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Rumore e polvere nei cantieri

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Bohr
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Iscritto il: 25 giu 2007 08:48
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Presupposta la già effettuata misurazione dell'inquinamento acustico dei mezzi operativi (Escavtori), quando e in quali casi è necessario effettuare ulteriori rilevazioni nei confronti dell'ambiente interno ed esterno del cantiere fermo restando che l'impresa ad operare è una soltanto?
Le polveri prodotte dalla demolizione se non inquinanti, vanno comunque monitorate?

Onestamente non mi sono mai adoperato nel farle effettuare...ho sbagliato?

:smt023
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Mod
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Iscritto il: 04 ott 2004 11:29
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Puo' magari tornarle utile il documento della settima news che trova qua:

Protezione dell'aria nei cantieri edili

Cordiali saluti

Mod :smt039
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Olmo
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Iscritto il: 28 ott 2004 12:40
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chiedo scusa, ma ho provato ad aprire il documento a cui ha rimandato gentilemente il Mod.

a me da un errore in fase di apertura, dice che il file è danneggiato ...

saluti

Provi ad aggiornare la pagina perche' abbiamo cambiato il link.
Se persistono problemi ci mandi una richiesta del documento via mail a
webmaster@sicurezzaonline.it
che provvediamo ad inviarglielo (questo vale, ovviamente, per tutti gli ABBONATI che fossero interessati a questo PDF e riscontrassero problemi analoghi a quello di Olmo).

Cordiali saluti e buon week-end a tutti.

Mod :smt039
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Bohr ha scritto: Le polveri prodotte dalla demolizione se non inquinanti, vanno comunque monitorate?
Le polveri, pur se inerti a tutti gli effetti, sono comunque un fattore di rischio per i lavoratori, e pertanto in quanto tali devono essere monitorate. Limiti ACGIH per il 2006: 10 mg/mc per le polveri totali, 3 mg/mc per la frazione respirabile (= con diametri aerodinamici < 4 micrometri)
A parte questo, possiamo considerarle sia un rischio di tipo meccanico (irritativo, per intenderci) che un rischio chimico, ed ovviamente io propendo per il secondo. Le poveri di silicati possono provocare BPCO, quelle di gesso delle brutte ostruzioni, quelle di ossido di ferro (già sotto osservazione sempre nel 303/56) sono state recentemente riconosciute cancerogene di gruppo 2A, e il relativo limite è di 1 mg/mc.
Tutti i valori che ho indicati devono intendersi come TLV-TWA.
Dunque, non solo dovrebbero essere misurate, ma anche quali-quantitativamente, nel senso sapere quanta ce n'è e di che cosa è. Nelle demolizioni, sempre augurandoci che sia stata fatta la mappatura dell'amianto ex D.M. 6/9/94 e che l'amianto non ci sia, non è infrequente reperire anche silice cristallina, specie in presenza di demolizioni effettuate con strumenti demolitori a rotopercussione ad alta velocità sia sul cemento che persino sui refrattari. Non tutti sanno che i refrattari sono di solito fatti con argilla, che è un silicato di alluminio, e la silice quando è a contatto con l'aria ad alte temperature può, con l'ossigeno dell'aria, formare SiO2 cristallina. Per dare un 'idea, si sviluppa persino dalla cottura delle porcellane.
Quanto al fatto che non hai mai pensato di monitorarle, non ti preoccupare, non è un problema foss'altro perchè non sei il solo.
Quando faccio il prossimo corso sul Rischio chimico te lo faccio sapere, che così ti spiego in dettaglio anche COME deve essere fatta la misurazione, e la relativa valutazione. Piuttosto, ora che ci penso, ma mi pare che Mod avesse messo on line sul sito il PDF delle mie slide, oppure proprio il testo integrale... se fosse così gentile da ricordare dove, e ti mettesse il link, magari darci un'occhiata ti può essere d'aiuto.
Nofer


