Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

un POS per tutte le stagioni

Archivio Cantieri temporanei o mobili/Cave/Edilizia.
Non sempre le procedure sono chiare e semplici. Per questo lo Staff di Sicurezzaonline ha attivato questa sezione per raccogliere tutte le problematiche relative alla sicurezza nei Cantiere Edili, nelle Cave e alla normativa tecnica in Edilizia (Riservato agli abbonati)
Avatar utente
Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

ehm, scusate se entro nel merito di una cosa che non è proprio la mia specialità: e appunto chiedo lumi.
Ho assai di recente ultimato un discreto DVR per un neo-cliente, che mi ha dato grande soddisfazione: si è letto insieme a me le 74 pagine che erano uscite, abbiamo discusso/concordato i tempi per i miglioramenti che a mio avviso erano prioritari/utili/opportuni (con questa scaletta), insomma se poi alla fine mi paga anche (di questi tempi...) sarei contenta. Premettiamo che sono 7 dipendenti + l'AU, che fanno installazione e conduzione di impianti tecnologici (leggi climatizzazione, riscaldamento, termoidraulica e elettricità), che potevano anche non scrivere il DVR, però la Titolare è una tosta, e peraltro anche con il vecchio amministratore comunque si erano attivati, fanno le visite agli operai da che erano ancora Ditta Individuale, insomma personcine garbate.
ecco, il problema mi è sorto quando uno dei loro dipendenti, e segnatamente uno dei 2 DT, non voglio affondare alcun coltello ma è l'ingegnere..., mi ha chiesto di preparar loro anche una bozza di POS. Che già cominciamo che era un di più non previsto nell'offerta iniziale con prezzo a corpo, ma mi son detta "una bozza, che ce l'ho nel PC, non si nega a nessuno". Diciamo che quella che ho nel PC, più che altro, è un prototipo di POS con i capitoli relativi ai requisiti minimi di cui all'art 6 di quel benedetto 228, e fermo restante che alle voci del tipo " descrizione dell'attività di cantiere" c'è segnato con evidenziatore rosa-lilla (ovviamente...) "scrivere il tipo di lavoro, partendo dal prodotto finito che si deve raggiungere  come da contratto, indicando le modalità di esecuzione partendo dalla cantierazione, con attenzione alle possibilità di sovrapposizione con altri appaltatori", perchè io non sono ingegnere, non facco l'ingegnere nè ho intenzione di mettermi a fare il mestiere altrui, particolarmente non l'ingegnere, con tutto il rispetto e l'affetto per catanghino, ursino, giuliano, wearino, guffoletto, etc.  Ok, fin qui?
E poi ci ho messo tutte le schede -ricavate dal DVR generale - relative alle singole mansioni, scrivendo in maiuscolo e ben evidenziato sempre il rosa-lilla "inserire le schede relative alle mansioni che saranno effettivamente svolte nel cantiere, eliminando gli eventuali rischi non presenti nello specifico"; in queste schede, a 6 colonne, è mia abitudine  segnare, per ogni fase primaria, le attrezzature utilizzate, i rischi che si presentano in quella fase, i sistemi di prevenzione collettiva adottati dal controllo del fissaggio dei trabattelli alla verifica trimestrale delle funi dell'argano montacarichi, i mezzi di protezione individuale (non solo i DPI, intendo anche l'assegnazione della mansione a lavoratori con giudizio di idoneità specifica ad es. per lav in altezza) in essere, ed infine le proposte di miglioramento, dove quando non c'è niente da migliorare comunque ci segno "formazione specifica per l'adozione di nuove attrezzature/predisposizione delle procedure in dettaglio".
Quando si è finito di esaminare e rifinire il DVR, l'ingegnere apposito mi dice che a parte il DVR, però, lui personalmente voleva che io gli predisponessi una bozza di POS  ma che andasse bene per tutti i cantieri, così ci cambiava solo il frontespizio...  E io mi sono inc...ata come una biscia bulgara feroce; l'ho guardato in cagnesco che a momenti pure ringhiavo, e gli ho detto che non ci sono nè ci possono essere POS validi per tutti i cantieri, perchè a parità di lavoro per loro (per esempio l'installazione di un impianto di climatizzazione per una banca) ci sono sempre da valutare le condizioni esterne, una cosa è montare un impianto sul solaio di un palazzo di 6 piani e ben altra, e con altri problemi, è installarlo 2 livelli sotto. Ma niente, quello continuava a dire che no, che secondo lui si può fare e così via, una noia che non vi dico. E siccome però il suo DdL mi sta simpatica, ho concluso la discussione dicendo "tesoruccio bello di noferella tua (più o meno con queste parole...), tu già mi hai chiesto una cosa che non era stata prevista e te l'ho mollata aggratis... mo', vai trovando da me che ti faccio una cosa che tecnicamente, scientificamente e legalmente a mio avviso non è possibile nè ben fatta: l'ingegnere sei tu, ingegnati e fattela come più ti aggrada, che secondo me tu tutt'al più tipuoi fare un POS-tipo per ciascuno dei 4 tipi di lavori che prendete, ma non di meno".
Ora che ho ampiamente esposto la premessa, vi faccio la domanda:
Ma secondo voi, sono io che esagero con il mio odio intenso per i copia-incolla, ed è lui che non ha capito bene a che serve un POS, oppure in alternativa sono io non ho capito come si deve fare un POS e lui che è ingegnere (e pertanto io non sono all'altezza di seguirlo con il ragionamento) ha sbagliato a chiederlo a me???
Accettiamo opinioni di tutti i tipi, omaggi, insulti (con moderazione), regali, standing ovations, cori di fischi e pernacchi e quant'altro riterrete opportuno...
Nofer  
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Avatar utente
Ronin
Messaggi: 1229
Iscritto il: 07 apr 2006 19:09

