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COMMITTENTE IN CANTIERE

In questo Forum verranno discusse tutte le problematiche introdotte dal titolo IV del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) inerenti i cantieri temporanei o mobili ma anche relative all'edilizia in genere ed alle attivita' estrattive.
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Bosol70
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Racconto a proposito la mia esperienza in proposito:
padre che vuole dare una mano al figlio a sistemare casa, entrambi committenti in quanto la proprietà è comune. I padre, in pensione, ha per tutta la sua carriera ricoperto la carica di Ditettore Tecnico di cantiere per grosse imprese nazionali ed estere, ed ha parteciapato alla costruzione di grandi opere di ingegneria civile.
Sono stato designato da loro CSP-CSE, con la specifica richiesta di mettere a norma il padre.
Mi sono mosso in questo modo: ho voluto che il padre fosse designato dal figlio Responsabile dei Lavori (il figlio lavora lontano e torna il fine settimana); in tal modo ho giustificato la sua presenza in cantiere, ed ho chiesto all'impresa il benestare scritto ad accogliere il responsabile dei lavori quale lavoratore attivo, informandola di ogni responsabilità a cui sarebbe andata incontro in caso di sopralluogo ispettivo o di infortunio del RL padre. Sono stato esaudito in ogni parte.
Risultato: cantiere perfetto in ogni sua parte, da i ponteggi alla logistica, agli impianti e all'utilizzo dei DPI. Me lo aspettavo, conoscendo bene l'esperienza nelle costruzioni del padre.

Cosa ne pesate?
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Geppus
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Bosol70 ha scritto:informandola di ogni responsabilità a cui sarebbe andata incontro in caso di sopralluogo ispettivo
Ma questo signore lavorava CON l'impresa, cioè interagiva direttamente con gli operai dell'impresa? Perchè diversamente non vedo quali problemi ispettivi l'impresa avrebbe dovuto temere.
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Bosol70
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Il signore lavorava in cantiere contemporaneamente con l'impresa, ma eseguendo lavorazioni in piena autonomia (ad esempio togliendo i chiodi dalle tavole e travetti, mettendo in ordine le materie prime, separando e allontanado dal cantiere i rifiuti e i materiali di risulta). Di certo, data la sua esperienza professionale nella direzione tecnica di cantiere, impartiva disposizioni a riguardo dell'accatastamento e sollevamento dei materiali, della chiusura dei parapetti dei ponteggi, del mantenimento in efficienza della recinzione del cantiere e della segnaletica. I lavoratori che si sono avvicendati in cantiere, trovandosi un direttore dei lavori con tanto di casco, scarpe, guanti, e dotato di carisma e competenza, si sentivano in dovere di sottostare alle sue regole (anche e soprattutto per il suo potere contrattuale e di spesa).

Per il CSE è stato uno spasso  :smt044
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Geppus
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Era pure direttore lavori?
Nessun dubbio sulla concreta efficacia operativa, anzi, però dal punto di vista delle responsabilità questo signore si è caricato di un bel peso: dare disposizioni operative agli operai è il primo passo per essere considerato "datore di lavoro di fatto".
Comunque ovviamente sto facendo accademia, ogni caso è diverso dall'altro e stabilire criteri generali è impossibile.
ciao
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