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CARRELLISTA SORDOMUTO

Disposizioni generali, ruoli prevenzionali, documenti, sanzioni, stress LC ecc...
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weareblind
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Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Scusa, ogni lavoratore porta con sé un dispositivo che crea una mappa, il carrello da solo rileva le distanze e auto riduce velocità dello stesso?
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miril
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Iscritto il: 09 apr 2008 21:34
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Ho scritto malissimo... perchè ho unito due discorsi che avevo in testa.

In questa azienda che ho auditato, se devi uscire dagli uffici, ti danno un dispositivo passivo da tenere in tasca. Questo dispositivo viene rilevato da antenne sul carrello che ne rilevano la distanza e, automaticamente, riducono o arrestano il moto del carrello in base alle distanze da questi dispositivi.

L'altro sistema, visto in progetto presentato ad un cliente, prevede l'installazione di dispositivi passivi sia sugli indumenti che sui carrelli. In questo modo, il carrellista ha una mappa con al sua posizione e la posizione delle persone. Questo lo avrebbero usato (non so se poi il cliente ha accettato il progetto) anche per verificare la posizione delle persone in caso di malore (collegato ad un sistema uomo a terra), i percorsi dei mezzi e delle persone ai fini delle valutazioni lean ecc.
Miril The Imp
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weareblind
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Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Io lo troverei interessante, ma temo che tracciare la tua posizione secondo per secondo comporterebbe problemi di privacy.
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miril
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Iscritto il: 09 apr 2008 21:34
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In quel caso era previsto un accordo sindacale presso l'ispettorato. Ma non so neanche se poi era andato in porto.

La prima soluzione invece era attiva e non traccia la posizione.
Miril The Imp
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Stilo
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Iscritto il: 07 ott 2004 12:06
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In questa azienda che ho auditato :smt012
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miril
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Iscritto il: 09 apr 2008 21:34
Località: Torino

Stilo ha scritto: 09 gen 2023 11:57 In questa azienda che ho auditato :smt012
Meglio "verificato", vero?
Miril The Imp
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manfro
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Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
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:smt003 Stilo non perdona gringo! :smt037
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Whats
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Iscritto il: 14 ott 2023 20:14
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Il sordo totale non può operare con il carrello. Come al solito applico un minimo di buonsenso: nei corsi da carrellisti una delle prime cose che si insegnano è di segnalare la propria presenza/arrivo con il segnalatore acustico, dato che i percorsi negli ambienti di lavoro non hanno quasi mai gli spazi necessari per poter applicare le norma della circolazione su strada (e qui la risposta al "perché la macchina si è il carrello no").
Ovviamente l'RSPP potrebbe verificare che sussistono particolari condizioni di sicurezza date dalla tipologia dei carrelli e dei percorsi nonché dalla organizzazione del lavoro che nonostante quanto sopra permettono al dipendente sordo di guidare un carrello, ma non ho mai visto magazzini dove non ci fossero curve cieche, o promiscuità tra più carrelli, transpallets e operatori a piedi.
N.B. tutte le idee di dotare il carrello di ausili speciali sono da prendere con le pinze, i carrelli non possono essere manomessi!
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