Marzio ha scritto:Leq=L+0,115*s^2 con L media aritmetica è il medesimo sia nell'ISO 9612, sia nelle linee guida ISPESL del 2005, fidati.
ah, ok, allora avevo equivocato un tuo precedente intervento quando dicevi che iso 9615 partiva dal valore medio (non calcolato in dB, ma in Pa).
perchè è questo il valore medio di riferimento, a cui applicare il t-student standard.
in tal caso, iso 9615 va ancor più fuori misura rispetto a quanto avevo pensato, perchè ben si vede, modificando di conseguenza il mio foglietto (di cui allego ennesima versione) che ispesl si avvicina assai di più al valore "standard", in tutte le condizioni.
in pratica, si verificano i seguenti risultati (con soli 3 valori):
-il livello medio (che per ispesl e iso è uguale) è sempre maggiore rispetto a quello calcolato con lo standard; generalmente la differenza è contenuta in 1-2 dB;
-il livello minimo rispetta sempre questa sequenza: standard, iso, ispesl (in ordine crescente), con differenze tra due successivi dell'ordine della varianza;
-il livello massimo, viceversa è sempre: ispesl, standard, iso con la differenza tra ispesl e standard contenuta generalmente entro 1 dB (mentre iso può facilmente superare standard anche del doppio della varianza, con 3 valori).
con 5 valori il rapporto ispesl-standard si può invertire, però la differenza resta entro 1dB.
quindi, se adesso abbiamo capito bene, ispesl non è a favore di sicurezza, a favore di sicurezza è iso.
e tuttavia, io concludo comunque che se non si ha voglia di usare il t-student standard, l'approssimazione di ispesl è decisamente migliore, in quanto si ottiene un valore minimo più elevato, ma un valore massimo pressochè uguale al metodo non approssimato (ancorchè inferiore), e il metodo è assai più veloce dal punto di vista computazionale.
adesso vengo al discorso di ursa; ebbene sì, ho sbagliato a far di conto.
perchè tenda a 1 la radice possiamo far tendere ad 1 il termine tra parentesi; poniamo x=s^2 (tanto è un'equazione biquadratica) e ci ricaviamo che il polinomio è pari a 1 quando:
-se n=3 s=radq(x)=1,65
-se n=5 s=radq(x)=2,09
-se n=10 s=radq(x)=2,85
non mi ricordo più a che cosa serviva, però, comunque trovi anche questo nel file excel; in pratica, iso9615 fornisce un'ampiezza dell'intervallo di confidenza pressochè uguale a quella del metodo standard (quella di ispesl è invece molto più stretta), però siccome il valore medio è più elevato di quello reale, il valore iso sballa molto di più.
Marzio sei proprio sicuro che il valore medio iso si calcoli come quello ispesl? perchè usando Leq=L(medio), senza correttivo, ottenevo risultati molto più aderenti per iso, e mi pare piuttosto strano.
PPS: questa è la mia fonte in materia
http://calvino.polito.it/~riganti/Prob_ ... ercizi.pdf
a pagina 325 c'è la tabella dei quantili t-student; quello che viene chiamato n, in realta è ni=n-1 cioè numero dei gradi di libertà, ragion per cui il tn-1 con n=5 e n=3 e il 95% è rispettivamente 2,13 e 2,92.