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Polveri di vetro soggette ad estrusione

In questo Forum verranno discusse tutte le problematiche introdotte dal titolo IV del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) inerenti i cantieri temporanei o mobili ma anche relative all'edilizia in genere ed alle attivita' estrattive.
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Casi
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Iscritto il: 10 mar 2014 20:26

Buongiorno a tutti.
Apro un nuovo thread anche se, forse forse, avrei potuto sfruttarne qualcun altro già esistente ma non ne ho trovato uno preciso - preciso per questo argomento.

Apro chiedendo scusa per la mia ignoranza :smt022 ma l'argomento in questione va, davvero, oltre la mia portata. Non pretendo di uscirne da sola, prometto (a Nofer che già so mi dirà di muovermi in questo senso) che coinvolgerò un consulente serio e farò i necessari campionamenti. Il problema, in questo momento, è "ma che cacchio di domanda devo fargli? Che campionamenti 'intesa del marzo 2015 ma non ho ancora le idee chiare. :smt021
Sono gnucca, penserete... E avete ragione.

Contestualizzo. L'azienda dove lavoro ora si occupa di estrusione a caldo di acciaio. Come lubrificante utilizziamo della polvere di vetro. A volte anche lana. A seconda delle necessità.
Quasi tutto arriva dagli USA o dall'UK. Ci sono delle SDS ma... mi convincono poco. :smt017

Alcuni di questi "vetri" hanno meno dell' 1% di silice libera cristallina. Altri arrivano ad oltre il 50%. Qualcuno (in prova) contiene talco.
Non ho informazioni sulle granulometrie reali e sulla geometria delle fibre. Ho solo, e solo in alcuni casi, un dato MESH sul "setaccio" utilizzato.
In aggiunta, il vetro in questione subisce (immagino) delle modificazioni date dal processo di estrusione dell'acciaio.

Chi mi ha preceduta ha fatto, qualche anno fa, dei campionamenti su generiche polveri INALABILI che hanno dato tutti esito negativo. Nulla sulla frazione RESPIRABILE.

Prima domanda: sto prendendo, come si dice in brianzolo, "la vacca per le balle" :smt003  e "fibre" sono una cosa e "polveri" un'altra? O ragiono correttamente se "accomuno" polveri e fibre di vetro in un'unica famiglia di "inquinanti aerodispersi solidi"?

Seconda: mi accontento dell'approccio di chi mi ha preceduto, per cui se le inalabili sono sotto il TLV (so che in Italia non ne abbiamo uno specifico per le FAV; qui hanno preso come riferimento  10 mg/metro cubo) anche la respirabile lo è, e quindi non la campiono? O devo ricercare anche la respirabile (da raffrontare con gli eventuali TLV dell'ACGIH)? E se devo ricercare la respirabile, è bene che mi premuri anche di identificare che tipo di inquinante sia? (Silice libera o altro...) visto che spesso non conosco la composizione.

Terza: il 99% delle SDS che ho sotto mano NON riporta la composizione della polvere (lasciano proprio il paragrafo in bianco) e mi indica che il prodotto non è classificato, salvo poi mettermi un TLV come, ad esempio, quella che contiene talco... Come mi muovo quando mi chiedono di visionare la scheda e valutare se sia il caso o meno di testare un prodotto? So che in un mondo ideale dovrei fare una prova sul campo e, nel mentre, campionare l'aria, ma operativamente non posso pensare di farlo. Spesso mi chiedono di, non dico promuovere, ma almeno bocciare un prodotto solo sulla base della scheda...

Quarta: potrete mai perdonare la mia ignoranza???

Grazie davvero a chi avrà la pazienda di leggere sto chilometro di domande e darmi una mano ad uscirne!       :smt039
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Casi
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Iscritto il: 10 mar 2014 20:26

Sorry... ho visto ora che ho toppato un copia-incolla...

"Che campionamenti 'intesa del marzo 2015 ma non ho ancora le idee chiare" è da leggersi come:

- che campionamenti fare? Ho letto l'intesa del......
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