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scale a chiocciola in luogo di lavoro

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Giosmile
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Iscritto il: 29 apr 2008 14:17
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Salve a tutti

Mi trovo in questa situazione: piccolo negozio di abbigliamento di 80mq con locale al piano terra prospiciente alla via pubblica, comprensivo di piccolo deposito lato posteriore (20mq) e due depositi seminterrati, uno di circa 100mq e l'altro di 40mq.

I depositi seminterrati sono acceduti solo sporadicamente, per esigenze relative a singoli capi di abbigliamento quando c'è la necessità, non sono luoghi di lavoro presidiati e non ci sono concretamente postazioni fisse (qualche scatolo, quale appendino con abiti e cruccette).

Trattasi di edificio storico nel cuore di Napoli, di quelli in tufo, strutturalmente per accedere al deposito seminterrato più grande a suo tempo fu installata una scala a chiocciola in ferro in quanto unica soluzione per superare quel vano di 1,40m larghezza x 1,70m profondità x 3,2m altezza (che coincide con l'altezza della scala dal piano superiore al livello inferiore). Il vano non era ulteriormente apribile perchè interferisce con le strutture portanti in tufo del resto dell'edificio.

Tale scala è quindi costituita da un asse centrale su cui ridiscendono scalini trapezoidali (1 giro quasi completo), con una larghezza di 65cm (di più non è concretamente possibile, considerando il tubolare centrale di circa 10cm di diametro).

L'alzata risulta più o meno costante e pari a circa 21,5cm

La pedata è un trapezio, a 40cm dall'asse centrale ho misurato intorno ai 27cm

Ogni gradino come tutta la struttura è in ferro, con installazione sull'intero trapezio della pedata di una gomma antiscivolo

C'è il corrimano sul lato esterno alto 1m


Ora considerando che dal D.Lgs.81/08 nulla si dice sulle scale a chiocciola ma che

Art. 113. Scale

1. Le scale fisse a gradini, destinate al normale accesso agli ambienti di lavoro, devono essere costruite e mantenute in modo da resistere ai carichi massimi derivanti da affollamento per situazioni di emergenza. I gradini devono avere pedata e alzata dimensionate a regola d'arte e larghezza adeguata alle esigenze del transito. Dette scale ed i relativi pianerottoli devono essere provvisti, sui lati aperti, di parapetto normale o di altra difesa equivalente. Le rampe delimitate da due pareti devono essere munite di almeno un corrimano.



Considerata la Circolare del Ministero dell'Interno 15/02/1951 N.16, che non le vieta in assoluto

Art. 69 SCALE E RIPOSTIGLI VIETATI

1.Le scale a chiocciola sono da evitare e solo eccezionalmente possono essere autorizzate per servizi secondari.



Considerato il Parere del Ministero dell'Interno Prot.P950/4122 del 2001 "caratteristiche geometriche delle scale a rampe non rettilinee" in merito all'esodo in caso di incendio, che prevede larghezza rampa 120cm e pedata di 30cm misurata a 40cm dal montante centrale.


Atteso che, sebbene io non sia un progettista di scale, di meglio credo non era possibile fare, visti gli spazi disponibili, che mi dite in merito a tale situazione???


Usando anche un po' di buon senso, si può dire che:

- l'accesso è sporadico, non continuativo e solo per tempi limitati al prelievo di un campione
- si deve prevedere una luce sufficiente nel torrino quando si accede a tale spazio (meglio a rilevazione di persone)
- si devono indossare scarpe basse e comode, comunque divieto di scendere se si indossano i tacchi
- tenersi al corrimano quando si sale e scende


Che ne pensate?

Se vogliamo escludere il caso di divieto assoluto di scendere, che significherebbe oggettivamente l'inutilizzo di 100mq di spazi, non vedo altre soluzioni migliorative, per evitare o per lo meno contenere i rischi di caduta.

Attendo vostri commenti, anche perchè sul forum non ho trovato altri casi simili.

Saluti
Giosmile

P.S. tralasciamo per un momento il problema radon che gestirò separatamente a questa questione
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Geppus
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:12

Quanti anni ha la scala a chiocciola?
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Giosmile
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Iscritto il: 29 apr 2008 14:17
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Non ne ho la più pallida idea, devo chiedere, inoltre non so se é recuperabile il progetto. comunque non credo atavica.

Perché?

Giosmile
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Geppus
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:12

Perché una scala preesistente a norme più restrittive non deve essere adeguata, se no sai quanti edifici andrebbero abbattuti?
Mi limiterei a valutarne i rischi secondo il TU, la circolare e il parere mi paiono poco pertinenti.
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Giosmile
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Iscritto il: 29 apr 2008 14:17
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Preesistente intendi solo che già ci fosse o ti riferisci comunque ad una particolare epoca? Il negozio é locato.
In via generale, anche se si dovesse realizzare oggi, non vedrei alternative migliori, o si?
Giosmile
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Geppus
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:12

Una scala "vecchia" va adeguata alla nuova legge quando la nuova legge lo prevede. Per esempio, è applicabile il dm 236/89? Sarebbe minimo 80 cm di larghezza, ma forse a rigore di legge non si deve applicare a tutti i costi. La normativa antincendio che cita il parere non c'azzecca nulla secondo me.
Insomma, una scala in un luogo di lavoro, di data indefinita, secondo me si valuta solo in base al TU ed alle normative effettivamente cogenti, non a tutto il corpus legislativo attuale, locale o nazionale che sia.
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Giosmile
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Iscritto il: 29 apr 2008 14:17
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Il dm 236/89 non penso, ma anche perché l'accesso li é solo occasionale e per il solo personale (no pubblico), é un deposito e senza postazioni fisse di lavoro, inoltre l'esigenza "oggettiva" non c'é essendo 3 lavoratori normodotati.
La scala per il momento é di epoca indefinita, non risultano carte di alcun tipo, non saprei l'epoca di installazione.
Usando quindi il solo TU c'é quell'art 113, per i requisiti delle scale, quindi leggendo le misure dimensionali che ho inserito che cosa mi suggeriresti? Io avevo pensato a quelle prescrizioni minime, oltre a disincentivare quanto più possibile l'uso del deposito in luogo di quello posteriore. Insomma, vorrei evitare di concludere lapidariamente con un divieto assoluto.

Giosmile
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Geppus
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Il dm 236 lo applichi se costruisci ex-novo o se ristrutturi (nel senso di legge), forse non è il tuo caso.
Secondo me tutto quello che hai già scritto va bene per adempiere al TU. Soprattutto scoraggiare, perché quella scala magari sarà regolare, ma scomoda lo è di certo.

Ciao
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Giosmile
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Appena posso posto una foto.
Per la regolaritá dell'alzata e della pedata non posso applicare il criterio 2A+P essendo gradini trapezoidali, sebbene l'alzata sia un po' piú alta dei classici 17cm e non trovo altri riferimenti oltre quel parere del 2001 (che riguardava però scale a chiocciola antincendio) che poi si riferisce solo alla pedata. Nella VR io specificherei proprio questi fatti, concludendo che la sua particolarità, nel contesto in cui si trova, rendono la scala quantomeno scomoda, per cui l'accesso occasionale dovrà prevederne il suo uso nelle condizioni di qualche post più su.  
Sinceramente non vedo altre alternative.

Giosmile
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Giosmile
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Ecco la chiocciola
Allegati
Chiocciola.doc
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