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Lavoratori Down e sicurezza

Archivio Figure della sicurezza (DL/RSPP/Addetti SPP/Emergenza e Pronto Soccorso/RLS).
Discussioni relative alle varie figure coinvolte nel mondo della sicurezza sul lavoro quali Datori di Lavoro (DL), Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), Emergenze e Pronto Soccorso, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) (Riservato agli abbonati)
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mirko
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Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
Località: Roma

Chi sa se il tema è stato già toccato. Spero di non dover essere il primo.
Trattasi di un ragazzo affetto da sindrome di Down assunto (legge speciale) come scaffalista presso un supermercato.
Il ragazzo è fisicamente sano e "tosto" ma qualcosa mi dice che, anche se non considerato disabile, devo porre qualche attenzione in più in fase di valutazione dei rischi.

Sicuramente l'aspetto dei rischi "psioco-sociali" è uno dei primi ma mi manca qualche altro "pezzo".

Aiuto!
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

I down, quando in buone condizioni fisiche, sono persone ad altissima capacità lavorativa, in specie per quanto riguarda i lavori cosiddetti ripetitivi che di solito stufano chiunque ma non loro, che al pari di altri diversamente abili (e qui è proprio il caso di usare questa espressione), apprezzano in modo particolare la ripetitività, che soddisfa la loro esigenza di "perfezione" e li rende soddisfatti nel contemplare, alla fine, lo scaffale tutto ben riempito e con le scatole tutte ordinate.
Quindi, partiamo dal principio che chiunque ha fatto questa scelta è uno che ne mastica eccome, del problema sull'inserimento i questi soggetti nelle attività lavorative.
Per quel che ne so per esperienze e conoscenze personali, con i down con per alcuni tipi di paraplegici o di c.d. spastici, vale quel che da anni si dice per gli epilettici: il problema non è l'epilessia ma coloro che NON ne sono affetti.
Ovvero, il problema in ambito di lavoro non sono loro, bensì gli altri lavoratori, che spesso tendono a trattarli e considerarli davvero troppo "diversi". Lo sono, ok, ma non così tanto come noi presunti normali pretenderemmo, e da qui discendono le eventuali difficoltà psico-sociali. Mi capitò, anni fa, di vedere un lavoratore per così dire normale offendersi a morte perchè un down -oggettivamente perfetto nello svolgimento di una mansione piuttosto ripetitiva - ebbe uno scatto di carriera, mentre lui rimaneva al palo.
Ecco, questa è una cosa cui occorre fare attenzione, a mio avviso. Per quanto riguarda la formazione, che io sappia sono molto attenti e rispettosi.
Facci sapere!
Nofer  
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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mirko
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Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
Località: Roma

Grazie Nofer.
Questa della ripetitività non la sapevo.
Guardandoli al lavoro posso confermare ciò che dici.
Però mi chiedo se anche loro, come gli altri, possiedono quello che secondo me è un sesto senso ovvero la cosi detta "percezione del rischio".

Corrono e si piegano a sollevare casse d'acqua a chiena piegata senza pensarci su due volte.

Insomma prima di scrivere un DVR in azienda in cui sono presenti tali lavoratori vorrei essere più informato in merito.

Il problema è che al riguardo in rete non trovo nulla. Ora ho chiesto all'iims.

Ciaooo
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manfro
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Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

personalmente mi farei supportare dalla sua famiglia o ancora meglio dal suo medico curante per sapere (nel rispetto della privacy ovviamente) se il ragazzo ha la percezione dei pericoli gravi e immediati e se, in caso di emergenza, saprebbe autonomamente evacuare dai luoghi di lavoro o avrebbe bisogno di assistenza.
In questo caso farei, come per i lavoratoti disabili, un'integrazione al piano di emergenza a lui dedicato ove sia chiaro chi lo dovrà assitere in caso di emergenza, per quali motivi e come ci si dovrà comportare.

per il resto concordo con Nofer per esperienza personale con un ragazzino che ho avuto per moltissimi anni negli scout, ha fatto tutto ma proprio tutto come gli altri, era davvero ordinato per quanto, spesso, un pò pigro. Però mi ricordo bene che si stancava molto ma molto prima degli altri forse questo dovrebbe essere verificato nell'assegnazione delle mansioni

:smt006 manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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mirko
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Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
Località: Roma

Grazie Manfro infatti, anche dopo aver chiesto al settore scientifico dell'INAIl e dell'Istituto di medicina sociale, ho pensato di nominare un tutor per il down e specificare il tutto nel piano di emergenza.

Per il resto il medico competente farà (forse) la sua parte e lo farà idoneo o meno (speriamo di no) alla mansione.

Ciaoo
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effenne
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Iscritto il: 18 gen 2005 13:56

Caro mirko,
leggendo i tuoi interventi sin qui postati mi sento di dire che stai già facendo, e bene, quello che hai chiesto.
Come approccio direi che è ottimo: ovvio che se ti serve un supporto puoi postare qui, ma secondo me non hai bisogno di noi, sai?
Un saluto
Non c'è mai abbastanza tempo per fare tutto il niente che vorrei (Voltaire)
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mirko
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Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
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Caro Fabio che dire? Grazie!

Il fatto è che riconosco i miei limiti "conoscitivi" anche nelle materie di mia pertinenza pertanto sono sempre alla ricerca del confronto e con voi è sempre e comunque un ottimo confronto.

Certo è che scoprire che un argomento così importante non è mai stato trattato nemmeno dagli "scienziati" degli enti preposti che strapaghiamo è quantomeno sconfortante da un lato ma ancora più interessante dall'altro.

Ciao  

Mirko
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