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TEFLON

Archivio sui Rischi di carattere Chimico/Biologico/Cancerogeno.
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Nofer
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E un momento!!!
...che è da ieri sera che non ho avuto più tempo nemmeno per respirare.
Una risposta alla volta.
L'ing. chimico preciso e scrupoloso ora credo sia alle soglie della pensione, come megadirigente del gruppo petrolchimico dove ha fatto una brillantissima carriera.
Non ho idea di quale sia stato l'agente eziologico del K del retto che mi ha privato dell'affetto di mia zia, anche se personalmente credo moltissimo alla natura psicosomatica di alcune di queste forme tumorali e lì c'erano tutti i motivi, però la marea di padelle antiaderenti, molte delle quali graffiate, giuro che mi ha fatto riflettere proprio tanto. Quanto alla formaldeide, mi sento di escludere in maniera assoluta che ci potesse essere nei mobili di mia zia, che erano tutti mobili di famiglia, antichi, senza alcun tipo di colla (a Napoli si chiamano ammecciati, ossia assemblati con gli incastri a coda di rondine), compreso il pianoforte. In compenso, una bella esposizione a pensarci potrebbe essersela sorbita lucidando i pavimenti. Direte voi come? Semplice, mia zia aveva una casa con quei vecchissimi pavimenti di mattoni di cotto esagonali, e li teneva lucidi passandoci sopra "il petrolio". Petrolio in quanto petrolio, non era di certo, perchè era un liquido oleoso trasparente, diciamo sul paglino, con tipico odore - a ricordarlo poi- di kerosene. Per lucidare i mobili, invece, usava ancora la cera d'api riscaldata. Diceva che costava un po' più delle cere paraffiniche ( le mitiche steariche), ma i mobili restavano lucidissimi per mesi con solo la passata del panno felpato. Ovviamente, parliamo di felpa di cotone purissimo.
Memorie, lontane memorie. Lo stesso petrolio veniva anche usato dal portiere del mio palazzo per non fare ingrigire i capelli (vero, era decrepito ma con i capelli quasi tutti nerissimi) ed è morto a più di 90 anni, ma solo perchè lo avevano operato per una frattura di femore. E si usava anche per i lumi a petrolio, che anche a casa mia ce n'erano un paio di splendidi della mia bisnonna, e a Natale faceva tanta allegria metterli in tavola, e lo stoppino era di lana e canapa, e...
Ma lo sapete che mia zia si convinse solo nel 1971 ad accettare in regalo un frigorifero da mio zio, l'altro fratello? Lei, faceva la spesa quotidianamente, il latte e il burro venivano tenuti fuori della finestra dell'ingresso che dava in un'intercapedine tra i palazzi dove non batteva mai il sole e c'era sempre un vento della malora. Se fosse vissuta, adesso avrebbe compiuto da poco 100 anni... ed io avrei avuto nella mia vita un punto di riferimento femminile che ho avuto per troppo poco al mio fianco, anche se ancora oggi tanto spesso, nelle piccole quotidiane faccende, non manco mai di riandare con il pensiero a quella sua voce così dolce, così affettuosa che non mi diceva le cose: me le spiegava.
booooohhhhh.... mi fate venire da piangere di commozione: CATTIVI!
Nofernostalgica
P.S. comunque, il teflon è tetrafluoroetilene, che pur effendo allo stato solido è estremamente parente chimico del tetracloroetilene -che chiamiamo anche percloroetilene- che è invece liquido. Se è in ampio odore di cancerogenicità il secondo, come la trielina e buona parte degli alifatici clorurati e bromurati, e se è vera come è vera l'affermazione in base alla quale "analogia di struttura  = analogia di effetto", non vedo per quae motivo il teflon dovrebbe essere atossico. Diciamo che respirarselo o berlo è certo difficile, essendo allo stato solido. Ma ingerirlo... magatr iun pochissimo oggi e un altro pochissimo domani... Avete presente Paracelso? ecco, io quello intendo!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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shawanda
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grazie a tutti per le risposte  :smt083
Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore (B.Brecht)
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