Spero di riuscire far capire quello che intendo.mirko ha scritto:
Aspetta Ursa che non ti seguo qui. E cosa indicherebbe precisamente allora?
Come ho già detto le problematiche legate all'iperprotezione sono il senso di isolamento e la difficoltà nel percepire eventuali segnali sonori.
Ora prova ad entrare nella ratio del fenomeno. Perchè il legislatore ti chiede di calcolare il Lex? Perchè il rumore è un fenomeno che oltre a poter colpire e fare danno a causa di livelli di picco estremamente alti, è in grado di provocare malattie professionali a causa della "dose" ossia per effetto di accumulo.
E' evidente che l'iperprotezione non provoca danni da accumulo (certo potresti vedere un lavoratore che a causa di un effetto di isolamento eccessivo prende un martello demolitore e comincia a far fuori a colpi di scalpellate i suoi colleghi prima di essere abbattuto dalla polizia, ma è una possibilità remota), ma disagio e possibilità di infortunio, ergo agisce nell'immediato.
E' altrettanto evidente che se un Lex (dura lex, sed lex) di 69 dB(A) venisse letto come un risultato dannoso, dovrebbero installare degli impianti di filodiffusione nelle biblioteche.
Dunque, l'iperprotezione non va letta con riguardo al Lex, ma invece con riferimento allo specifico Leq, cioè qual è l'abbattimento che ricevo mentre lavoro alla singola macchina con le cuffie? Questo è il fenomeno potenzialmente pericoloso se estremizzato, poichè a causa dell'effetto di mascheramento di cui parlavo prima, si potrebbe rischiare un infortunio.
Inoltre tu potresti ottenere 69 dB(A) perchè hai un'unica lavorazione rumorosa per qualche ora ed il resto del tempo sei esposto a 58 dB(A). E' chiaro che non si può parlare di iperprotezione riferendosi all'intera giornata lavorativa, altrimenti per tutelare i miei lavoratori arriverei al paradosso di dover portare la lavorazione a 58 dB(A) fino a 78 dB(A).
Per inciso, non mi aspetto che chi farà i controlli si interroghi davvero su questo concetto, per cui posso aspettarmi contestazioni, ma non mollerò di un passo.
Riguardo alla questione delle linee interpretative, sono ricche di stupidaggini (non voglio svilire il lavoro di nessuno, ma non sono state affrontate le questioni irrisolte e si è dato risposta superficiale ad altre questioni di più semplice interpretazione.
Ad esempio, al punto 2.18 si pone la seguente domanda:
Con quali modalità operative si valuta il rispetto dei valori limite d’esposizione (VLE: 87 dB(A) e 140 dB(C)) tenuto conto dell’attenuazione prodotta dai DPI uditivi?
Risposta (con vari omissis):
Se il superamento dei VLE riguarda l’LEX,8h si procede applicando il metodo SNR di cui al punto precedente.
Nel caso si pervenga in tal modo ad un livello di esposizione inferiore a 75 dB(A), il rispetto del VLE di 87 dB(A) si intende raggiunto.
Qualora il risultato si collochi nella fascia 75-80 dB(A) il rispetto del VLE di 87 dB(A) deve essere verificato ricorrendo al metodo OBM e detraendo 3 deviazioni standard dal valor medio dell’attenuazione.
Qualora il risultato indichi un livello di esposizione superiore ad 80 dB(A), come detto al punto precedente, occorrerà cambiare i DPI-u oppure intervenire sul tempo di esposizione.
Se il superamento dei VLE riguarda il livello Lpicco,C occorrerà utilizzare il metodo di calcolo appositamente previsto dalla UNI-EN 458:2005 e verificare che non si superi il valore di 140 dB(C).
Ora si dà il caso che il metodo SNR sia stato tarato in modo tale da sottostimare comunque il valore dell'attenuazione (vi prego non fatemi più sentire la parola SNR corretto che invece è un'aberrazione). Ed allora perchè mi devono suggerire di andare a verificare con metodi più precisi l'abbattimento se si superano i 75 dB(A)? Questi daranno origine sicuramente a valori di attenuazione maggiori (sicuramente più precisi, ma maggiori).
Ma soprattutto, perchè per verificare il rispetto dei VLE devo fare tutta 'sta pantomima? La norma mi chiede esclusivamente di tenermi sotto gli 87 dB(A), null'altro.
Piuttosto, le valutazioni devono essere redatte secondo criteri di precisione, per cui, anche se il metodo SNR è comunque conservativo, io preferisco usare direttamente l'OBM.