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Bus ribaltato arrestato l'autista

Archivio Direttiva Macchine e Mezzi di Trasporto in genere.
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Meo
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La notizia mi ha toccato particolarmente, forse perchè ho una figlia più o meno di quell'età che a giorni farà la sua prima gita (al Bioparco qui a Roma), e quindi tale notizia ci ha aggiunto altri dubbi a quelli già normalmente di default.
Le riflessioni sono molteplici e senza entrare in discussioni che lasciamo a politici e tecnici sull'uso delle sostanze stupefacenti, mi sono chiesto:
è aumentata la mia sensibilità a certe problematiche oppure è un'esigenza irrinunciabile quella di avere la certezza che il conducente di un mezzo non sia sotto l'effetto di alcool o droghe varie?
I mezzi di trasporto di gruppo, a che norme devono rispondere ( es. è prevista la cintura di sicurezza?)
Un'azienda di trasporto persone che tipo di requisiti deve dimostrare?
Io ho buttato giù 3 domande (ma ce ne sono sicuramente altre) e sto cercando di dargli una risposta.
Un saluto a tutti
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Marzio
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Io, pur nella assoluta tragedia che si è verificata (quando ci sono di mezzo decessi di bimbi è straziante) non vorrei che si creasse un capro espiatorio nella persona dell'autista. Fino ad adesso nulla si sa, se non le solite notizie fornite da i mezzi di comunicazione di massa che sono sempre alla ricerca del senzazionalismo e del colpevole ad ogni costo, passando sopra alle persone e distruggendole come fossero cleanex.
Aspettiamo ed attendiamo i fatti.
Se è vero che l'autista era sotto l'influenza di sostanze stupefacenti credo non ci sia solo "colpa" a suo carico. Ma se non lo era ed ha avuto un malore o un colpo di sonno, nel frattempo è stato creato il "mostro" che nessuna rettifica di giornale o telegiornale cancellerà, aggiungendo tragedia a tragedia.

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
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manfro
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caro Meo
di sicuro la legge parla chiaro almeno sul divieto ASSOLUTO di assumere alcolici;
eccone un estratto abbastanza esaustivo:

Legge 30.03.2001, n. 125: Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati
… omissis…
Articolo 15: Disposizioni per la sicurezza sul lavoro
1. Nelle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumità o la salute dei terzi, individuate con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro della sanità, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è fatto divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche.

CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE
AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO - PROVVEDIMENTO 16 marzo 2006
Art. 1
Attivita' lavorative a rischio
1. Le attivita' lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumita' o la salute dei terzi, per le quali si fa divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, ai sensi dell'art. 15 della legge 30 marzo 2001, n. 125, sono quelle individuate nell'allegato 1, che forma parte integrante della presente intesa

Allegato I
ATTIVITA' LAVORATIVE CHE COMPORTANO UN ELEVATO RISCHIO DI INFORTUNI SUL LAVORO OVVERO PER LA SICUREZZA, L'INCOLUMITA' O LA SALUTE DEI TERZI

…OMISSIS…

a) addetti alla guida di veicoli stradali per i quali e' richiesto il possesso della patente di guida categoria B, C, D, E, e quelli per i quali e' richiesto il certificato di abilitazione professionale per la guida di taxi o di veicoli in servizio di noleggio con conducente, ovvero il certificato di formazione professionale per guida di veicoli che trasportano merci pericolose su strada...omissis...

Per quanto concerne le droghe, bhè vi dico come la penso anche a rischio che il Mod mi tagli, ma su certi argomenti divento una bestia e me lo riconosco.
Premesso che  bisognerebbe aspettare accertamenti e vedere se davvero l'autista si era fatto un paio di canne come sembra, parlo da libero cittadino assumendomene tutte le responsabilità per quello che segue:
Io non mi sono fatto mai neanche un tiro di canna e non so esattamente cosa succede ad una persona che si mette alla guida sotto il loro effetto .
Sapete perchè non lo so? perchè io avevo il terrore di mio padre, molto prima e molto di più dei carabinieri.
Se poco poco avesse saputo che avevo solo visto dal vivo una canna, mi avrebbe caricato di mazzate e mia madre avrebbe finito il lavoro facendomi uno shampoo di 5 giorni.
E' una figura quella del genitore che oggi vedo molto svilita e associata a quella di un amico.
Il padre e la madre non possono essere amici dei figli o se non altro non solo, restano intanto educatori.
Questo ruolo difficilissimo, non è supportato dall'esterno purtroppo c'è molta disinformazione, c'è molto lassismo, c'è questo sentimento di buonismo generale nell'aria e un clima del "tutto è lecito" che mi fa veramente schifo.
Non si possono confondere le idee dei ragazzi (che in futuro ad esempio guideranno degli autobus) dicendogli "ma le droghe leggere, non fanno male" e cavolo...e simili.
NON SI PUO' e NON SI DEVE

