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IMPRESA INDIVIDUALE PUO' SUBAPPALTARE ?

In questo Forum verranno discusse tutte le problematiche introdotte dal titolo IV del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) inerenti i cantieri temporanei o mobili ma anche relative all'edilizia in genere ed alle attivita' estrattive.
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france82
Messaggi: 4
Iscritto il: 02 mag 2013 13:25
Località: Pistoia

Salve,vorrei sapere se:
1) un'impresa individuale iscritta con la qualifica di piccolo imprenditore (non avente dipendenti) puo' subappaltare ad altre imprese individuali lavorazioni sul proprio cantiere?
2) se puo' farlo fino a quante ditte può subappaltare sullo stesso cantiere ?
3) se puo' farlo deve essere quindi redatto un PSC ?
4) se non puo' farlo e sul cantiere vengono trovate piu' imprese totalmente regolari (con durc,visure camerali,idoneità sanitarie e di formazione come richieste da normativa) cosa succede?quali sono le sanzioni e a chi vengono fatte?
5) se non puo' subappaltare ad altre imprese individuali una ditta individuale è costretta ad assumere dipendenti? se assume un dipendente poi puo' subappaltare ad altre ditte individuali altre lavorazioni sullo stesso cantiere ?

Grazie in anticipo a chi mi risponderà.
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Geppus
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:12

Dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, una "impresa individuale" senza dipendenti è un lavoratore autonomo, non un'impresa. Quindi il contratto che lo riguarda non è un contratto di appalto (art.1655 cc e seguenti) ma un contratto d'opera (art.2222 cc e seguenti).
Poi di gente che ti dice il contrario ne trovi quanta ne vuoi, ma un'impresa individuale senza dipendenti è un lavoratore autonomo (se lavora) o ancora meno (se non lavora e usa solo il telefono). Affidargli un appalto, se non giuridicamente impossibile, espone il committente a molti rischi.
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givi
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Iscritto il: 18 giu 2008 23:47

Condivido ogni virgola... :smt038
givi
"... se sbaglio mi corriggerete!"
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france82
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Iscritto il: 02 mag 2013 13:25
Località: Pistoia

Quindi un piccolo imprenditore (lavoratore autonomo,artigiano) non puo' configurarsi o meglio proporsi per la costruzione in edilizia avvalendosi della collaborazione di altri lavoratori autonomi? la normativa di riferimento che mi disciplina l'iter burocratico,sia a livello giuridico per fini contributivi e per fini di sicurezza è DLgs 9 aprile 2008 n.81? oppure quale normativa devo tenere di riferimento?
A questo punto dall'interpretazione della vostra risposta devo dedurre un contratto di appalto puo' essere sottoscritto solo ed esclusivamente da un impresa che abbia dipendenti? se si in che numero? ovvero se un impresa edilizia avesse un dipendete come apprendista poi puo' sottoscrivere un contratto di appalto e poi successivamente subappaltare a ditte individuali sullo stesso cantiere un certo tipo di lavorazioni?
Grazie anticipatamente.
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Bosol70
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Iscritto il: 03 set 2008 18:44
Località: Belluno

Prima di continuare con le domande ti propongo di leggere il documento allegato, forse in esso sono contenute alcune risposte ai tuoi dubbi  :smt023
Allegati
cantieri_e_autonomi.pdf
(119.27 KiB) Scaricato 265 volte
Non è importante il colore del gatto, ma il numero di topi che riesce a catturare. (Mao Tse-Tung)...
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france82
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Iscritto il: 02 mag 2013 13:25
Località: Pistoia

Grazie infinite,documento utilissimo alle mie domande,cercherò di sviscerare al meglio il DLgs 81 e precisamente gli articoli precisi a cui fa riferimento il documento,ho letto alla fine che tale documento è stato predisposto da un gruppo interregionale edilizia,sai per caso se ci sono o se hai altri documenti simili che mi aiutino come questo?
Grazie mille ancora,la sicurezza al primo posto,speriamo solo il "nuovo" governo riesca per il mondo del lavoro a darci una mano concreta semplificando e rendendo piu' chiara la burocrazia di riferimento e diminuendo un pò la pressione fiscale.
Grazie ancora.
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Bosol70
Messaggi: 891
Iscritto il: 03 set 2008 18:44
Località: Belluno

