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Rischio Chimico - Saldatura

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Chiros
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Iscritto il: 02 set 2009 16:01
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Nofer ha scritto:ahahhahhh.... ursino, mi fa meraviglia che ci sia cascato anche tu: leggi i risultati, non ti limitare al titolo che come gran parte delle pubblicazioni sia inail che di altri Entoni Pubbliconi è "d'immagine":
Ditta A: CrVI tutti <0,2 (=minimo rilevabile)
Ditta B: CrVI tutti <0,2 (=minimo rilevabile)
Ditta C: CrVI tutti <0,2 (=minimo rilevabile)

Hanno poi ben deciso di lasciar intendere che l'eventuale CrUrinario fosse dipendente dall'esposizione, ma a parte che il Cr Urinario non si esprime in microgrammi per gr. di creatinina urinaria ma in microgrammi/litro, se l'avessero espresso come si deve avrebbero scoperto che erano nei range della popolazione non professionalmente esposta e soprattutto che la differenza tra i due gruppi non stava nelle cromurie bensì nelle creatininurie.
Ma potevano mai dire alle 3 aziende che volenti o forse anche più nolenti tutti quei soldi di analisi erano stati spesi senza un motivo? Ovvio che no.  
Bravi, anzi, a presentare dei dati che giustificassero quello che gli hanno tirato fuori...
Avendo io sempre l'origine culturale che ho, ossia sono biologa, so che il cromo fa parte degli oligoelementi essenziali per l'organismo umano anzi animale in genere, per cui lo assumiamo con il cibo (anche diversi mg/die) e lo espelliamo con le urine. L'esposizione professionale si valuta con l'incremento tra cromo "spisciato la mattina" e cromo "spisciato a fine turno", che non deve superare i 10 microgrammi/litro, ma sempre relativi al "bianco esposizione" di ciascun individuo che infatti riflette la sua dieta e NON la sua esposizione (da farsi quindi preferibilmente il lunedì mattina, che almeno stiamo sicuri che dal sabato non se lo sono respirato ma al più mangiato, magari con il lievito di birra del pane).
Sulla insensatezza di fare il dosaggio del Cr totale f.t.f.s.l. rispetto alla Creatinina urinaria mi ero già esibita al congresso AIDII del 2001: il monitoraggio biologico infatti dosa il Cr Totale, non certo il Cr VI.  Ed io avevo monitorato una conceria, quindi CrVI in aria hai voglia che c'era...
:smt040
Grande Nofer!
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SIC1945
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Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
Località: Milano

Vi segnalo un interessante documento appena pubblicato sul sito della Regione Lombardia:
 
Il titolo è: "VADEMECUM PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEI LAVORATORI NELLE ATTIVITÀ DI SALDATURA METALLI".
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Con tutta la stima per questo sforzo della regione lombardia di fornire LG per la valutazione del rischio nelle metalmeccaniche in genere, ho trovato almeno due punti che sollecitano le mie curiosità ma anche le mie perplessità, eccoli:  
L’indagine ha interessato le principali modalità operative presenti nel comparto: saldatura manuale MIG a filo continuo, saldatura manuale TIG, saldatura TIG mediante robot, saldatura manuale ad elettrodo fusibile (di tipo basico), saldatura al plasma, taglio laser. I campionamenti personali, condotti durante le normali condizioni d’esercizio in presenza di impianti di aspirazione localizzata (velocità dell’aria sulla sezione aspirante sempre ricompresi nell’intervallo di efficacia 1-3 m/sec), hanno messo in evidenza concentrazioni di fumi di saldatura compresi tra 0,23 e 3,26 mg/m3 (mediana 1,03 mg/m3) e livelli di esposizione a composti solubili di cromo esavalente compresi tra 0,16 e 6,88 μg/m3 (mediana 0,62 μg/m3).
....
Il monitoraggio biologico ha evidenziato valori mediani di cromuria (esposizione a cromo senza indicazione di valenza) fine turno fine settimana lavorativa di 2,6 μg/g creatinina (range <0,2 – 8,6 μg/g creatinina); per quanto riguarda il cromo intraeritrocitario (esposizione specifica a cromo esavalente) sono stati riscontrati valori mediani di 0,6 μg/l (range 0,2 – 1,5 μg/l).
Per quanto riguarda il tenore di CrVI in aria, ci terrei a dire che i composti di CrVI cancerogeni non sono tanto quelli solubili (che hanno TLV-TWA di 0,05 mg/mc cioè 50μg/mc)  bensì quelli insolubili che infatti hanno TLV-TWA pari a 0,01 mg/mc cioè 10 μg/mc : quindi, dare l'indicazione dei soli solubili nel capitolo dedicato alla prevenzione dei tumori professionali mi pare leggermente, come dire?,  depistante.

