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Riammissione al lavoro per contatti stretti

Titoli IX e X, visite mediche, malattie professionali, ecc...
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ursamaior
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Non ne ho sentito parlare altrove, per cui parliamone qui.
La circolare MinSal 36254 del 11 agosto 2021 ha cambiato le tempistiche per l'uscita da quarantena e isolamento.

La Tabella 1 della circolare cambia le tempistiche della durata della quarantena a seconda che si sia completamente vaccinati da almeno 14 gg o non si sia vaccinati o non si abbia completato il ciclo vaccinale.
La Tabella 2 (meno problematica) fa anche lei qualche cambiamento alla durata dell'isolamento rispetto al passato ma non si fanno distinzioni basate sul ciclo vaccinale.
Per chi si fosse svegliato dal coma solo ora, ricordo che la quarantena è quella roba che devi fare se sei contatto stretto di un positivo Covid-19 e l'isolamento è quella roba che devi fare se sei proprio tu il positivo COVID-19.

Il problema è che, nel caso di un lavoratore costretto alla quarantena, il datore di lavoro non può sapere in quale casistica rientra tra quelle della tabella 1 perché non può chiedere - nemmeno tramite il MC - se il lavoratore è vaccinato, con quante dosi o non lo è per nulla.
E allora, come fa a riammettere il lavoratore al lavoro?
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miril
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Ritengo che, almeno per quanto concerne i luoghi di lavoro, il riferimento sia ancora la Circolare del 12 aprile 2021 n. 5217 e che la Circolare nuova si riferisca solo alla riammissione in comunità, come era successo per la precedente Circolare di Ottobre 2020 contro il Protocollo d'intesa.
Scatterà ora il solito problema dei giorni di assenza dal lavoro a causa della discrepanza delle norme. Un medico competente mi disse che esistono i codici per gestire questi periodi, ma qui mi fermo perchè sono del tutto ignorante in materia.
Miril The Imp
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ursamaior
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No, perché nella circolare 36254 è espressamente scritto che le indicazioni della circolare MinSal n. 15127 del 12/04/2021 sono valide solo per la riammissione in servizio dopo assenza per malattia COVID-19 correlata e dunque per rientrare dopo l'isolamento, non la quarantena
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miril
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Ho letto ma io l'ho interpretata come un richiamo a qualsiasi forma di assenza per malattia anche da quarantena (che, se non erro, viene comunque inquadrata come malattia nell'impossibilità di smart working). Errore mio
Miril The Imp
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ursamaior
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Ci mancherebbe, si può anche non essere letterali nell’interpretazione, ma a rafforzare il mio dubbio c’è il fatto che quella scarna indicazione di rifarsi alla precedente circolare è inserita proprio ne paragrafo dell’isolamento.
E le novità riguardano soprattutto la quarantena (per la quale i previgenti 10 gg sarebbero penalizzanti per il vaccinato completo o l’azienda ora che l’INPS non indennizza più il periodo come malattia)
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miril
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Ho posto la domanda a info.sicuri@regione.piemonte.it. Ecco la risposta:
"La Circolare 36254 dell'11 agosto 2021 ha come oggetto "Aggiornamento sulle misure di quarantena e di isolamento raccomandate alla luce della circolazione delle nuove varianti SARS-CoV-2 in Italia ed in particolare della diffusione della variante Delta (lignaggio B.1.617.2)". Tale circolare indica le misure da intraprendere per il rientro "in comunità".

La Circolare del Ministero della Salute n. 15127 del 12/04/2021 “Indicazioni per la riammissione in servizio dei lavoratori dopo assenza per malattia Covid-19 correlata” è invece specifica per la riammissione al lavoro quindi, si ritiene che, nel caso in questione, vada applicata quest'ultima.

Tuttavia, si invita a sentire sulla questione anche il servizio SISP dell'ASL competente per territorio."
Miril The Imp
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ursamaior
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Beh certo, facile per loro sciogliere la prognosi così... :smt003
Quindi, ora che il 60% della popolazione è vaccinata con doppia dose e potrebbe rientrare al lavoro dopo 7 gg, questi lo trattano come se appartenesse al restante 40% e non lo fanno andare al lavoro per almeno 10 gg.
Ma se la stessa persona deve andare al ristorante, al cinema o in palestra è libero di uscire di casa dopo 7 gg.
Direi che a livello economico non fa una piega...
E, in tutto questo, non essendo più indennizzabile come malattia, il costo è a carico dell'azienda o del lavoratore.

P.S.
Grazie per questa richiesta di parere.
Diciamo anche che la Regione Piemonte (con tutto il rispetto) non è che abbia proprio brillato in capacità interpretativa quando si è trattato di capire se la mensa aziendale fosse soggetta o meno a obbligo di esibizione del green pass... :smt044
Come si dice in questi casi: un supplemento di indagine è doveroso
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