e mi dispiace tanto con chi è a favore della liberalizzazione, IO mi rifiuto di arrendermi a far crescere i miei figli in un mondo che dice cose non vere a favore di una presunta voglia di libertà.
Che poi ognuno dentro casa sua è libero di fare ciò che vuole (ammazzarsi di canne compreso) mi sta benissimo, ma che le istituzioni e i mass media  di fatto fanno passare il concetto che se ti fai le canne o non te le fai è la stessa cosa, ripeto MI FA SCHIFO!

Meo io mi sto per sposare e la notte già sto male pensando ai miei figli che non ho ancora sapendo che per venire su dritti dovranno faticare almeno il triplo di quello che ho fatto io.

manfro
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Ronin
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manfro ha scritto:fanno passare il concetto che se ti fai le canne o non te le fai è la stessa cosa, ripeto MI FA SCHIFO!
non vorrei andare OT, ma mi sembra che si faccia di tutta l'erba (ehm...) un fascio, ficcando nello stesso calderone di colpevoli media, famiglie, politici, persone comuni, confondendo insieme posizioni anche molto distanti tra di loro, al fine di accusare le une usando le colpe delle altre.
E' un tipico caso di qualunquismo deteriore che non condivido affatto.

sono anch'io tra coloro che non solo non ha mai fumato cannabis, ma non ha mai fumato neanche tabacco.
adesso non voglio intavolare una discussione su educazione, esperienze personali (ce ne ho di amici che all'università fumavano canne; alcuni erano cretini e altri no, proprio come accade tra le persone che non fumano), ruoli familiari, società, mass media, politica che mi pare del tutto fuori luogo.
voglio dire una cosa molto molto semplice, epperò macroscopica (almeno per uno che ha vissuto anni in un posto dove sono successi innumeri casi analoghi con autisti di camion, dovuti all'alcool).
La domanda è la seguente:

davvero, se l'autista fosse stato ubriaco, qualcuno avrebbe chiesto che si vietasse il vino?
la facciamo una bella statistica sulle morti provocate da droga, e quelle da alcool?

allora guardiamoci dentro prima che fuori; schifo fanno i pregiudizi culturali dovuti all'ignoranza, schifo fa il qualunquismo incapace di operare distinzioni sensate, schifo fa l'ipocrisia di chi urla dagli al drogato, e poi ignora l'orrore delle decine di persone che tutti i weekend finiscono all'obitorio per aver bevuto senza regole in discoteca.

per la cronaca, fra tre mesi sarò padre, e non accetto che si confonda antiproibizionismo con irresponsabilità.
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Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
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Marco
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... certo a me piacerebbe anche andare a vedere quali turni di lavoro aveva svolto l'autista, perché potrebbe essere anche un po' vittima oltre che carnefice ...

Marco
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manfro
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mi dispiace ragazzi, il buonismo facile l'ho finito.
non mi sento di giudicare nessuno (e l'ho pure premesso che bisogna vedere se il conducente ha fatto quello di cui è accusato), e metto danni dell' alcool e delle droghe sullo stesso piano ci mancherebbe.

