Ciao a tutti,
apro un thread perché non sono riuscito a trovare niente a proposito, ma forse ho sbagliato chiave di ricerca.
Il mio dubbio è questo:
in un laboratorio chimico arrivano N prodotti annui, più o meno della stessa tipologia, accompagnati dalle loro SDS.
Ai sensi della normativa, visto che più o meno sono sempre gli stessi prodotti o tipologie, il documento di rischio del laboratorio dovrebbe contemplare rischi per la salute, oltre che per la sicurezza, sia in fase acuta che con un utilizzo prolungato nel tempo.
Ora, il mio dubbio è questo: bisogna archiviare le SDS dei campioni, comprese le varie revisioni? Se si, dove posso trovare riferimenti normativi o "buone pratiche"?
Thanx!
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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gestione delle schede di sicurezza
In teoria, le SdS facendo parte della documentazione da esaminare per procedere alla valutazione del RC potrebbero essere addiruttra allegate al documento di riferimento: ma ovviamente non ci pensiamo proprio, credo nessuno di noi: a volte, parliamo di 3-4 raccoglitori pieni di SdS.
Tanto premesso, assodato che ognuno si fa l'archivio che gli pare e come gli pare, ci si può organizzare ad avere un unico archivio di tutte le SdS ordinate alfabeticamente per produttore ed all'interno di ciascun produttore per nome del prodotto (ma questo significa che uno poi si deve ricordare praticamente a memoria chi sia la casa... ) oppure semplicemente per nome commerciale del prodotto, mettendo nello stesso folder, se ci entrano, tutte le varie revisioni in ordine cronologico, di solito quella valida si mette sopra a tutto.
Oppure si può scegliere di suddividere l'archivio in sezioni ciascuna delle quali dedicate ad un reparto aziendale... Insomma, massima libertà: purchè ci siano e siano tenute aggiornate e risultino consultabili da chiunque inn caso di emergenza. Buona regola è anche farne tenere copia nelle immediate prossimità di dove viene utilizzato/manipolato/stoccato l'agente chimico in parola, sai mai vada uno schizzo in faccia o si sversi qualcosa: anche se il personale dovrebbe anche essere stato formato su quali comportamenti tenere in queste occasioni , ma capita che uno sia stato assente, o disattento, o abbia avuto un docente del piffero, o uno che nel programma ha dimenticato di inserire queste quisquilie...
Tanto premesso, assodato che ognuno si fa l'archivio che gli pare e come gli pare, ci si può organizzare ad avere un unico archivio di tutte le SdS ordinate alfabeticamente per produttore ed all'interno di ciascun produttore per nome del prodotto (ma questo significa che uno poi si deve ricordare praticamente a memoria chi sia la casa... ) oppure semplicemente per nome commerciale del prodotto, mettendo nello stesso folder, se ci entrano, tutte le varie revisioni in ordine cronologico, di solito quella valida si mette sopra a tutto.
Oppure si può scegliere di suddividere l'archivio in sezioni ciascuna delle quali dedicate ad un reparto aziendale... Insomma, massima libertà: purchè ci siano e siano tenute aggiornate e risultino consultabili da chiunque inn caso di emergenza. Buona regola è anche farne tenere copia nelle immediate prossimità di dove viene utilizzato/manipolato/stoccato l'agente chimico in parola, sai mai vada uno schizzo in faccia o si sversi qualcosa: anche se il personale dovrebbe anche essere stato formato su quali comportamenti tenere in queste occasioni , ma capita che uno sia stato assente, o disattento, o abbia avuto un docente del piffero, o uno che nel programma ha dimenticato di inserire queste quisquilie...
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Segnalo la pubblicazione, da parte di Regione Lombardia, delle FAQ sui controlli relativi all'applicazione dei Regolamenti REACH e CLP.
http://www.sanita.regione.lombardia.it/ ... AQ_1_0.pdf
Grazie, come sempre, a SIC1945 per i suoi preziosi aggiornamenti.