Colgo l'occasione per ringraziare INFINITAMENTE Nofer per l'enorme lavoro che ha fatto in tutti questi anni e che fa quotidianamente per la crescita culturale di tutti i visitatori del Forum con una abnegazione ed una generosita' senza pari.
Tutti qua dentro le siamo debitori.
Un salutone cordialissimo ed un abbraccio a nome di tutti!
Ciao Mod :smt039


PS: chiedo gentilmente a Nofer qualche ulteriore indizio perche', al momento, qua non ci si ricorda mica dove e' stato messo il documento da lei citato. Rimango in attesa di ulteriori indicazioni...
Nofer
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Bohr
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Iscritto il: 25 giu 2007 08:48
Località: VI - BG

Innazitutto un grazie a Nofer non può non mancara ma ci terrei a precisare una cosa...un particolare che è assodato per me ma ignaro a voi.

Quando parlo di demolizioni intendo demolizioni speciali e come tali, nessuna operazione viene eseguita manualmente. Le demolizioni sono tutte meccanizzate. Il parco macchine e costantemente aggiornato...mensilmente intendo...e la sicurezza è al primissimo posto (es. non esiste che si operi con portiere aperte).

Il monitoraggio che intendevo è per quelle polveri che non riusciamo in nessun modo ad abbattere e che purtroppo il vento porta via.
Comprendo il monitoraggio in prossimità del cantiere ma continuo ad ignorare l'obbligatorietà...che poi per etica professionale non lo è...del monitoraggio a grandi distanze e/o al di fuori del cantiere stesso.

Grazie per l'attenzione.
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Nofer
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Grazie a voi, della gentilezza: non sono vezzosa come la mia ormai famosa nonna, ma gradisco molto i complimenti; alla fine, qualcosa di femminile ce l'ho anche io !
Capo Mod, io dico le slides (credo, non mi sembra il testo) del seminario sul rischio chimico fatto con la Sezione Sud dell'AIDII a maggio 2005.
Per Bohr: ma allora, tu mi stai parlando delle "emissioni" di polveri! Quel che ho detto prima, resta valido per le persone che sostano in area di cantiere ma al di fuori delle cabine di conduzione automezzi speciali; però, tieni presente che le polveri respirabili riescono a entrare anche attraverso le fessure, io un monitoraggino personale sulle respirabili (dunque, con ciclone) all'operatore teoricamente in zona operativa peggiore, una tantum e per tranquillizzare chiunque, però lo farei lo stesso, per il banale principio che se stiamo bene dove stiamo peggio, staremo certamente benissimo dove stiamo meglio...
A proposito! bravi a far tenere chiuse le cabine, io ci ho provato per anni, fino al 98, per l'esattezza, ma alla fine mi sono "fatta pirsuasa" che era una lotta impari. Vincevano sempre le cabine prive di vetri...
No, in effetti anche a me non risulta obbligatorio ai sensi di nulla un monitoraggio delle immissioni diffuse provocate da demolizioni (sempre che siamo sicuri che non c'è il mio tesoro personale, l'amianto, che però non si butta giù a botte di martellonate).
La questione è oggettivamente delicata, anche perchè al di fuori dell'area di cantiere si disperdono di certo solo le particelle più leggere, e quindi senza meno le più piccine che sono anche le più pericolose. Che io sappia, per assurdo che possa sembrare vige l'obbligo di monitorare le polveri dalle attività di cava all'esterno del perimetro, ma di demolizioni non ricordo nulla. So che, ad esempio, nello spicconamento e successivo rifacimento delle pareti esterne dei palazzi è obbligatorio mettere le "rezzine" (=reti a maglia ultrafine), ma so anche che la ratio sta nell'art. 844 C.C. (il fastidio al fondo del vicino).
Forse, nessuno ha mai pensato a questo perchè per lunga che possa essere una demolizione speciale (sto pensando ad un viadotto lungo lungo lungo) comunque è un'attività transitoria - prima o poi il ponte saà finito-, e comunque mobile - si va avanti un pezzo alla volta. Ti dirò che, invece, secondo me, le modalità di demolizione dovrebbero essere sottoposte a procedure VIA o almeno di screening di VIA. Ma non mi sembra che nel 152 se ne parli, e nemmeno nella direttiva IPPC. Forse, sempre in considerazione della transitorietà e mobilità della sorgente emissiva.
Nofer  