un po' e un po'.
come disse aristofane a proposito delle donne, tu vedi il POS come deve essere (documento in cui si dettaglia la strategia antinfortunistica della ditta), lui lo vede come è (inutile cartaccia, che pressochè nessuno leggerà mai, nè tantomeno userà per fini pratici, atteso che tale strategia antinfortunistica non solo è disattesa, ma spesso e volentieri proprio osteggiata, dagli stessi che dovrebbe proteggere).
_____________________________
Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
Avatar utente
Giuliano
Messaggi: 1480
Iscritto il: 22 ott 2004 16:31

Cara Nofer, non fare la furba! (per non dire altro) sai benissimo che il tuo comportamento è stato ineccepibile (forse anche troppo soft). Tu non chiedi umilmente un parere, stai dicendo guardate come sono stata brava, ditemelo che sono brava!
Ebbene si, io te lo dico sei bravissima! :smt038
Ciao
Giuliano
Avatar utente
Giuliano
Messaggi: 1480
Iscritto il: 22 ott 2004 16:31

Per Ronin
La tua visione delle cose è realistica. Questi atteggiamenti però devono  essere osteggiati con tutti i mezzi; altrimenti è inutile che facciamo questo mestiere se non crediamo che sia possibile cambiare le cose (cioè in questo caso la mentalità di quell'ingegnere). Non sei d'accordo?
Avatar utente
manfro
Messaggi: 2097
Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

cara Noferuccia,
la tua linea di difesa (o attacco?!?!?) è ineccepibile tuttavia ci sono talune situazioni in cui occorre (come ben dice ronin) essere realistici.
Io ho svariati clienti di questo tipo e ti assicuro che anche impegnandomi al meglio che posso, solo nell'1% dei casi riesco a fare i POS come Nostro Signore comanderebbe.
Intendo dire che per redigere un POS per benino non si può prescindere dal PSC (che a sua volta dovrebbe essere ben fatto e non fotocopiato o simile).
Questi PSC,  l'istallatore di impianti (di norma una delle ultime imprese a giungere in cantiere) non ce l'ha mai, quindi io mi trovo a stilare POS in cui solo dopo una serie estenuante di telefonate riesco a capire che cosa accidenti bisogna fare sul cantiere.
Vengo al punto:
in linea di principio non hai  ragione bensì "ragionissimo", ma poi la realtà è tutt'altra.
ti posso umilmente consigliare, dato che al cliente ci tieni, di preparargli una bozza generica inserendo tutte le schede per i lavori che ipoteticamente potrebbero essere da loro svolte, ma ovviamente che il tuo nome non compaia da nessuna parte.
Come dire, "non va bene, ma ti aiuto anche se in questa cosa non mi assumo alcuna responsabilità".
:smt006 manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
Avatar utente
Ronin
Messaggi: 1229
Iscritto il: 07 apr 2006 19:09

Giuliano ha scritto:Non sei d'accordo?
un po' e un po'.
sono d'accordo quando dici che la cultura della sicurezza va creata e migliorata, e che bisogna lottare per cambiare la mentalità di certuni (molti (moltissimi (pure troppi))).
se però mi vieni a dire che il modo in cui è intesa attualmente la sicurezza è quello giusto, allora non sono più d'accordo.

