Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

Anarchim % errate nel rischio cumulativo

Questo Forum raccoglie tutte le discussioni relative all'igiene del lavoro, medicina del lavoro, microclima negli ambienti di lavoro, DPI, MMC, rischi chimici, biologici, cancerogeni, HACCP, ambiente, rifiuti, radiazioni, ecc...
Rispondi
Avatar utente
gibbo39
Messaggi: 1254
Iscritto il: 29 apr 2008 17:37

Ciao a tutti,
vi risulta che il foglio di excel dia qualche numero nella stima del rischio cumulato.

Ad esempio il mio Anachim 13 (me lo ha fatto ahimè notare un cliente) ... spesso prende discreti
svarioni... che ne so ad esempio:

PARZIALE          CUMULATO

   22.1                   22.1

   22.1                   [color=red]44.1[/color]

E così via in molti altri casi... (ovviamente il riferimento è al fatto che doveva esserci 44.2 in luogo del 44.1)

Nel caso in cui i prodotti gerarchizzati sono tanti... vi garantisco e balza agli occhi in modo abbastanza evidente
l'inesattezza...

Ma è dovuto ad una sorta di approssimazione che fa il foglio di calcolo?

O a cosa... altro?

Grazie a tutti

Gibbosky
Avatar utente
ursamaior
Messaggi: 4910
Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

Sì, è solo una faccenda di approssimazione delle cifre decimali ottenute nei calcoli.
Però sinceramente non so che cosa cambi sapere che il rischio cumulato è il 44,2% o il 46%.
Stiamo parlando di un algoritmo che, come tutti gli algoritmi, effettua una semplificazione talmente tanto rilevante del "mondo reale" che magari il problema fosse nell'ordine dei decimali.
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
Avatar utente
Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Infatti.
personalmente, io continuo a pensare che quello dell'INRS fosse/sia il migliore degli algoritmi possibili per la valutazione di RC, ma ciò non toglie che appunto sia un algoritmo.
In una recentissima applicazione pratica in cui l'ho usato, in una situazione specifica in cui - presso un unico reparto officina di un'azienda - erano in uso circa una decina di prodotti del tutto non classificati nè classificabili anche in quantità discrete, e 1 solo prodotto classificato H317, mi segnalava che comunque eravamo in "rischio giallo" per i NP, relativamente appunto al rischio cumulato.
E se ricordate quanto da me più volte specificato in passato, quando siamo davanti ad un pericolo di sensibilizzazione, anche solo per via cutanea, è concettualmente irricevibile l'espressione convenzionale di rischio irrilevante per la salute e basso per la sicurezza.
E mi sarebbe toccato specificare come attese le modalità d'uso operativo (= non contemporaneità di impiego nemmeno occasionalmente) il rischio era in ogni caso da intendersi quale non  irrilevante. Quindi, mi sarei dovuta slanciare nella descrizione puntualissima dello svolgimento delle mansioni per supportare questa evidenza logica: una noia ed una lungaggine che ho ritenuto improprie rispetto alla questione nel cui ambito mi muovevo.

Allora, in considerazione dell'evidenza che tutte le SdS acquisite erano recentissime (successive al luglio 2015), e visto che c'erano tutti glialtri reparti dove invece i rischi, già identificati da annissimi, erano oggettivamente monitorati analiticamente, e aggiungere le schede dell'algoritmo avrebbe solo aumentato il volume ma non il valore dell'elaborato, ho deciso di redigere la mia relazione valutativa per questo solo reparto in questi precisi termini:
L’esame preliminare eseguito ai sensi dei punti 5.1.2 e 5.1.3 della norma tecnica UNI  EN 689:1997 come descritti nel capitolo precedente ha evidenziato che per il Reparto Officina le mansioni comportano l’utilizzo di oli e grassi e sussistono condizioni di rischio irrilevante per la salute e basso per la sicurezza, tranne che per l’utilizzo dell’olio motore XYZ utilizzato per la manutenzione dei motori dei muletti e della pala caricatrice.  La scheda di sicurezza di questo unico olio evidenzia pericolo di irritazione e/ sensibilizzazione cutanea per contatto; le condizioni operative di routine escludono tuttavia la manipolazione diretta del prodotto, che viene immesso nei serbatoi/coppe dell’olio mediante appositi distributori muniti di apposito beccuccio, nei quali l’olio viene versato dal fusto metallico munito di idoneo rubinetto, ma la potenzialità sensibilizzante esclude di poterne dichiarare l’irrilevanza per la salute atteso che gli effetti dannosi sono indipendenti sia dalle quantità che dalla frequenza di utilizzo e nella fattispecie di contatto cutaneo, ma legati esclusivamente a suscettibilità individuali. In considerazione quindi delle modalità d’uso e della sporadicità delle operazioni che comportano l'impiego dell'unico prodotto classificato pericolosi, si ritiene che l’utilizzo dei DPI protettivi per la cute esposta a potenziale contatto sia sufficiente ad abbattere il rischio in parola.
Come vedete e sapete, non è che io sia pigra a scrivere  :smt002 , ma quando si è davanti all' utilizzo di moltissimi prodotti occorre innanzi tutto farsi un'idea precisa di dove sia o non sia un certo rischio derivante da un pericolo intrinseco, e dove no; e quindi in virtù di questo scegliere persino la forma di editazione migliore per spiegarlo nel modo più lineare e più facilmente accessibile a chiunque.
In sintesi: scrivete le vs. relazioni sempre pensando che potrebbero capitare in mano al solito magistrato inquirente che ha fatto il liceo classico prima di sbarcare a giurisprudenza e che quindi di robe chimiche non capisce nè è in grado di capire una beneamata mazza.
Il che vi tornerà utile anche perchè capiscano ad esempio gli RLS o i sindacati, che magari sono scolarizzati certamente meno del suddetto magistrato.
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Rispondi

Torna a “Igiene industriale, MdL, MMC, rischi chimici/bio/canc, ambiente, ...”