Per quanto riguarda gli IBE del Cr, gli stessi consistono come dicevo l'altra volta nell'incremento della cromuria giornaliera espressa in μg/l di urine e non in μg/g Creatinina, che dev'essere inferiore a 10, ovvero nel dosaggio di Cr urinario su campionamento eseguito a fine turno fine settimana lavorativa  che dev'essere < 25 μg/l. Oltre tutto, la pretesa di assegnare al Cr intraeritocitario la valenza di IBE per il Cr VI è del tutto arbitraria e priva di supporto di letteratura scientifica internazionale, in quanto gli IBE di cui ho appena detto è ben chiaro che per l'ACGIH sono relativi solo ed esclusivamente per i fumi di Cr VI solubili. Oltre tutto, la creatinina urinaria è funzione preponderante dello sforzo muscolare recente, oltre che direttamente proporzionale alla sudorazione (con il sudore si espellono acqua e sali sì, ma sali di sodio, potassio e cloruri e non i sali di cromo) e se dopo tanti anni si sono resi conto che non vanno espressi in μg/g Creatinina bensì in  μg/l magari un motivo ci sarà anche, non vi pare?
Io voglio pure capire che -essendo in lombardia- si sono fatti "consigliare" dalle diverse università e Istituti di ricerca, ma ... ma non è un buon motivo per fare affermazioni prive di qualunque fondamento scientifico internazionalmente validato: e le ricerche sul Cr intraeritrocitario di un gruppuscolo che ben conosco fatte dal 2000 a seguire l'unica valenza che hanno avuto è stata quella di far fare punteggio a determinati componenti  del gruppuscolo medesimo onde creargli ed assegnarli gli insegnamenti ad hoc, prima che fossero obbligati a valutare come punteggio accademico le sole pubblicazioni su riviste CI.  Il tutto per non dire che magari quegli stessi valori di Cr urinario, se espressi come si deve, sarebbero risultati allineati con i valori di riferimento della popolazione generale non professionalmente esposta, periodicamente aggiornati della SIVR. Ci tengo a chiarire che non ritengo responsabile di ciò la parte politica dell regione lombardia se non per la responsabilità nella scelta del comitato tecnico-scientifico, ma vivaddio si parla comunque di nomi "famosi": è a loro che va questa tirata di orecchie, se lo so io che sono nessuno hanno un preciso dovere etico, civile e socoale di saperlo anche loro.

Potrei quindi adesso slanciarmi in una discussione sulla presumibile sovrapponibilità alla popolazione non esposta per tenori "mediani" dell'esposizione presunta profesionale pari a 0,62 μg/mc rispetto ad un TLV di 50,00 (ci metto lo stesso numero di cifre post virgola così magari è più comprensibile...) ma questo richiederebbe ritornare alla differenza tra media e mediana, discussione che mi pare assolutamente ininfluente alla luce del fatto che i dati di cromuria sono espressi in unità non validabili come indici di esposizione biologica, e che dunque non farò.

In conclusione e condensando, come direbbe il mio amichetto ursinodolce: estykatzi.
Nofer
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SIC1945
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Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
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Nofer, che dire?
Lectio magistralis, come sempre.
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gibbo39
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Iscritto il: 29 apr 2008 17:37

Mi unisco al commento di SIC

:smt050
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gunners
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Iscritto il: 23 gen 2012 16:54
Località: Roma

Complimenti Nofer per le delucidazioni che puntualmente ci fornisci.
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PietroVa
Messaggi: 4
Iscritto il: 15 apr 2015 13:52

Sulla saldatura c'è davvero tantissimo su questo forum!
Non ho però trovato una risposta ad  una domanda che mi viene posta da un collega che segue una piccola officina, nella quale vengono fatti saltuariamente piccoli lavori di saldatura. Ovvero, mi chiede se è obbligatorio predisporre dell'apparecchiature per l'aspirazione. Chiedo scusa se dico castronerie ma nella mia attività professionale io seguo tutto un'altro settore, a me sembra assurdo che un'attività di quel tipo, oltre ai DPI idonei debba "rivoluzionare" a livello strutturale l'officina per inserire degli impianti di aspirazione.

Vostre riflessioni?

Grazie
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Morwa
Messaggi: 94
Iscritto il: 24 mag 2008 11:50

ho pochissimo tempo, scusate, carico gli allegati e scappo

ma mi interesserebbe sapere il parere di nofer sui recenti campionamenti che ho commissionato
in una officina saldatura acciaio inox
dove si è trovato il CrVI insolubile a valori elevati

PS il sospettato numero 1 è l'elettrodo
Allegati
SCHEDA SICUREZZA STARINOX-308L.pdf
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2015-04-RAPPORTI_LAB.pdf
(180.74 KiB) Scaricato 47 volte
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Ribadendo che il Cr VI a 300°C è ampiamente morto, e leggendo dai rapporti di prova che hanno misurato il tenore sulle polveri, anche io direi che c'è qualcosa di solido che spercia in giro.
La metodica utilizzata è piuttosto sensibile (cromatografia ionica, che io amo molto) ma la stessa OSHA ricorda che sono possibili interferenze per la presenza di Fe+2.
Ma si fanno solo saldature o anche carteggio? sono state segnate di preciso che operazioni si sono fatte in quegli orari  (sampling report di precisione, come dice l'osha)?
comunque, come dicevo quando anche io potevo giocare con gli strumenti, una rondine da sola non fa mai primavera.
Io ripeterei tutte e tre i monitoraggi, a pari attività s'intende, con particolare attenzione alla fase estrattiva con addizione di magnesio per evitare interferenze nella "solubilizzazione dell'insolubile". Se i dati  sono confermati (N.B. per me, anche 0,012 conferma senz'altro il pregresso 0,017 ma non lo 0,027) occorre capire sta polvere con il Cr VI da dove spercia fuori.
... un momento: per caso hanno anche galvanica da qualche parte o altre attività con acido cromico? perchè potrebbero portarsi dietro sulle suole delle scarpe la polvere delle ricadute degli schizzetti della galvanica, è successo.
Nofer
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Morwa
Messaggi: 94
Iscritto il: 24 mag 2008 11:50

[sono stato in trasferta due giorni, da qui il ritardo]

Lo 0,027 potrebbe venire perchè quando fanno brevi saldature sparse sugli impianti produttivi non hanno la aspirazione localizzata (non ci passa -  abbiamo comprato le maschere attive a sovrapressione vedi foto P.S. costano 740 euro cad. ).
Non mi risultano altre attività (galvaniche ecc).
Allegati
maschera_attive_saldatura.pdf
(87.52 KiB) Scaricato 65 volte
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