Guarda, sono d'accordo con te, io me ne sono interessato giusto in minima parte, ma in relazione a quel 10% di me che si occupa di gestione del personale...ma poi stopAlemagro ha scritto: ↑20 ott 2021 16:23 Sono una persona(/RSPP/responsabile del controllo GP) malvagia se decido che tutta questa fuffa abbia poco o nulla a che fare con la sicurezza sul lavoro e affini?
Penso che farò il minimo sindacale richiesto dalla norma senza ulteriori voli pindarici, per dedicare il mio tempo e i miei sforzi a cose serie... Poi chi vuole me ne chiederà conto se e quando i potentissimi organi di vigilanza appena potenziati stile MATRIX, verranno a farmi visita in ditta.
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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GP come obbligo in azienda
Ma solo a me sembra un barbatrucco per estendere la durata effettiva del Green Pass da tampone?dedalo ha scritto: ↑20 ott 2021 14:55 Ciao a tutti, purtroppo mi tocca ritornare sull'argomento...è un po' sconfortante occuparsi del nulla e interpretazioni di cavilli del nulla ma mi tocca...
Secondo voi come si conciliano le seguenti affermazioni?
DL 21 settembre n. 127 e FAQ PUNTO 1
I datori di lavoro definiscono le modalità operative per l'organizzazione delle verifiche, anche a campione, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell'accesso ai luoghi di lavoro, e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell'accertamento delle violazioni degli obblighi
FAQ PUNTO 12:
Il green pass deve essere valido nel momento in cui il lavoratore effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio e può scadere durante l’orario di lavoro, senza la necessità di allontanamento del suo possessore
Cioè: datore di lavoro che organizza i controlli a campione durante l'arco della giornata lavorativa (il decreto lo permette) si ritrova green pass negativo, come fa a sapere che è un tampone scaduto durante la giornata? può richiedere di vedere data e ora di rilascio green pass?
Grazie
Io non penso che sia fuffa, ma certamente ha poco a che vedere con la sicurezza sul lavoro
Quindi mi sono limitato a dire alle aziende quello che potevano e non potevano fare e basta.
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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Lo ritengo un ragionamento (presumibilmente) viziato da profondi bias.
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Tanto per dirne una... tu non hai il dubbio che la flessione dei numeri sia stata concomitante con una stagione che, per clima ed abitudini sociali, è storicamente "sfavorevole" ai virus a diffusione respiratoria ?
Sarebbe una estensione valida solo per la permanenza nell'ambiente di lavoro. Personalmente non lo trovo un barbatrucco, il requisito richiesto è relativo all'accesso ai luoghi di lavoro, qualsiasi "faq" diversa da questa, nei contenuti, non sarebbe in linea con la norma. Personalmente trovo che il GP rappresenti una forte leva per incentivare al vaccino pure quella frangia di popolazione ancora contraria allo stesso, più che uno efficace sistema di prevenzione, ma al di là di questo, ritengo avrebbe poco senso legare la permanenza nell'ambiente di lavoro alla durata/validità del GP. Una volta avuto l'accesso ai luoghi di lavoro, in questi dovrebbero esserci protocolli ad hoc, non è possibile pensare che un lavoratore non costituisca "pericolo" finché il GP è valido, e lo diventi nell'esatto momento in cui il GP scade.Pabl0 ha scritto: ↑20 ott 2021 18:04Ma solo a me sembra un barbatrucco per estendere la durata effettiva del Green Pass da tampone?dedalo ha scritto: ↑20 ott 2021 14:55 Ciao a tutti, purtroppo mi tocca ritornare sull'argomento...è un po' sconfortante occuparsi del nulla e interpretazioni di cavilli del nulla ma mi tocca...
Secondo voi come si conciliano le seguenti affermazioni?
DL 21 settembre n. 127 e FAQ PUNTO 1
I datori di lavoro definiscono le modalità operative per l'organizzazione delle verifiche, anche a campione, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell'accesso ai luoghi di lavoro, e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell'accertamento delle violazioni degli obblighi
FAQ PUNTO 12:
Il green pass deve essere valido nel momento in cui il lavoratore effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio e può scadere durante l’orario di lavoro, senza la necessità di allontanamento del suo possessore
Cioè: datore di lavoro che organizza i controlli a campione durante l'arco della giornata lavorativa (il decreto lo permette) si ritrova green pass negativo, come fa a sapere che è un tampone scaduto durante la giornata? può richiedere di vedere data e ora di rilascio green pass?
Grazie
Potresti esplicare maggiormente questa parte?birdofprey ha scritto: ↑21 ott 2021 20:54 Tanto per dirne una... tu non hai il dubbio che la flessione dei numeri sia stata concomitante con una stagione che, per clima ed abitudini sociali, è storicamente "sfavorevole" ai virus a diffusione respiratoria ?
- birdofprey
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Il Covid è un "virus respiratorio".
E' palese che in una stagione dominata da elevate temperature, da raggi solari intensi e persistenti, da scuole chiuse e da stili di vita che privilegiano lo stare all'aria aperta, la diffusione del contagio si attenui fortemente. E' ciò che è già accaduto nell'estate 2020 in cui, in assenza di vaccini ed in assenza di restrizioni, abbiamo assistito quasi alla scomparsa dei casi.
Il medesimo trend si sta ripetendo anche quest'anno. Con la differenza di numeri in termini assoluti più alti, che io imputerei alla maggiore propensione al contagio delle varianti attualmente in circolazione.
Queste mie convinzioni sono rafforzate dal fatto che, ove si sono attuate le medesime strategie ma dove il clima è diverso, si è già assistito a picchi esattamente uguali al passato. L'impressione che ho è quella di un virus ad andamento sinusoidale, con queste onde che si alternano regolari nel tempo senza essere significativamente influenzate dalle nostre soluzioni. Siamo noi (la politica) a voler appioppare il significato a queste curve...
Al di là della questione stagionalità, che in larga parte ci sta, se così fosse, ad oggi dovremmo stare nella stessa situazione dello scorso anno, la bella stagione è passata da un po', le scuole son riaperte, ci sono anche meno restrizioni rispetto allo scorso anno (e soprattutto non ne sono previste per le prossime settimane, mentre lo scorso anno eravamo soggetti a coprifuoco e limitazioni). Però confrontando i dati su ricoverati e presenti in terapia intensiva, tra 22/10/2020 e 22/10/2021 c'è una grande differenza, molto grandebirdofprey ha scritto: ↑23 ott 2021 09:31Il Covid è un "virus respiratorio".
E' palese che in una stagione dominata da elevate temperature, da raggi solari intensi e persistenti, da scuole chiuse e da stili di vita che privilegiano lo stare all'aria aperta, la diffusione del contagio si attenui fortemente. E' ciò che è già accaduto nell'estate 2020 in cui, in assenza di vaccini ed in assenza di restrizioni, abbiamo assistito quasi alla scomparsa dei casi.
Il medesimo trend si sta ripetendo anche quest'anno. Con la differenza di numeri in termini assoluti più alti, che io imputerei alla maggiore propensione al contagio delle varianti attualmente in circolazione.
Queste mie convinzioni sono rafforzate dal fatto che, ove si sono attuate le medesime strategie ma dove il clima è diverso, si è già assistito a picchi esattamente uguali al passato. L'impressione che ho è quella di un virus ad andamento sinusoidale, con queste onde che si alternano regolari nel tempo senza essere significativamente influenzate dalle nostre soluzioni. Siamo noi (la politica) a voler appioppare il significato a queste curve...