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Procedure di addestramento

Artt. 36, 37, 73, 77, Accordi Stato Regioni, ecc...
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birdofprey
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“L’addestramento consiste nella prova pratica, per l’uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale; l’addestramento consiste, inoltre, nell’esercitazione applicata, per le procedure di lavoro in sicurezza. Gli interventi di addestramento effettuati devono essere tracciati in apposito registro anche informatizzato”

Alla luce di questa nuova chicca "omnicomprensiva", operativamente come pensate si possa procedere ?

Anzitutto in tale intervento devono rientrare tutti i dipendenti o solo i giovani ed i nuovi assunti ? Rientrano in tale obbligo anche i dipendenti in forza da tipo 10 anni e quindi con esperienza ? Se, si. Chi può fare l'addestratore ? Infine, in una attività complessa con mansioni estremamente variegate e differenti, come si può strutturare un simile percorso che includa "tutto" ?
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weareblind
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Tutto come prima.
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birdofprey
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weareblind ha scritto: 14 gen 2022 20:33 Tutto come prima.
beh no...

Sinora credo che una formazione standard ai sensi articolo 37 + una "corposa" informazione/formazione ai sensi articolo 36 + una eventuale formazione extra solo per le sole attrezzature complesse abbia offerto una copertura ragionevole. Eventualmente un "affiancamento" del dipendente giovane ed appena arrivato ad un dipendente esperto. Operando così, non ho mai avuto "problemi".

In questo upgrade della norma il legislatore ha calcato la mano... mi parla esplicitamente di esercitazioni e di prove pratiche... e mi dice che ciò è esteso a "tutto il mondo" di casi e configurazioni possibili in azienda... per come è scritta la norma deve esistere l'esercitazione e la prova pratica anche per piantare un chiodo col martello, per indossare la scarpa di sicurezza o per accendere il condizionatore...
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Delale
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Concordo con Weareblind, la nuova norma ha esplicitato ció che già prima richiedeva, dandogli una certa formalità. Tali obblighi li si aveva anche prima, non ci era chiesto di darne evidenza in questa forma (registrare gli atti di addestramento), ecc...ma nella sostanza non ci dice molto di più, non dando indicazioni su contenuti, tempistiche ecc...(anche perché la vedo dura).

Magari è l'occasione per mettere un po' di ordine e cercare di integrare meglio la formazione nel processo produttivo anziché considerarla come qualcosa a se (anche se, ovviamente, nulla vieta ai soliti di trasformarlo in un mero adempimento formal-cartaceo con modulistica precompilata).
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birdofprey
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Delale ha scritto: 15 gen 2022 08:50 la nuova norma ha esplicitato ció che già prima richiedeva, dandogli una certa formalità. Tali obblighi li si aveva anche prima, non ci era chiesto di darne evidenza in questa forma (registrare gli atti di addestramento), ecc...ma nella sostanza non ci dice molto di più, non dando indicazioni su contenuti, tempistiche ecc...(anche perché la vedo dura).
Appunto.

Da un lato il legislatore ha scelto di generare un "nuovo mondo" partendo da un qualcosa che, sinora, probabilmente non a caso, era rimasto lì un pò tra le righe... dall'altro, probabilmente non a caso, ha scelto di non addentrarsi in alcuna delucidazione di carattere operativo...

Purtroppo a me sembra il classico comma che fino a che "tutto va bene" nessuno tira fuori... ma che, in caso di eventi seri, diventa l'ennesima arma con cui poter ascrivere circostanze aggravanti...

E la mia domanda permane. Che possiamo inventarci (dentro una realtà complessa) per gestire questo adempimento in questa nuova forma ?
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Delale
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Cosa possiamo inventarci dipende dalla realtà e cosa si intende per complessa. Personalmente parlando si farà come si è fatto fino ad ora per le realtà che seguo.

In sintesi:
un lavoratore va associato alla relativa mansione, di base, e se il mansionario è predisposto correttamente non dovrebbe essere difficile fare il quadro delle attrezzature normalmente utilizzate dallo stesso. È questo a mio parere il punto di partenza.

Ci sono poi attrezzature particolari non riconducibili genericamente ad una mansione? Si vede chi è affetto al loro utilizzo.

Per i nuovi è semplice: addestramento che verrà verbalizzato/registrato associandolo al percorso della singola figura.

Per i vecchi: analisi della situazione attuale (conoscenza dell'attrezzatura, valutazione delle modalità di utilizzo) e scelta di integrazione o formalizzazione dell'addestramento in funzione di quanto si ritiene necessario.
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Geko
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Gentili colleghi,
sto tentando di dare una "traccia" (generale) da seguire per gli "addestratori" che possa essere di utilità a non dimenticare le attività necessarie per un corretto addestramento.

