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Sostanze ototossiche

Archivio Rischi da agenti fisici: Rumore (D.Lgs. 277/91) e Vibrazioni (D.Lgs. 187/05).
Sezione in cui vengono archiviate tutte le discussioni inerenti il rumore e le vibrazioni negli ambienti di lavoro (Riservato agli abbonati)
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ursamaior
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Dunque, la norma richiede che si prenda in considerazione, in sede valutativa, l'interazione tra rumore e sostanze OT.
Come già detto da tutti, sulle modalità di azione di tale interazione siamo in alto mare a livello di conoscenze. Però è bene anche riferire quel poco che si sa. Ad esempio, per l'aspirina (acido acetilsalicilico, come tutti sanno), un livello serico di 10-15 mg per 100 ml corrisponde alla dose assunta per il mal di testa o i sintomi influenzali. se i superano i 19,6 mg si producono delle otoemissioni acustiche avvertite come acufeni (ronzii, fischi).
Esiste dunque un limite di esposizione e anche di altre sostanze si può fare l'esempio. Ho scelto l'aspirina perchè è sintomatica di una difficoltà: essa non è naturalmente presente sul luogo di lavoro, ma il MC lo può venire a sapere. E' a questo punto che scatta la valutazione dell'interazione, svolta dal MC e protetta dal segreto professionale.

Se invece si tratta di una sostanza OT naturalmente presente in ambiente lavorativo, il tecnico ne rileva le concentrazioni (se lo ritiene opportuno), ne informa il DdL e il MC il quale sulla specifica conoscenza dell'audiometria del tizio (protetta dal segreto professionale), ne valuta l'interazione.
Per esempio, il toluene, lo stirene, lo xylene ed altri possono da soli produrre danni (senza dunque esposizione a rumori ad elevata intensità, altra caratteristica degli OT. Una sostanza è OT a prescindere, che ci sia rumore o meno. l'esposizione a rumore può portare un aggravamento del quadro clinico o, se preferite, l'esposizione a rumori ad elevata intensità può essere aggravata dalla presenza di OT).
Tali danni, guarda caso sono molto simili a quelli che si rilevano nella fase iniziale delle ipoacusie da rumore (vengono interessate le frequenze intorno a 4000 Hz). Sarà il medico che verificherà e valuterà (eventualmente fornendo dati anonimi collettivi) il reale rischio di interazione.
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mirko
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Ripeto, interessante l'argomento, veramente interessante.
Marzio ha scritto: Che esistano studi scientifici sull'argomento lo ritengo scontato; qualcuno dovrà aver pur dimostrato in qualche studio che un solvente ha effetti sull'udito.
Marzio, non dicevo questo. Ovvio che esistono basta girare un po su internet. Mi riferivo a studi epidemiologici specifici che possano dimostrare l'effetto delle esposizioni, a diverse concentrazioni, agli ototossici correlate con il rischio rumore. Questo è ciò che mi sembra non esista ancora. Anche se credo che possiamo azzardare un aumento del danno da rumore all'aumentare all'aumentare dell'esp. ad ototossici.
Senza il supporto di questi studi ciò che dicevi in merito al valutare la correlazione tra rischio chimico mod e non mod e rumore mi sembra fantascienza.
Secondo me se il rischio chimico è moderato (per esempio esposizione ad un ototossico < a 10% del TLV-TWA) non è certamente detto (proprio per l'assenza di quegli studi) che il rischio di danno da rumore non sia aggravato da tale sostanza. Ma è solo una mia considerazione da TdP.
Il MC deve decidere che cosa fare in questa situazione, ma ripeto che se ne sa ancora davvero poco per essere quantomeno prossimi alla realtà.
Marzio ha scritto: Quello che purtroppo mi sfugge è a cosa serva tale informazione se non possiamo darne una valutazione. Inoltre, se mi dici che anche l'ISPESL brancola nel buio... bé comincio a preoccuparmi...
Serve e come secondo me[/b] dal momento che prima del 195 nessuno ci chiedeva di identificare questo fattore di rischio (cioè la correlazione tra rumore e sostanze ototossiche). Già individuarlo è un ottimo strumento per fare una ragionevole prevenzione. Quindi per me è un bel passo avanti che troverà, nel tempo, chiarimenti "scientifici" oltre che legislativi (anche se questi sono già, secondo me, chiari e non potrebbero essere più specifici di quanto lo sono altrimenti torniamo a fare un DPR 303-547 denominato: "D.lgs 626/2010 ritorno alle origini").
Marzio ha scritto: Devo dire tuttavia che adottare il principio di precauzione mi trova concorde se di fatto serve a fornire semplicemente un'informazione in più al MC; diverso e se da questa constatazione derivano obblighi cogenti (ed onerosi)per il datore di lavoro (per esempio il MC decide di portare la periodicità delle visite mensile o che so altro). In questo caso dobbiamo darci una misura di esposizione al di sotto della quale ritenere il rischio trascurabile altrimenti considereremo anche la segretaria che usa il "bianchetto" in ufficio soggetta a 195 dato che "può essere esposta ad ototossici".
Nessuno ha posto, per legge obblighi cogenti. Il MC fà il suo lavoro (magariiii!) e se ritiene di fare visite ogni mese significa che avrà visto diventare sordi i lavoratori uno dopo l'altro in quell'azienda quindi non vedo il problema se la guardiamo da un punto di vista professionale e basta.
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Marzio
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Esiste una banca dati in Italia, in Europa, nel Mondo o nell'Universo Conosciuto (e accessibile via Web) che contenga tali sostanze dato che questa informazione non è rinvenibile dalle SDS in termini di frase di rischio?