Caro Ronin stavolta mi trovi in disaccordo quello che dici:
"allora guardiamoci dentro prima che fuori; schifo fanno i pregiudizi culturali dovuti all'ignoranza, schifo fa il qualunquismo incapace di operare distinzioni sensate, schifo fa l'ipocrisia di chi urla dagli al drogato, e poi ignora l'orrore delle decine di persone che tutti i weekend finiscono all'obitorio per aver bevuto senza regole in discoteca."
io mi guardo dentro tutti i giorni (anche perchè fuori non è un gran bello spettacolo), mi dispiace se ho trasmesso la sensazione di essere un ignorante qualunquista che ha pregiudizi.
Non lo sono e se dico quel che dico è perchè osservo da vicino centinaia di ragazzi ogni settimana, faccio lunghe chiacchierate con i ragazzi in età scuole medie e primi anni di superiori, sento quello mi raccontano e che percepiscono del mondo esterno e non ci capiscono niente, non hanno bussole, proprio perchè nessuno e sottolineo nessuno le cose gliele dice in faccia senza fare il garantista a tutti i costi.
E questi ragazzi saranno gli adulti di domani e allora io continuerò a gridargli che alcune cose si possono fare e altre no.
Solo questo volevo dire.

:smt006 manfro
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Meo
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Innanzitutto tanti AUGURI a Ronin e Manfro!
Ci sarebbe da parlare ore ed ore sui temi che si stanno affrontando.
Mi cimenterò, ma in un altro momento. Per quanto riguarda la droga, ho avuto modo di sentire su radio 24 il sindaco Chiamparino e finalmente posso dire ecco centrate e soprattutto riattualizzate (ad oggi, 2007) le tematiche. Da qui a dire che verrà risolto il problema...
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Ronin
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manfro ha scritto:E questi ragazzi saranno gli adulti di domani e allora io continuerò a gridargli che alcune cose si possono fare e altre no.
quello lo fanno tutti i genitori che non abbiano abdicato al proprio ruolo.
il punto è che il mondo non è composto solamente dai ragazzini delle scuole medie/superiori (anzi sempre meno purtroppo).
allora c'è nell'atteggiamento proibizionista un doppio fraintendimento:
-da un lato si trattano tutti quanti come ragazzini incapaci di distinguere il bene dal male (anche i cinquantenni, e ce ne sono)
-dall'altro si ripone una salvifica fiducia in un divieto per legge che non ha mai impedito niente a nessuno (anzi semmai incentiva la trasgressione).

sono stra-d'accordo sul fatto che i ragazzi di oggi sono privi di punti di riferimento, per colpa della resa di molti genitori rispetto al loro ruolo.
ma i ragazzi riconoscono l'autorità, non l'autoritarismo.
non è moltiplicando il secondo, che potremo supplire alla sempre maggiore mancanza della prima.
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gino
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Iscritto il: 28 giu 2006 21:06

ritornando un attimo alla serie di quesiti iniziali di meo vi riporto quanto trovato in rete sulle caratteristiche e controlli che devono essere fatti sui pullman
saluti

CONDUCENTE
Patente di guida categoria “D” (per la conduzione di autobus di linea; autobus in servizio di noleggio con  conducente; scuolabus e miniscuolabus oltre alla patente di categoria D il conducente deve essere in possesso del “CAP”à Certificato di Abilitazione Professionale)

Periodi di guida (il periodo di guida giornaliero non deve superare 9 ore, ma può tuttavia essere esteso fino a 10 ore per non più di due volte nell’arco della settimana – dopo un periodo di guida di 4 ore e mezza, il conducente deve osservare una interruzione di almeno 45 minuti – al termine del periodo di guida il conducente deve osservare un periodo di riposo giornaliero ininterrotto di almeno 11 ore) à  prescrizioni generali perché esistono anche eventuali deroghe

VEICOLO
Carta di circolazione (deve riportare il numero complessivo dei posti a sedere sull’autobus)

Copertura assicurativa R.C.A.

Cronotachigrafo (gli autobus in servizio pubblico di linea con percorso superiore a 50 km e gli autobus in servizio di linea internazionale con percorso non superiore a 100 km e capolinea che si trovi ad una distanza inferiore a 50 km in linea d’aria dalla frontiera che non sono muniti di dispositivo cronotachigrafo debbono avere determinati documenti: il libretto di viaggio, la copia dell’orario e l’estratto del registro di servizio)

Un estintore (il D.M. 18 aprile 1977 prevede che gli autobus siano dotati di almeno un estintore a schiuma da 5 litri, oppure in alternativa uno a neve carbonica da kg 2 fino a 30 posti, ovvero 2 estintori per autobus con più di 30 posti)

Sistemi di ritenuta (l’utilizzo è obbligatorio solo se l’autobus  ne è provvisto) L’articolo 172, comma 6 del C.d.S. prescrive che “Tutti gli occupanti,  di età superiore a tre anni, dei veicoli in circolazione delle categorie M2 e M3 <veicoli> devono utilizzare, quando sono seduti, i sistemi di sicurezza di cui i veicoli stessi sono provvisti. I bambini devono essere assicurati con sistemi di ritenuta per bambini, eventualmente presenti sui veicoli delle categorie M2 e M3, solo se di tipo omologato secondo quanto previsto al comma 1”.