Mi rendo conto che non sia affatto facile (tantomeno spiegare bene cosa intendo), ma provo a "buttarla lì" se qualcuno di Voi vorrà trarne ispirazione ed apportare le proprie esperienze e professionalita'.
Tra parentesi quadre [] indico miei esempi e/o osservazioni

Traccia di Programma Addestramento:
1 - Presentazione e presa visione dell’oggetto dell’addestramento [Macchina, attrezzatura, DPI, Procedura di lavoro, ecc.]
2 - Illustrazione di: requisiti di sicurezza / pericoli / rischi / divieti di utilizzo [ove applicabili allo specifico oggetto dell'addestramento]
3 - Visione del Manuale di Uso e Manutenzione ed Istruzioni Operative [ove applicabili allo specifico oggetto dell'addestramento]
4 - Modalità di esecuzione/utilizzo corretto ed in sicurezza
5 - Controlli prima, durante e dopo l’utilizzo – riconoscimento e gestione anomalie [ove applicabili allo specifico oggetto dell'addestramento]
6 - Manutenzione / pulizia / stoccaggio / smaltimento [ove applicabili allo specifico oggetto dell'addestramento]
7 - Dimostrazione pratica di corretta esecuzione delle operazioni
8 - Prove pratiche ed esercitazioni applicate, per la verifica della corretta comprensione ed esecuzione delle operazioni (utilizzo, indosso, ecc)

Ringrazio fin d'ora chi vorrà partecipare.
Geko - Torino
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birdofprey
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Geko ha scritto: 14 feb 2022 15:34 Ringrazio fin d'ora chi vorrà partecipare.
Prima di ragionare sui "contenuti"...

Giusto per fare un esempio. Officina meccanica artigianale composta da 4 persone. Un saldatore che fa solo quello da una vita. Un tornitore che fa solo quello da una vita. Un mulettista che fa solo quello da una vita (ed ha già fatto il corso). Un addetto alle macchine a controllo numerico che conosce a fondo gli specifici macchinari con cui lavora da una vita.

Chi addestra chi ?

Il consulente/RSPP esterno ha le competenze di saldatore, tornitore, mulettista e per specifiche macchine a controllo numerico ? Magari in vita sua non ha mai saldato neppure 2 pezzetti di ferro. Ricordo che addestrare ad una mansione non significa spiegare il pulsante di emergenza, l'interblocco o le misure di prevenzione e protezione base, bensì istruire ad eseguire operativamente un lavoro. Chi addestra deve eseguire un lavoro e spiegare COME si fa...

A questo punto il buon senso suggerirebbe... individua del personale esperto ed affiancagli quello meno esperto... purtroppo ho la netta sensazione che la ASP di turno non gradirebbe la figura contemporanea dell'addestratore/da addestrare...
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Geko
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birdofprey ha scritto: 14 feb 2022 18:30 Prima di ragionare sui "contenuti"...

Giusto per fare un esempio. Officina meccanica artigianale composta da 4 persone. Un saldatore che fa solo quello da una vita. Un tornitore che fa solo quello da una vita. Un mulettista che fa solo quello da una vita (ed ha già fatto il corso). Un addetto alle macchine a controllo numerico che conosce a fondo gli specifici macchinari con cui lavora da una vita.
Dal mio punto di vista, nello specifico caso, dato che hai delle "evidenze" circa l'esperienza dei lavorartori, se nonravvisi delle non conformtà nei comportamenti, non farei nessun addestramento "postumo" tento per dire che "ho fatto l'addestramento" (spero di essermi spiegato)
birdofprey ha scritto: 14 feb 2022 18:30 Chi addestra chi ?

Il consulente/RSPP esterno ha le competenze di saldatore, tornitore, mulettista e per specifiche macchine a controllo numerico ? Magari in vita sua non ha mai saldato neppure 2 pezzetti di ferro. Ricordo che addestrare ad una mansione non significa spiegare il pulsante di emergenza, l'interblocco o le misure di prevenzione e protezione base, bensì istruire ad eseguire operativamente un lavoro. Chi addestra deve eseguire un lavoro e spiegare COME si fa...

A questo punto il buon senso suggerirebbe... individua del personale esperto ed affiancagli quello meno esperto... purtroppo ho la netta sensazione che la ASP di turno non gradirebbe la figura contemporanea dell'addestratore/da addestrare...
Temo di non aver compreso la risposta... o di non essermi spiegato adeguatamente nella mia domanda...

La mia era una "traccia" da fornire per gli "addestratori" (definiti come da D.Lgs.81/2008 in combinato tra i diversi articoli): non intendevo che il consulente/RSPP fosse l'addestratore. (era questo il malinteso?)

Grazie
Geko - Torino
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birdofprey
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Geko ha scritto: 15 feb 2022 10:05dato che hai delle "evidenze" circa l'esperienza dei lavorartori
Purtroppo sappiamo bene quanto la difesa "è un lavoratore esperto... è adibito a quella mansione da 20 anni..." risulti priva di consistenza in un'aula di tribunale o semplicemente nel corso di una ispezione da parte di un OdV.

Purtroppo, anche in questo caso, la legge non ha introdotto una qualche forma di distinzione in base all'esperienza pregressa documentabile, e quindi non solo TUTTI devono risultare addestrati (e devono esserci fior di verbalini che lo dimostrino) ma se io all'interno dell'azienda ho un operaio esperto in qualcosa non posso usarlo come addestratore di quel qualcosa (almeno fintanto che lui non abbia a sua volta ricevuto l'addestramento... non si sa da chi).

E' un cortocircuito da cui non si esce e che è reso ancor più problematico dall'estrema generalizzazione a cui la nuova norma estende tale momento.

Prima di di arrivare ai contenuti, io credo sia questo il nodo da sciogliere... da cui dipendono anche i contenuti...
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