Buongiorno, un quesito annoso.
In una amministrazione comunale un assessore sta creando evidenti situazioni di disagio psicologico riconducibile a mobbing (in maniera molto pesante) nei confronti di alcuni dipendenti.
Il medico competente dice che non c'è niente da fare perchè l'assessore non fa parte dell'organico e non entra nel regime 626.Caspita, ma costui vive a diretto contatto dei dipendenti per buona parte della giornata e non possiamo rilevarlo fonte di rischio "trasversale" perchè è come se non esistesse?
Bella tutela!
Che fare o che dire al medico competente?
Grazie
Alessandro
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
assessori comunali mobbing
Ciao Alessandro
L'argomento è piuttosto complesso. Sinceramente non me la sento di rispondere perché non ritengo si possa affrontare una tale problematica in poche righe. In ogni caso ti segnalo la Sentenza della Corte di Cassazione - III Sezione penale, n. 20220 del 13.06.2006 ove un Medico competente è stato riconosciuto colpevole per aver omesso di tutelare un lavoratore dipendente.
Saluti
Marco
L'argomento è piuttosto complesso. Sinceramente non me la sento di rispondere perché non ritengo si possa affrontare una tale problematica in poche righe. In ogni caso ti segnalo la Sentenza della Corte di Cassazione - III Sezione penale, n. 20220 del 13.06.2006 ove un Medico competente è stato riconosciuto colpevole per aver omesso di tutelare un lavoratore dipendente.
Saluti
Marco
Concordo con Marco sulla complessità del problema. Tuttavia, mettiamo le carte in tavola. Dunque:
se il MC riscontra una patologia (disagio, danno alla salute, malattia, sindrome, chiamamola come si vuole) dovuta all'ambiente lavorativo (art. 17)
se é individuabile la causa della patologia (art. 17)
se la causa è quindi interna all'ambiente di lavoro,(art. 4)
poco importa che il mobber sia o meno a libro paga.
E' un fattore di rischio e come tale va individuato, valutato ed eliminato (o ridotto....) (art 4, art 3)
Sul come: se il fattore è scritto sul dvr, il ddl ne è a conoscenza ed ha gli strumenti per intervenire sul 'disturbatore', anche supportato dal/i RLS.
Poi c'è la riunione periodica: RLS fa mettere a verbale la situazione. E poi ci sono i giornali. E poi...
Auguri
Stilo
se il MC riscontra una patologia (disagio, danno alla salute, malattia, sindrome, chiamamola come si vuole) dovuta all'ambiente lavorativo (art. 17)
se é individuabile la causa della patologia (art. 17)
se la causa è quindi interna all'ambiente di lavoro,(art. 4)
poco importa che il mobber sia o meno a libro paga.
E' un fattore di rischio e come tale va individuato, valutato ed eliminato (o ridotto....) (art 4, art 3)
Sul come: se il fattore è scritto sul dvr, il ddl ne è a conoscenza ed ha gli strumenti per intervenire sul 'disturbatore', anche supportato dal/i RLS.
Poi c'è la riunione periodica: RLS fa mettere a verbale la situazione. E poi ci sono i giornali. E poi...
Auguri
Stilo
Ut sementem feceris, ita metes.
Lunedi ne parlo con il DL e seguirò il Vostro consiglio.
L'obbiettivo da perseguire del resto è nell'interesse di tutte le Parti.
Grazie
Alessandro
L'obbiettivo da perseguire del resto è nell'interesse di tutte le Parti.
Grazie
Alessandro