Thank's

Marzio
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ursamaior
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Pare che sul pianeta Sfrasfra (in fondo a dx, dopo Urano. C'è un asteroide. Ecco fermati lì e aspetta l'astrobus 15/ER. Ti ci porta lui. Ricorda di prenotare la fermata) ci sia una splendida collezione di SDS di sostanze ototossiche, ma non credo che siano attendibili. Gli sfrasfriani sono unicamente telepatici, delle orecchie non sanno che farsene  :smt033
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Marzio
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ursamaior ha scritto:Pare che sul pianeta Sfrasfra (in fondo a dx, dopo Urano. C'è un asteroide. Ecco fermati lì e aspetta l'astrobus 15/ER. Ti ci porta lui. Ricorda di prenotare la fermata) ci sia una splendida collezione di SDS di sostanze ototossiche, ma non credo che siano attendibili. Gli sfrasfriani sono unicamente telepatici, delle orecchie non sanno che farsene  :smt033
Era giusto giusto l'informazione che cercavo...  :smt037

Buon WE

Marzio
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mirko
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Marzio ha scritto:Esiste una banca dati in Italia, in Europa, nel Mondo o nell'Universo Conosciuto (e accessibile via Web) che contenga tali sostanze dato che questa informazione non è rinvenibile dalle SDS in termini di frase di rischio?

Thank's

Marzio
Banca dati vera e propria no. Però è notissimo quel portale sanitario (non so se posso nominarlo) dove certe informazioni le trovi anche se non in forma di banca dati in file .exl copiabile, ovviamente.

Ripeto puntate sul MC è lui che deve farsi carico della cosa. Questo è il verso che secondo me deve prendere questo tipo di valutazione. Una sola valutazione "tecnica" in questo caso non è sufficiente e anzi non serve a nulla se non corredata da giudizio medico.

Ammazza Ursa come è simpatico!  :smt010

Ciao

Se mirko vuol mandare a me una mail con l'indicazione del portale a cui si riferisce avro' cosi' modo di valutare se mettere on line o meno il link relativo.
e-mail: webmaster@sicurezzaonline.it.
Cordiali saluti e grazie per la collaborazione.

Mod :smt039
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