Anche la Corcolare MLPS 16 /2012, che prosegue il lavoro del gruppo interregionale edilizia, è meritevole di una lettura, anche solo per vedere i lavoratori autonomi con gli occhi della Direzione Territoriale del Lavoro...
Allegati
Lavoratoriautonomi05-07-2012(1).pdf
(812.88 KiB) Scaricato 84 volte
Non è importante il colore del gatto, ma il numero di topi che riesce a catturare. (Mao Tse-Tung)...
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monto
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Iscritto il: 25 feb 2009 18:21

Geppus ha scritto:Dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, una "impresa individuale" senza dipendenti è un lavoratore autonomo, non un'impresa. Quindi il contratto che lo riguarda non è un contratto di appalto (art.1655 cc e seguenti) ma un contratto d'opera (art.2222 cc e seguenti).
Poi di gente che ti dice il contrario ne trovi quanta ne vuoi, ma un'impresa individuale senza dipendenti è un lavoratore autonomo (se lavora) o ancora meno (se non lavora e usa solo il telefono). Affidargli un appalto, se non giuridicamente impossibile, espone il committente a molti rischi.
Pur condividendo in pieno tutto quello che dice Geppus rimane il fatto che il "lavoratore autonomo" come viene inteso nel settore "sicurezza sul lavoro" non trova pari definizioni in tutti gli altri ambiti,fiscale in primis. Anzi spesso non si trova nemmeno la definizione di lavoratore autonomo (esempio per un consulente del lavoro che ho interpellato al riguardo un L.A. può essere solo   un architetto/perito ecc e non un idraulico) tutte le certificazione della Camera di Commercio riportano per idraulici/muratori/imbianchini ecc.la definizione di "Impresa Individuale" albo Artigiani ecc. senza mai fare riferimenti al fatto se questi lavora da solo o con 8 dipendenti. Quindi volendo fare distinzioni,per verificare se uno lavora da solo o con dipendenti, quali documenti chiedi? Attenzione che il DURC certifica i pagamenti ma NON serve per dichiarare se si hanno dipendenti.Io trovo la cosa parecchio ingarbugliata e pur pensandola nella maniera più "restrittiva" mi arrendo al fatto che le cose possono invece essere differenti.
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Geppus
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:12

monto ha scritto:Attenzione che il DURC certifica i pagamenti ma NON serve per dichiarare se si hanno dipendenti.
Però la scritta "rilasciato a datore di lavoro" piuttosto che "rilasciato a lavoratore autonomo" qualche indizio lo dà (al committente/RL).
Ma soprattutto: questa persona dà o non dà il POS al CSE? Si parte da lì più che dal Durc, secondo me.
Con tutto il rispetto, i commercialisti non modificano i miei parametri di valutazione.
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monto
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Iscritto il: 25 feb 2009 18:21

Non voglio assolutamente fare polemiche e ribadisco che la penso come Geppus per filo e per segno,però al''atto pratico e in special modo nei piccoli cantieri distinguere un L.A. è complicato. Faccio un paragone che non centra con la sicurezza ma che rende la situazione: nell'ambito degli appalti vige la "responsabilità solidale" in soldoni se non paga l'IVA l'appaltatore la paga l'appaltante. Sono esclusi i L.A. ma attenzione non quelli che intendiamo noi ma quelli "dei commercialisti"  quindi un idraulico è una "impresa individuale " quindi è soggetto a "responsabilità solidale" quindi partono tutta una serie di dichiarazioni ecc. ecc.
Voglio dire che quell'idraulico non posso considerare che quando entra in cantiere è un lavoratore autonomo e quando gli si paga la fattura è una impresa.
Ri-ri-peto la questione secondo mè andrebbe definita da chi di competenza una volta per tutte , per mè nella maniera di quanto detto da Geppus.
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