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traino e spinta di carichi

Archivio Movimentazione Manuale dei Carichi/Ergonomia/Videoterminali.
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shawanda
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Iscritto il: 19 ott 2004 12:15
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Chiedo gentilmente una mano agli esperti perchè mi trovo un pò in difficoltà.

Sto approcciando la questione movimentazione manuale dei carichi , con particolare riferimento alle azioni di traino e spinta utilizzando il metodo Snook-Ciriello.

1) non riesco a  trovare il peso limite raccomandato per carichi su ruote. Ho trovato nel forum un riferimento a 600 kg ma senza indicazioni sulal fonte. Su altri documenti invece ho trovato 160 kg . Qualcuno sa darmi qualche indicazione, quanto meno su dove posso reperire questo dato?

2) ho proprio difficoltà a capire il metodo di cui parlo in premessa. Se ho capito bene devo confrontare il "mio " valore di spinta con quello indicato nella tabella . Il problema è che non riesco a capire come ci arrivo al "mio" valore , avendo a disposizione peso,altezza mani,frequenza,lunghezza percorso. Un aiutino?

grazie davvero per l'aiuto che potrete darmi  :smt039

shawanda
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shawanda
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Iscritto il: 19 ott 2004 12:15
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mmm...rileggendo meglio i documenti di cui sono in possesso, in alcuni trovo descritta la necessità di utilizzare i dinamometri per misurare la forza di spinta/traino effettivamente applicata.

La domanda del precedente post potrebbe quindi essere cambiata in : per valutare la forza di spinta/traino effettivamente applicata dal lavoratore ,si deve necessariamente utilizzare un dinamometro o è possibile utilizzare una formula matematica come nel metodo NIOSH ?

grazie ancora

shawanda :smt006
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Ospite

Occorre utilizzare il dinamometro per la misurazione della forza iniziale e di mantenimento nelle azioni di spinta e traino di un carico; tuttavia penso che ti potrebbe essere utile anche il “metodo criteri guida” della SUVA (Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni)  reperibile presso il sito istituzionale omonimo che si basa su dei semplici calcoli matematici.

Saluti
P.Luigi
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shawanda
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Iscritto il: 19 ott 2004 12:15
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Grazie mille Pierluigi...vado sucito a dare un'occhiata.
:smt039
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weareblind
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Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Non mi ricordo dove l'ho trovato.

Il radiche è la struttura portante del nostro corpo costituita da ossa (vertebre), dischi intervertebrali, muscoli e legamenti (colonna vertebrale o spina dorsale nella accezione comune).
L’efficacia lesiva, rispetto al radiche, delle vibrazioni trasmesse all’intero corpo e della movimentazione dei carichi, dipende dalla intensità del sovraccarico, dalla durata e dalla continuità dell’esposizione oltre che dalle modalità esecutive dell’attività di lavoro.
La circolare n.25 del 15 aprile 2004 dell’INAIL, definendo le condizioni per il riconoscimento delle malattie professionali del rachide da sovraccarico biomeccanico per vibrazioni trasmesse all’intero corpo e per movimentazione manuale dei carichi, permette di fare alcune considerazioni in merito ai rischi per la salute di tali sovraccarichi.
Innanzi tutto, la circolare, permetterà al lavoratore di poter far valere il suo diritto in caso di malattia professionale e lo aiuterà ad allontanarsi dalle situazioni ad elevato rischio.

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Le attività lavorative a maggior rischio per il rachide a causa della movimentazione manuale dei carichi sono quelle di facchinaggio, di immagazzinamento, di manovalanza edile e di ausilio e infermieristico nei reparti nosocomiali e nelle strutture dove è richiesta la movimentazione assistita dei pazienti.
I modelli di analisi tecnica più utilizzati per la valutazione del rischio sono quelli che fanno riferimento a indici di rischio (IR):
· NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health” adatto per attività lavorative dove prevalgono le azioni di sollevamento;
· Snook e Ciriello – “liberty mutual tables for lifting, carrying, pushing and pulling” adatto per attività lavorative dove sono prevalenti azioni di trasporto pesi oppure di azioni di tirare o spingere svolte con l’intero corpo;
· metodo MAPO (metodo “movimentazione e assistenza pazienti ospedalizzati” dell’Unità di ricerca “Ergonomia della Postura e del Movimento (EPM)”- A.O. Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano) studiato specificatamente per la movimentazione manuale dei pazienti nelle strutture sanitarie.
Metodi NIOSH e SNOOK & CIRIELLO
Classe di rischio IR
Accettabile                IR < 0,75
Minimo                0,75 = IR < 1,25
Medio – alto 1,25 = IR < 3
Eccessivo                IR >= 3

METODO MAPO
Classe di rischio                    IR
Assente / trascurabile            0 = IR < 1,5
Lieve – medio           1,5 = IR < 5
Elevato                           IR >= 5

La sorveglianza sanitaria per NIOSH e d il SNOOK & CIRIELLO è consigliata per IR > 1. Per il metodo MAPO è consigliata per IR > 1,5.
Il riconoscimento della malattia professionale è ammissibile per periodi di esposizione di almeno 5 anni con indice di rischio IR uguale o maggiore di 3 secondo il NIOSH e d il SNOOK & CIRIELLO e con IR uguale o maggiore di 5 con il MAPO. Il riconoscimento della malattia è ammissibile con indici di rischio inferiori per periodi di esposizione maggiori ai 5 anni.
Da quanto detto se ne deduce che le attività con IR < 0,75 (<1,5) il rischio non c’è, con IR >1 (>1,5) il rischio c’è ed è consigliabile la sorveglianza sanitaria, con IR = e > 3 (5) è elevata la probabilità di compromettere la salute del radiche.

VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO (WHOLE BODY VIBRATIONS - WBV)
Le attività lavorative che più di altre comportano il rischio di esposizione alle vibrazioni – WBV – sono quelle connesse alla guida dei mezzi di trasporto e delle macchine semoventi, industriali ed agricole. La situazione percepita porta ad affermare che, tendenzialmente, le vibrazioni raggiunte dai mezzi su rotaia risultano le più basse. Prendendo a riferimento queste, risultano maggiori in ordine crescente le vibrazioni alla guida degli autobus ed autocarri, quelle alla guida dei trattori agricoli, quelle nell’uso dei carrelli elevatori o di macchine semoventi a motore Diesel, quelle alla conduzione di pale meccaniche e mezzi cingolati.
La Direttiva europea 2002/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26.6.2002 (che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro 6.7.2005 )
nota mia: sappiamo tutti che è stata recepita!ha fissato le prescrizioni minime in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi che derivano, o possono derivare, dall’esposizione alle vibrazioni meccaniche durante le attività lavorative.
Valori limiti di esposizione e valori giornaliero di esposizione che fanno scattare l’azione (direttiva 20002/44/CE) per vibrazioni trasmesse al corpo intero
Valori giornaliero di esposizione che fanno scattare l’azione normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore A(8) = 0,5 m/s2 (valore che, se superato, obbliga il datore di lavoro ad elaborare ed applicare un programma di misure tecniche – organizzative per ridurre al minimo le vibrazioni meccaniche)
Valore limite di esposizione normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore A(8): 1,15 m/s2 (valore limite oltre il quale, in ogni caso, il lavoratore non deve essere esposto)
Sorveglianza sanitaria: i lavoratori hanno diritto alla sorveglianza sanitaria quando sono esposti ad un livello di vibrazione superiore al valore giornaliero di esposizione (periodicità delle visite almeno biennale).
Il riconoscimento della malattia professionale da parte dell’INAIL è ammissibile per un periodo di esposizione al rischio per almeno 5 anni, con valori di A (8) che si avvicinano al valore limite (1,15 m/s2)
Da quanto detto se ne deduce che A(8) < 0,5 m/s2 il rischio non c’è, per IR > 0,5 m/s2 il rischio c’è ed è obbligata la sorveglianza sanitaria, per IR = o > 0,5 m/s2 è elevata la probabilità di compromettere la salute del radiche.
Conclusioni
La salute non è un bene inesauribile, è quanto ci fa capire la circolare dell’INAIL ed è per questo che la salute è un bene prezioso.
We are blind to the worlds within us waiting to be born
lupo mik

ti consiglio innanzi tutto di andare a vedere le linee guida per la applicazione del D. Lgs 626/94 edito dalla Conferenza stato regioni dove è ben spiegato il metodo.
telo riassumo brevemente:
A) bisogna con dinamometro misurare la forza iniziale e quella di mantenimento;
B) rilevare il sesso; la altezza da terra delle mani; la lunghezza del tragitto; il tipo di azione (trazione o spinta)
C) confrontare i dati sub B con le tabelle e cercare i valori che più si avvicinano ai tuoi. Prendere le FI e FM riportate in tabella e dividerle per quelle rilevate sub A. se il risultato è inferiore a 0.7 il rischio è PRESUMIBILMENTE assente; se fra 1 e 3 rischio presente; se maggiore di 3 rischio consistente che richiede la adozione di provvedimenti immediati.

Presumibilmente perchè come per NIOSH, TLV ecc il metodo protegge soltanto una percentuale della popolazione sana (mi raccomando, sana!!!).
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shawanda
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vi ringrazio per aver ripreso questo mio vecchio messaggio e,come al solito, faccio tesoro dei suggerimenti.
Speravo di poter fare la valutazione con le mie sole forze ma la mamcanza del dinamometro già mi blocca.
La verità è che in azienda da me la valutazione era già stata fatta da un consulente esterno ma personalmente non la condivido perchè fatta esclusivamente "sulla carta" e,a mio parere, poco vivina alla situazione reale.
Il mio parere personale negativo sulla valutazione esistente ,che dava rischi bassissimiper tutte le attività di traino e spinta , è stato peraltro confermato dall'aumento drastico di patologie alla colonna vertebrale....
grazie ancora,ciao  :smt017
shawanda
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