvedo io a sistemare le cose nel caso qualcuno prima di lei avesse gia' inserito il link allo stesso documento.
Grazie per la sua collaborazione e cordiali saluti
Mod :smt039
Evidenzio a tutti l'interessante documento sulle protezioni delle macchine nell'industria manifatturiera segnalato da 'vise' e che gli abbonati trovano on line nelle news del 01.07.2005
http://www.sicurezzaonline.it/priare/ho ... 050701.htm
Ringrazio pubblicamente 'vise' e tutti gli amici del Forum che con i loro interventi e i loro allegati hanno fatto capire in questo fantastico thread la potenza informativa che ha la nostra community.
Grazie, veramente un sentito grazie a tutti voi per quello che fate quotidianamente allo scopo di far crescere la cultura della sicurezza nel ns. paese.
Mod :smt039
http://www.sicurezzaonline.it/priare/ho ... 050701.htm
Ringrazio pubblicamente 'vise' e tutti gli amici del Forum che con i loro interventi e i loro allegati hanno fatto capire in questo fantastico thread la potenza informativa che ha la nostra community.
Grazie, veramente un sentito grazie a tutti voi per quello che fate quotidianamente allo scopo di far crescere la cultura della sicurezza nel ns. paese.
Mod :smt039
Ho letto solo ora la vostra interessante discussione in qunto sto affrontando prorio in questi giorni il problema di dareindicazioni di adeguamento all'evoluz. tecnica di una Calandra ante '96.
E' ho notato con piacere che le mie perplessità sull'assenza di un disp. di sicurezza nella zona pericolosa di imbocco della lamiera anche in calandre marcate CE è da voi condivisa
La funzione di arresto di emergenza è considerata una misura supplementare e pertanto non sostitutiva di altre misure di sicurezza primarie, quali dispositivi automatici di sicurezza o disp. di protez. ecc..
Ora:
A) Per le calandre nuove marcate CE affidare la sicurezza alla sola fune ( che è un emergenza) senza un dispositivo di sicurezza è corretto? ( Ci si può appellare come diceva Marzio alla inconciliabilità del medesimo con il ciclo di lavorazione?)
B) Per la calandre ante '96 da adeguare il vecchio DPR del '55 sembra accontentarsi ma per la 626 ---> Art 29 2005 come giustamente dicevate prescrive che l'operatore abbia il tempo di sottrarsi al pericolo e ovviamente con il sistema della fune ciò non è assicurato
La Calandra come dicevo ha circa 20 anni e la rotazione dei rulli è di tipo istantaneo , ha la classica fune + Disp. a fungo , la rotazione dei rulli è tramite motore idraulico.
Ora ai fini dell'adeguamento tecnico la strada più semplice ed economica che si potrebbe seguire è la seguente invece di intervenire sul quadro macchina di realizzare un quadretto che chiameremo "Gestione Sicurezze" posto a monte che gestisce il pulsante a fungo e la fune di guardia ( a norma) a intorno alla calandra tramite Moduli specifici di sicurezza di Categoria 3 .
Il suddetto quadretto in caso di emergenza toglie alimentazione con contattori ridondati al quadro macchina della Calandra.
Ora chi prescrive questo tipo di adeguamento sicuramente migliora la situazione precedente in quanto anche prima l'effetto della fune era sezionare il motore della pompa idraulica e sezionare il circuito ausiliari che alimenta le elettrovalvole ma con circuiti si sicurezza non a norma.
Ma alla luce di quanto ci siamo detti chi prescrive questo tipo di adeguamento non rischia di rispondere davanti al giudice : per non avere valutato il fatto che l'operatore non ha il tempo per sottrarsi dal pericolo ? ( L'anica cosa ci si può appellare e che in Italia anche le Calandre nuove sono fatte in questo modo .... e che il processo produttivo è inconciliabile con il processo produttivo .....gli sarà sufficiente ? HO I MIEI DUBBI
Ciao
E' ho notato con piacere che le mie perplessità sull'assenza di un disp. di sicurezza nella zona pericolosa di imbocco della lamiera anche in calandre marcate CE è da voi condivisa
La funzione di arresto di emergenza è considerata una misura supplementare e pertanto non sostitutiva di altre misure di sicurezza primarie, quali dispositivi automatici di sicurezza o disp. di protez. ecc..
Ora:
A) Per le calandre nuove marcate CE affidare la sicurezza alla sola fune ( che è un emergenza) senza un dispositivo di sicurezza è corretto? ( Ci si può appellare come diceva Marzio alla inconciliabilità del medesimo con il ciclo di lavorazione?)
B) Per la calandre ante '96 da adeguare il vecchio DPR del '55 sembra accontentarsi ma per la 626 ---> Art 29 2005 come giustamente dicevate prescrive che l'operatore abbia il tempo di sottrarsi al pericolo e ovviamente con il sistema della fune ciò non è assicurato
La Calandra come dicevo ha circa 20 anni e la rotazione dei rulli è di tipo istantaneo , ha la classica fune + Disp. a fungo , la rotazione dei rulli è tramite motore idraulico.
Ora ai fini dell'adeguamento tecnico la strada più semplice ed economica che si potrebbe seguire è la seguente invece di intervenire sul quadro macchina di realizzare un quadretto che chiameremo "Gestione Sicurezze" posto a monte che gestisce il pulsante a fungo e la fune di guardia ( a norma) a intorno alla calandra tramite Moduli specifici di sicurezza di Categoria 3 .
