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La "nuova" valutazione del rischio incendio

Applicazione codice, valutazioni e pratiche VVFF, Titolo XI, ecc...
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birdofprey
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weareblind ha scritto: 30 nov 2022 07:52Ma allora torniamo pure alle condizioni delle fabbriche inglesi del 1800. Costa meno.
A questo DM io "contesto" 2 punti:

1) l'aver "forzato" l'uso di uno strumento nato per progettare (che ricordo nasceva come volontario...) all'interno di un documento il cui scopo è valutare.
2) l'aver "forzato" l'uso di uno strumento oggettivamente complesso a TUTTE le attività e non solo a quelle dove la criticità è davvero cogente.

Di fatto siam passati dal "ti metto a disposizione uno strumento a cui, se vuoi, puoi attingere nelle attività di progettazione antincendio complesse" a "qualsiasi attività lavorativa, persino se non soggetta, deve passare dal Codice"...
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weareblind
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Io al contrario non capisco come hanno fatto a fare una cosa così seria nel Paese delle banane.
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Bouc
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Mi intrometto per dire la mia sul DM, credo manchi un filtro per definire correttamente quando è necessario usare il Codice.
Alla fine è più una questione di sedere, una lotteria. Se c'è qualcuno che si è sbattuto a fare RTV per la tua attività ti va di lusso, altrimenti cazzi tuoi e preparati a sborsare quattrini e, probabilmente, tanti. Bah , come criterio mi sembra un po' approssimativo, tenendo conto che tra una RTV ed un progetto da zero con codice c'è una bella differenza se ci si rapporta a media e piccola impresa.

E'poi rimane l'enorme sproporzione nella gestione dei rischi. Perchè l'incendio è speciale? Di cosa si muore di più in Italia? Quali sono le malattie professionali più diffuse?

All'incendio viene sempre data un'attenzione speciale, le aziende sono obbligate ad investire molto (moltomolto) più tempo e denaro nella gestione di un possibile incendio che, chessò, nella progettazione della movimentazione dei carichi.
Io lo trovo assurdo.

Nei miei sogni allora ci sono RTV e obbligo di presentazione progetto ad AST per tutte le attività che prevedo la movimentazione di carichi superiori a 6kg, la pesentazione di progetto per tutte le lavorazioni in altezza (con attesa di approvazione dell'ente) ed una relazione da presentare e tenere aggiornata ogni 5 anni per le attività metalmeccaniche.
Invece li si fa il DVR e si mette nel casseto.
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birdofprey
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Bouc ha scritto: 01 dic 2022 14:14E' poi rimane l'enorme sproporzione nella gestione dei rischi.
Hai colto il punto.

Il caso "peggiore" sono le (tante) attività industriali, non soggette, che non rientrano nella "definizione" di rischio basso.

Se l'obiettivo che tutti ci poniamo è quello di abbattere infortuni e malattie professionali, io mi interrogo su quanto un onere "sproporzionato" in termini di antincendio (in contesti in cui le statistiche ci dicono che non servirebbe) non sottragga risorse ed attenzione ad altre dinamiche... dove invece...

E la domanda (critica) che mi pongo è quanto su questi DM abbia pesato una reale esigenza per contrastare un fenomeno (che a me non sembra così grave) piuttosto che una necessità di "spingere" uno strumento che (a dispetto della grande pubblicità) non era stato volontariamente adottato praticamente da nessun professionista o quasi...
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weareblind
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Dal novembre 2019, cioè 3 anni pieni, è obbligatorio per i progetti di attività soggette non normate. Altro che nessuno lo usa
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birdofprey
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weareblind ha scritto: 01 dic 2022 20:31 Dal novembre 2019, cioè 3 anni pieni, è obbligatorio per i progetti di attività soggette non normate. Altro che nessuno lo usa
Il Codice nasce nel 2015 come strumento, ad adozione volontaria, di supporto alla progettazione antincendio... e per 4 anni, nessuno se lo fila...

Nel 2019 viene imposto obbligatorio nella progettazione di attività soggette non normate... e fin qui ci posso anche stare perché ste benedette attività non normate ognuno le progettava un pò a caso e comunque si tratta di attività in cui è presente una certa criticità che è giusto valutare in modo un pò più rigoroso... e ci sta anche che se uno vuol fare un qualcosa critico da quel punto di vista, paghi un professionista specialista in materia...

Purtroppo però in Italia in ogni cosa si parte "con ragionevolezza" e poi si finisce per "farla fuori dal vaso"... ed i DM 2021 a mio modesto parere mancano il vaso di parecchi metri... perché, in un modo o in un altro, si va verso l'imposizione del Codice a qualsiasi attività e personalmente lo trovo un obbligo assolutamente sproporzionato...

Comunque... le cose ormai stanno così... quindi cerchiamo di capire come fare ste VR antincendio alla luce di questa novità...
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weareblind
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Quello che a me sembra irragionevole e avere mantenuto così a lungo un decreto del 1998 per attività non normate il quale permetteva di tirare la camicia da qualsiasi lato e giustificare le giustificabile e averci messo così tanto ad arrivare ad uno strumento serio come il codice, per quanto mi riguarda Perfetto così, finalmente abbiamo uno strumento serio.
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birdofprey
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weareblind ha scritto: 02 dic 2022 18:12avere mantenuto così a lungo un decreto del 1998 per attività non normate
Su questo ti do ragione.

Però come è che poi siamo finiti ad imporre il Codice a TUTTI i luoghi di lavoro ?

Perché la strada è palesemente questa... si, oggi si dice... "se non tu non muti nulla vale la VR passata"... "se sei a rischio basso c'è il minicodice (pare il nome di un gelato degli anni '90)"... ma scommettiamo che da qui a 5 anni stringeranno il cappio pure per queste situazioni ?

E comunque già oggi tutte la attività non soggette in cui non puoi scrivere in VR "rischio basso" (perché magari hanno qualche fusto di olio in un capanno nel piazzale in mezzo al nulla o un serbatoietto di gasolio in aperta campagna) se lo prendono in quel posto...
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weareblind
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Di nuovo, non è così.
Intanto io non so cosa accadrà in futuro.
Per il serbatoietto, hai una RTV. E comunque non ti fa scattare solo lui verso il Codice.
A me pare semplicemente che questo scatto di serietà bella prevenzione incendi non sia desiderato perché era comodo scrivere due cavolate nel DVR generale e dire "abbiamo la VRI".
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birdofprey
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weareblind ha scritto: 03 dic 2022 08:06A me pare semplicemente che questo scatto di serietà bella prevenzione incendi non sia desiderato perché era comodo scrivere due cavolate nel DVR generale e dire "abbiamo la VRI".

Per decine e decine di codici ATECO, gli infortuni legati alla tematica "antincendio" sono, per frequenza e magnitudo, risibili. Perché far pesare a queste attività l'adempimento VRI in modo così sproporzionato ?

Cui prodest ? Forse a "qualcuno" che aveva speso tanto, in termini di immagine e soldi pubblici, in uno strumento verso cui i professionisti si erano invece posti con marcata freddezza... allora "visto che non hai abbracciato volentieri il tuo bene, io te lo impongo"... mmm... ho un senso di deju-vu :smt003
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