catanga ha scritto:Mi sembra che in Umbria si sia sulla strada giusta.
Il dubbio che ho, però, è che cosa l'ente di vigilanza intenda per "azioni di coordinamnto e controllo" da parte del CSE.
Il rischio è che scantonino pensando ad una figura da "dominus" della sicurezza in cantiere, scordandosi che il CSE non è un UPG aggiunto o supplente e che, come tale, non ha a suo cario gli obbligh dell'art. 55 del cpp.
Questo è il nocciolo della questione.
Questo è proprio uno dei punti su cui i vari soggetti coinvolti (ASL, ordini e collegi, singoli CSE di "provata" buona volontà ed esperienza) si sono impegnati a fornire indicazioni concrete di riferimento, fatta salva la discrezionalità di ciascun CSE di operare come meglio crede (l'importante è l'efficacia dei suoi interventi), entro la fine dell'anno, organizzando anche dei seminari specifici.
Personalmente credo che tra ASL e CSE/CSP (ma anche Direttore lavori e RUP) debba esserci un rapporto che vada al di là di quello vigilante /vigilato.
Spesso, infatti, il CSE è il vaso di coccio tra Committente, Imprese, Direttori lavori ed è costretto a fare lo slalom speciale per arrivare al traguardo e quindi ad esso nei momenti di difficoltà va fornita una sponda.
Al di là delle specifiche questioni, credo che il momento attuale manifesti preoccupanti segni di arretramento culturale; in particolare il progetto "10.000 cantieri" del Ministero del lavoro ed il Piano triennale dell'edilizia del Coordinamento tecnico Interregionale pongono l'accento sugli aspetti repressivi (uno dei due dimenticando del tutto l'esistenza del Committente e quindi ignorando di fatto il 494/96).
E' pertanto importante far sentire voci che evidenzino, come mi sembra di aver colto in questo forum che frequento da poco, che non ci sono scorciatoie di fronte a problemi generali (i massimi ribassi, il lavoro nero, i costi della sicurezza) e specifici (che vuol dire nel concreto "opportune azioni di coordinamento"?) complessi e difficili da affrontare.
Riguardo a quest'ultimo punto, alcuni anni fa venne prodotto un documento nell'ambito del Comitato regionale di Coordinamento per la sicurezza ex 626/94; purtroppo tale documento non è mai stato sperimentato sul campo, ma comunque ha rappresentato un tentativo di dare una risposta concreta ad un problema.
Saluti