Il suddetto quadretto in caso di emergenza toglie alimentazione con contattori ridondati al quadro macchina della Calandra.
Ora chi prescrive questo tipo di adeguamento sicuramente migliora la situazione precedente in quanto anche prima l'effetto della fune era sezionare il motore della pompa idraulica e sezionare il circuito ausiliari che alimenta le elettrovalvole ma con circuiti si sicurezza non a norma.
Ma alla luce di quanto ci siamo detti chi prescrive questo tipo di adeguamento non rischia di rispondere davanti al giudice : per non avere valutato il fatto che l'operatore non ha il tempo per sottrarsi dal pericolo ? ( L'anica cosa ci si può appellare e che in Italia anche le Calandre nuove sono fatte in questo modo .... e che il processo produttivo è inconciliabile con il processo produttivo .....gli sarà sufficiente ? HO I MIEI DUBBI
Ciao
protezione dei rulli ?? non sempre è possibile e non è sufficiente.
barriere ottiche , fune di sicurezza ?? ma verrano rimosse....
Non sono mai riuscito a rendere sicura una calandra ....da lattoniere e da carpentire roba da 20mm di spessore ...
Ho cercato di fare in modo che la calandra sia utilizzata solo da persone esperte .
Ho utilizzato accorgimenti quali di NON utilizzare i guanti per maneggiare le lamiere ( urlerete ORRORE ! In definitiva gli infortuni piu gravi sono da addebitare ai guanti)
Di praticare alla lamiera un invito con la piegatrice affinchè l'imbocco sia facilitato dall'invito ..se non c'è un adeguato invito occorre spingere la lamiera
e per estrema ratio ...il filo di sicurezza agisce non sulla fermata dei rulli ma sul ritorno di 1/3 di giri dei rulli trainanti e sull'alzata del rullo premente ( se la geometria dei rulli è piramidale) in tal maniera evito l'intrappolamaneto ..
altre esperienze non ho ..ci ho battuto troppo la testa ..
barriere ottiche , fune di sicurezza ?? ma verrano rimosse....
Non sono mai riuscito a rendere sicura una calandra ....da lattoniere e da carpentire roba da 20mm di spessore ...
Ho cercato di fare in modo che la calandra sia utilizzata solo da persone esperte .
Ho utilizzato accorgimenti quali di NON utilizzare i guanti per maneggiare le lamiere ( urlerete ORRORE ! In definitiva gli infortuni piu gravi sono da addebitare ai guanti)
Di praticare alla lamiera un invito con la piegatrice affinchè l'imbocco sia facilitato dall'invito ..se non c'è un adeguato invito occorre spingere la lamiera
e per estrema ratio ...il filo di sicurezza agisce non sulla fermata dei rulli ma sul ritorno di 1/3 di giri dei rulli trainanti e sull'alzata del rullo premente ( se la geometria dei rulli è piramidale) in tal maniera evito l'intrappolamaneto ..
altre esperienze non ho ..ci ho battuto troppo la testa ..
OK! ma penso che fare un adeguamento tale per cui l'effetto della fune di sicurezzia sia l'inversione di marcia dei rulli ( per 1/3 come dici) e il distanziamento dei medesimi sia effettivamente in cat 3 sia effettivamente un intervento non semplice e costoso.
Provo a spiegarmi meglio per fare quello che tu dici si potrebbe adoperarare un modulo di sicurezza con contatti in uscita ad apertura istantanea e ritardata.
A) I contatti ad apertura istantanea --> sezionano in cat. 3 l'elettrovalvola del comando "rulli in avanti"
B)I contatti ad apertura ritardata --> sezionano tutte le elettrovalvole dopo il tempo necessario per fare l'inversione di marca e il distanziamento dei rulli
Ora ai fini della sicurezza l'azione A è la piu' delicata ed è inutile che la parte elettrica del circuito di comando è di Cat.3 se non lo è anche la parte oleodinamica ( Pertanto anche qui dobbiamo intervenire ....DOLORI ).
Almeno prima almeno l'arresto èra garantito in quanto la pompa veniva disalimentata ( però giustamente come tu dici ... e se qualcuno si intrappola?)
Guarda è effettivamente un bel rompicapo....
Provo a spiegarmi meglio per fare quello che tu dici si potrebbe adoperarare un modulo di sicurezza con contatti in uscita ad apertura istantanea e ritardata.
A) I contatti ad apertura istantanea --> sezionano in cat. 3 l'elettrovalvola del comando "rulli in avanti"
B)I contatti ad apertura ritardata --> sezionano tutte le elettrovalvole dopo il tempo necessario per fare l'inversione di marca e il distanziamento dei rulli
Ora ai fini della sicurezza l'azione A è la piu' delicata ed è inutile che la parte elettrica del circuito di comando è di Cat.3 se non lo è anche la parte oleodinamica ( Pertanto anche qui dobbiamo intervenire ....DOLORI ).
Almeno prima almeno l'arresto èra garantito in quanto la pompa veniva disalimentata ( però giustamente come tu dici ... e se qualcuno si intrappola?)
Guarda è effettivamente un bel rompicapo....