Cordiali saluti e buon weekend a tutti!
Mod
http://www.sanita.regione.lombardia.it/ ... AQ_1_0.pdf
Grazie, come sempre, a SIC1945 per i suoi preziosi aggiornamenti.
Cordiali saluti e buon weekend a tutti!
Mod
![saluto :smt039](./images/smilies/039.gif)
Scansionarle no?
Magari archiviandole sul database del server concedendo i permessi a chiunque di accedere a quella cartella.
La cui cartella potrebbe poi essere copiata sul cloud permettendo a chiunque in qualsiasi luogo si trovi di poter accedere anche con lo smartphone o con l'iphone.
Perchè archiviare carta su carta?
Quant'è il limite di stoccaggio della carta da cui scatta l'obbligo del CPI?
Ora non lo ricordo.
Ciaaa
Bond
Magari archiviandole sul database del server concedendo i permessi a chiunque di accedere a quella cartella.
La cui cartella potrebbe poi essere copiata sul cloud permettendo a chiunque in qualsiasi luogo si trovi di poter accedere anche con lo smartphone o con l'iphone.
Perchè archiviare carta su carta?
Quant'è il limite di stoccaggio della carta da cui scatta l'obbligo del CPI?
Ora non lo ricordo.
Ciaaa
Bond
Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si brucino le dita.
Indice affidabilità: ° (è un asteroide, non una stella)
Indice affidabilità: ° (è un asteroide, non una stella)
Purtroppo, poiché si tratta di controlli amministrativi (e per lo più con finalità tributaria), tutto il "fascicolo" del campione deve essere cartaceo e deve essere archiviato per TOT anni prima della distruzione al macero.
Nofer, non parlo di reagenti, ma di campioni in analisi.
Ad esempio, ammettiamo che nel laboratorio X arrivi del tiofene con lo scopo dell'analisi legato al riconoscimento del tiofene come tale (diciamo per produrre alcool denaturato).
Ora, dal punto di vista della valutazione del rischio non ho problemi, perché dall'analisi dello storico so quante volte arriva il tiofene in laboratorio, in media, chi lo analizza ecc ecc
Nella documentazione che accompagna il campione, la SDS può non esserci se l'anno precedente quella stessa azienda ha già inviato in analisi del tiofene e fa fede la stessa SDS alla stessa revisione? Ad occhio, direi di si...
Mi chiedo se è "possibile" procedere con le analisi sul campione anche in assenza di una SDS specifica per quel prodotto, avendo comunque a disposizione le informaizoni per prodotti analoghi di produttori differenti.
un po' come quando si prende un farmaco generico: in via teorica il bugiardino dovrebbe indicare le stesse cose per tutti i generici, indipendentemente dal produttore.
O no?
P.S. vado a leggere l'interessantissimo PDF di sic. :smt038
Nofer, non parlo di reagenti, ma di campioni in analisi.
Ad esempio, ammettiamo che nel laboratorio X arrivi del tiofene con lo scopo dell'analisi legato al riconoscimento del tiofene come tale (diciamo per produrre alcool denaturato).
Ora, dal punto di vista della valutazione del rischio non ho problemi, perché dall'analisi dello storico so quante volte arriva il tiofene in laboratorio, in media, chi lo analizza ecc ecc
Nella documentazione che accompagna il campione, la SDS può non esserci se l'anno precedente quella stessa azienda ha già inviato in analisi del tiofene e fa fede la stessa SDS alla stessa revisione? Ad occhio, direi di si...
Mi chiedo se è "possibile" procedere con le analisi sul campione anche in assenza di una SDS specifica per quel prodotto, avendo comunque a disposizione le informaizoni per prodotti analoghi di produttori differenti.
un po' come quando si prende un farmaco generico: in via teorica il bugiardino dovrebbe indicare le stesse cose per tutti i generici, indipendentemente dal produttore.
O no?
P.S. vado a leggere l'interessantissimo PDF di sic. :smt038