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Rischio Chimico - Saldatura

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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

azz, bellissime!

ma giusto per curiosità mia, avete mai provato a fare campionamento e dosaggio di Cr VI lungo gli impianti da manutenere quando non si fanno saldature? perchè, e io su questo insisto fino alla fine dei miei giorni ed anche dopo, il CrVI che si può - quindi, può ma non necessariamente deve- formarsi per ossidazione del cromo nella lega a 250° C si decompone in ossido di cromo III, come da ICSC 1194 che allego.
Quindi, io continuo a sostenere che il Cr VI NON è possibile si sviluppi dalla saldatura di leghe di cromo.
Ma dall'attrito di leghe di cromo per strofinio a T < 250°C, sì: poco ma può venirne fuori...
Insomma, fate anche un fondo.
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Nofer
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Morwa
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Iscritto il: 24 mag 2008 11:50

Nofer ha scritto:
... Insomma, fate anche un fondo ...
Proverò a proporre la cosa al cliente.

Le maschere attive portatili a sovrapressione sono state molto ben accolte dai manutentori (non sono scomode).
my 2 cents
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

e infatti, ci hanno proprio l'aria di essere un DPI strafigo  :smt003
Nofer
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Penelope
Messaggi: 16
Iscritto il: 26 set 2011 11:51

Seguo con molto interesse questa discussione, senza riuscire ad arrivare ad un giudizio conclusivo. Riassumendo, è stato ampiamente documentato da Nofer che dalla saldatura di acciaio inox non può formarsi cromo VI; d'altro canto sono documentabili in letteratura valori di esposizione misurabili, seppure molto bassi, a cromo VI sia solubile che insolubile durante la saldatura di acciaio inox. Sarebbe quindi da approfondire il ciclo lavorativo per verificare altre possibili fonti di cromo VI. Comunque per poter escludere un'esposizione a sostanze cancerogene (e quindi l'applicazione del titolo IX capo II: agenti cancerogeni) occorrerebbe misurare il cromo VI sia nella forma solubile sia in quella insolubile, anche se ciò comporta un campionamento in doppio.
Nella discussione non è stata invece presa in considerazione l'esposizione agli ossidi di nichel, anch'essi cancerogeni. Inoltre, ai fini del confronto con un valore limite, l'ACGIH distingue tra composti inorganici del nichel solubili (TLV-TWA 0.1 mg/mc) e insolubili (TLTWA 0.2 mg/mc). Quali sono presenti nei fumi di saldatura? Si possono determinare separatamente come per il cromo? In letteratura si trovano valori di esposizione a nichel totale, che poi sono confrontati con l'uno o l'altro TLV. Ma quale è corretto?
Grazie per i vostri contributi.
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sisco
Messaggi: 23
Iscritto il: 29 dic 2015 14:46
Località: Padova

Cara Nofer...che dire...ti adoro...
Fammi un piacere...passa dalle mie parti e fai un corso di chimica a me in primis e a quei 4 caproni che poi vanno a fare gli sceriffi in giro per le aziende che mi stanno facendo una capa tanta co sta benedetta saldatura dell'inox, con gli IPA per le autofficine e compagnia cantante .
Io faccio fare campionamenti ambientali e personali a tutte le aziende che saldano e smerigliano (in concomitanza con le analisi delle emissioni che così il tecnico è già lì e pagano relativamente poco), indipendentemente da cosa saldano e da come saldano, così quando rompono le scatole tiro fuori il talismano (le analisi) e li scaccio...

Cliente contento, SPISAL contento, consulente contento...
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