Dischi posteriori indicanti le velocità massime consentite (l’articolo 142, comma 4 del C.d.S. prescrive che nella parte posteriore del veicolo debbano essere indicate le velocità massime consentite che per quanto riguarda gli autobus sono: 80 km fuori centro abitato e 100 km in autostrada)

°°°°°°°°°

SCUOLABUS
Per fortuna gli incidenti in Italia che vedono coinvolti scuolabus, sono molto rari.
Questo dipende da due ragioni principali:
La prima, che si tratta di un servizio in lento declino, di uso molto meno frequente rispetto agli anni ’70: la spiegazione è soprattutto sociologica, visto che nella società di oggi non ci sono più molte mamme casalinghe e quindi il piccolo viene accompagnato a scuola direttamente dai genitori, prima del lavoro.
La seconda, che gli attuali standard di sicurezza italiani sono comunque da ritenersi adeguati.
È ovvio che, trattandosi di veicoli molto spesso inseriti nel contesto cittadino, di proporzioni rilevate rispetto ai veicoli da diporto, anche in caso di lievi impatti le conseguenze per i trasportati sono irrisorie.
Pur non disponendo di statistiche precise, c’è però la sensazione che di un’imminente inversione di tendenza, in parte dovuta all’accorpamento di molti istituti scolastici, con il conseguente allungamento dei percorsi casa-scuola, e la mancata risposta in termini di affidabilità e sicurezza del trasporto pubblico tradizionale, incapace per esempio di trasportare con un minimo di dignità un alunno diversamente abile.
L’ultimo incidente di una certa gravità risale al 29 giugno 2006, quando sull’autostrada Firenze Mare (la A11), all’altezza di Porcari (Lucca) in direzione mare, lo scontro tra un tir ed una macchina ebbe come conseguenza il coinvolgimento di uno scuolabus che trasportava diciassette passeggeri, di età compresa tra i 6 ed i 15 anni.
Il veicolo subì la rottura dei vetri della fiancata sinistra ed una quindicina di ragazzi furono costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Le conseguenze furono comunque lievi.
Circa un mese prima, il 24 maggio, un tamponamento tra due scuolabus avvenuto a Bisognano (Cosenza) provocò il ferimento grave di uno dei due conducenti (il tamponante) e lievi contusioni per 4 piccoli passeggeri.
Il 17 novembre 2005, una decina di alunni di una scuola elementare rimasero lievemente feriti dopo che il bus scolastico su cui stavano viaggiando era stato tamponato da un’auto, a sua volta urtata da un autobus di linea.
Il 23 giugno 2005, a LATIANO (Brindisi), un pulmino adibito al trasporto di scolari (12 bambini a bordo) finì fuori strada, dopo che l’autista venne colto da infarto. Per lui, 48 anni, non ci fu nulla da fare: tutti gli scolari rimasero illesi.
In generale, però, il compito al quale gli adulti incaricati del trasporto dei bambini è estremamente delicato e pieno di responsabilità: non sappiamo quali training addestrativi questo personale debba superare per potersi dire idoneo.
È scontato che l’autista dello scuolabus, e l’accompagnatore a bordo, hanno doveri e responsabilità estremamente simili a quelle di un genitore: hanno, per esempio, il dovere di attendere gli scolari all’uscita dalle lezioni e se un alunno dovesse scendere dal veicolo in luogo differente dalla fermata prestabilita o semplicemente dovesse tornare a piedi, quando per lui era prestabilito il viaggio, il personale di bordo risponderebbe penalmente di “abbandono di minore”. Questo è il senso dell’articolo 591 del codice penale, più volte ribadito dalla Cassazione.
Stabilito dunque il dovere dell’incaricato, ci troviamo però a dover effettuare una considerazione: la pubblica amministrazione, fa tutto ciò che dovrebbe per garantire la massima sicurezza possibile a questo tipo di delicatissimo servizio?
Cominciamo dall’inizio.