è mia ferma opinione che la sicurezza da molti sia considerata carta straccia per il semplice motivo che viene trattata come tale anche dal legislatore e da molti di coloro che se ne occupano.
se davvero vogliamo modificare la mentalità delle persone, la sicurezza deve diventare più pratica e meno documentale.

fino a che rimaniamo arroccati nella produzione di DVR da 75 pagine in su (ne ho aggiunta una per la stima che ho di nofer) per un'aziendina di sette dipendenti, la sicurezza verrà sempre pensata come una folle produzione di scartafacci senza senso.
il dvr per un'azienda di quelle dimensioni di pagine ne dovrebbe avere sì e no sette (e non sto dicendo che è fatto male: sto dicendo che le regole che impongono un dvr fatto in quel modo sono assurde), e magari scritte in caratteri piuttosto grandi.

la legge però mi impone di avere un DVR; spesso e volentieri, ammesso che mi ispezionino, vengono solo a vedere se ce l'ho, invece di guardare cosa c'è scritto, e se quel che c'è scritto dentro viene eseguito.

è il concetto stesso dell'azienda che chiede (ed è la legge che lo impone) a un consulente di redigere un dvr o un pos che è demenziale: la legge dovrebbe imporre di assumere un consulente per AFFRONTARE e RIDURRE i rischi, non per SCRIVERE come farlo.
Il consulente suddetto dovrebbe diventare responsabile di realizzare quel che dice, sia nel senso penale del termine, sia nel senso di avere le dotazioni economiche e di potere da parte del DdL.
altrimenti, i nostri meravigliosi documenti rimarranno in un bel cassetto o in vetrina a far mostra di sè, perchè vengono (in parte giustamente) percepiti come inutile imposizione; io non giustifico chi ce li chiude dentro, ma ne comprendo le ragioni.

lottare per una cultura della sicurezza per me significa far venire meno quelle ragioni (mentre spesso e volentieri mi sembra si vada in una direzione che le rafforza).
_____________________________
Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
Avatar utente
mirko
Messaggi: 1026
Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
Località: Roma

Quanto avrei voluto dire la mia a Nofer ma non credo di aver capito bene la questione percui chiedo a qualche buon uomo e/o donna di riassumere quanto scritto da Nofer o meglio ancora da Nofer stessa.

Tank  :smt017
Il talento più prezioso è non usare due parole quando una sola è sufficiente - [Thomas Jefferson]
Avatar utente
Giuliano
Messaggi: 1480
Iscritto il: 22 ott 2004 16:31

Insomma sei d'accordo.
Tutte le altre considerazioni sulle quali esponi il tuo disaccordo io non le ho fatte, sono solo tue. Non addebitarle a me!
Avatar utente
Stilo
Messaggi: 838
Iscritto il: 07 ott 2004 12:06
Località: Motor Valley

Per redigere un POS come diocomanda, la prima cosa da fare è andare in cantiere. Poi consultare il PSC e vedere come l'opera di cui dobbiamo occuparci è stata affrontata. Quindi scrivere il POS inserendo fasi e/o lavorazioni difformi dal PSC ovvero assenti. Per il resto, fare riferimento al PSC. Al limite, il POS può essere anche di 1 sola riga in cui si dice che viene completamente recepito il PSC.
Nei fatti, le cose sono diverse. Il cliente, l'appaltatore di turno, vuole il POS per ieri. Non vuole spendere. Non possiede copia del PSC. Spesso non ha nemmeno il contratto d'appalto.
A questo punto, il consulente può percorrere due strade: raccogliere il maggior numero possibile di informazioni (normalmente per telefono) con l'aiuto del committente e imbastire un piano fatto di buon senso e un po' di fantasia: ci sono alcune domande chiave che instradano in questa operazione. Quindi fatturare col cuore in mano. Oppure 'mettere alla porta' il cliente, rinunciare all'incarico e che si arrangi. Tanto, qualcuno senza scrupoli (né professionali né tanto meno 'di cuore') lo trova sempre. In entrambi i casi, il POS non verrà fatto secondo i sacri crismi. Nel primo caso, lo ricordava prima qualcuno, è comunque importante che il nome del consulente non figuri. Un conto è essere 'buoni', altra cosa c....i.
Stilo
Ut sementem feceris, ita metes.
Avatar utente
catanga
Messaggi: 1912
Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Tanto per farci del male o illuderci ........ in allegato i punti critici per una lavorazione (muratura in mattoni) che devono essere attentamente esaminati (!!!!!!!!) per fare un POS.
Allegati
04-sch-muratura.doc
(39 KiB) Scaricato 82 volte
Rispondi

Torna a “Archivio Cantieri temporanei o mobili D.Lgs. 494/96”