Ok, ho capito ... intendi le slides di questo convegno vero?
... ma non son mica sicuro che siano mai state messe online?
Se le hai archiviate tu da qualche parte mandamele (che forse facciamo molto prima) e poi le allego in questo post.
Grazie infinite ancora per la tua straordinaria collaborazione nel Forum.
Ciao e buonanotte.

Mod :smt039
Nofer
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Nofer ha scritto:
tieni presente che le polveri respirabili riescono a entrare anche attraverso le fessure,[/i]


Ti posso assicurare che nelle cabine non entra nulla. La chiusura è praticamente stagna ed i filtri sono intercambiabili a seconda dell'ambiente in cui si va ad operare. Il tutto ovviamente coronato da una spasmotica manutenzione eseguita ciclicamente. Per manutenzione intendo "MANUTENZIONE": meccanica di precisione, meccanica pesante, cicli di pre e post lavaggi, verniciatura e collaudi dei vari utensili.

Ad ogni modo ritornando al discorso polveri la questione mi è stata posta da un Committente per conto del quale dobbiamo demolire con esplosivo, preoccupandosi quindi delle polveri che andremo a creare. Fermo restando che la struttura è sana dal punto di vista degli inquinanti e va bene che un perimetro di corcoscrizione ci sarà ma è anche vero che se in quel preciso istante una folata di vento decide di passare proprio di lì, per esperienza vi posso garantire che la nube creata prende e va via...anche per kilometri e kilometri ed in questi casi non esiste abbattimento che regga...nemmeno una forte ed intensa pioggia.

:smt023
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Nofer
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...e in quel caso, Bohr, pazienza! mica potete fare il patto con il Padreterno che non ci sia vento e che piova violentemente giusto  in quel momento che serve a te!!!

Prima o poi, comunque la polvere sedimenterà al suolo, e prima o poi pioverà e l'acqua se la porta via, e diventerà sedimento, inizialmente fognario e poi un fango inerte dell'impianto di depuarzione. Insomma, tu puoi prevedere parecchio, compreso il teorico raggio di ricaduta delle polveri (ci sono software appositi costosissimi ma anche raffinatissimi), puoi con questi software ipotizzare al tuo committente cosa accade se c'è una certa condizione, o un'altra; ma di certo non puoi fare altro che affidarti alle previsioni meteo per tentare di scegliere le condizioni meno peggiori, e sappiamo tutti che le previsioni sono attendibili al massimo entro i 3-4, a stento 5 giorni.

Nofer
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Bohr (Unregister)

Bah...se mi autorizzano a farlo... :smt003 ...Mod compreso, vedo di mostrarvi un video sulla demolizione per scalzamento di un edificio in acciaio di 40 metri. Dopo riprendiamo il discorso sulle polveri... :smt044

Va bene Bohr purchè non ci siano riferimenti pubblicitari e non sia eccessivamente pesante come kB.
Se vuole puo' mandarlo a me
webmaster@sicurezzaonline.it
cosi' risparmia suo spazio web nel Forum.
Cordiali saluti e grazie per la collaborazione.

Mod  :smt039
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Riporto in allegato (e quindi visibile solo ai registrati al Forum) il documento (citato piu' sopra) che mi e' stato inviato or ora gentilmente da Nofer che ringrazio per la sua preziosa collaborazione.

Mod :smt039
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strategie di campionamento.pdf
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