Il conducente. Quale formazione?

Lasciamo al Codice della Strada la questione tecnica del tipo di patente e dei certificati vari: ma come viene formato un conducente di scuolabus?
In paesi esteri (per esempio gli Usa), gli autisti vengono selezionati accuratamente e, prima di potersi mettere al volante di uno “Yellow Bus”, sono sottoposti ad accurati stage di formazione, che prevedono anche prove di guida sicura, tecniche di primo soccorso pediatrico (BPLS) e programmi di gestione delle criticità.
Nella vicina Svizzera, i conducenti di bus scolastici “imparano ad insegnare” ai bambini i primi rudimenti della sicurezza stradale, e così niente è lasciato al caso: il primo giorno di scuola, per un alunno della prima elementare, si apre con la spiegazione di come si indossa una cintura di sicurezza e del perché è necessario compiere questo semplice e vitale gesto.

Il percorso: un sentiero sicuro.

Chi decide quale percorso compiere, deve tener conto non solo della brevità del sentiero da e per la scuola: si deve poter scegliere anche il tracciato più sicuro, evitando per esempio incroci ciechi, semafori critici e comunque i punti neri di una viabilità. Una volta stabilito questo, la scelta delle fermate deve avvenire con i medesimi criteri, facendo bene attenzione a sceglierle anche in base alle fasce orarie, evitando attraversamenti pedonali incustoditi o punti particolarmente bui o angusti. Piuttosto, meglio selezionare percorsi più lontani: i bambini devono poter attendere in sicurezza e salire e scendere senza invadere la sede stradale.

Fase critica: la discesa e la salita.

Negli Stati Uniti, gli scuolabus sono dotati di lampeggianti gialli posti sul tetto e di una sorta di messaggeria variabile: quando il veicolo è impegnato in una fermata, scatta il divieto di sorpasso e comunque l’utenza è avvertita che ci sono in giro bambini. I nostri scuolabus hanno dotazioni accettabili, ma la norma non fa alcun riferimento a luci lampeggianti o altro. Non sarebbe male, nel rispetto delle norme vigenti, attrezzare in tal senso i pulmini, magari anche con maniglie progettate per le dimensioni degli alunni. Molti infortuni, non legati alla circolazione stradale in senso stretto, avvengono per il pigia-pigia dei bambini.

Bimbo a bordo: sicurezza passiva.

In Italia abbiamo alcune carrozzerie tra le più famose in Europa, capaci di trasformare un veicolo normale in scuolabus. Non diamo alcuna lezione ai maestri carrozzieri, che sono soliti già rivestire le parti più pericolose con imbottiture, maniglie maggiorate ad altezze più basse, portiere maggiormente sicure e pavimenti antisdrucciolevoli.
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alessandra
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Iscritto il: 02 mar 2007 22:14
Località: Bologna

DPR 309/90 art. 125. Accertamenti di assenza di tossicodipendenza.

1. Gli appartenenti alle categorie di lavoratori destinati a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, la incolumità e la salute di terzi, individuate con decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, di concerto con il Ministro della Sanità, sono sottoposti, a cura di strutture pubbliche nell’ambito del servizio sanitario nazionale e a spese del datore di lavoro, ad accertamento di assenza di tossicodipendenza prima dell’assunzione in servizio, e successivamente, ad accertamenti periodici.
……
3. In caso di accertamento dello stato di tossicodipendenza nel corso del rapporto di lavoro il datore di lavoro è tenuto a far cessare il lavoratore dall’espletamento della mansione che comporta rischi per la sicurezza , la incolumità e la salute di terzi.

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Comunque, che io sappia il riscontro della cannabis nel sangue lo si trova anche a qualche giorno dell'assunzione, mentre l'effetto della cannabis finisce entro poche ore dall'assunzione.
Se il tipo si è fatto un cannone due giorni prima, risulterà dal sangue, ma non è un fatto in alcun modo correlabile con l'incidente.

Saluti.
Alessandra
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