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evolversi di malattia professionale

Archivio Medicina del Lavoro/Registro infortuni/Strutture sanitarie.
In questa sezione vengono riportate tutte le problematiche inerenti la medicina del lavoro, gli infortuni e le strutture sanitarie (Riservato agli abbonati)
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manfro
Messaggi: 2114
Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

ho una curiosità se qualcuno ha tempo e voglia di rispondermi.
So per certo che si il MC durante la sorveglianza sanitaria periodica riscontra una presunta malattia professionale (es. ipoacusia o danni seri ai polmoni o altro), deve necessariamente inoltrare un fascicolo all'INAIL per dichiarazione di "presunta malattia professionale". L'INAIL chiede la documentazione sanitaria per ricostruire la storia lavorativa del signore in questione.
Mi sono chiesto allora: ma perchè? per cercare eventuali responsabilità dell'azienda? Per rivalersi sulla stessa se inadempiente in materia di prevenzione e tutela della salute dei lavoratori?
Tutto questo nato da un caso concreto. Operaio di 53 anni di carp. metallica Lep. week 88,0 dB(A). Presunta ipoacusia.
L'azienda l'ha assunto un anno e mezzo fa, sorveglianza sanitaria fatta all'inizio e periodica, DPI consegnati, doc. valutazione ex 277 aggiornato.
Il titolare secondo voi, rischia qualcosa?
Ciao e grazie
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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catanga
Messaggi: 1912
Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Perchè la malattia professionale è punita secondo quanto previsto dall'art. 590 del codice penale.

L'INAIL, invece, fa un'indagine con fini amministrativi per attivare quella che si chiama azione di regresso nei confronti dell'azienda.
Nel caso in cui la malattia professionale venisse riconosciuta, l'obiettivo dell'INAIL è quello di recuperare dall'azienda i soldi che dovrà erogare al lavoratore, quale indennità, fino a che questo campa.

Avendo, in questo caso l'azienda cagionato un danno al lavoratore, scatta la procedibilità d'ufficio per il delitto che ho citato all'inizio (comma 5 dell'art. 590 del cp).

Personalmente, vista l'anzianità aziendale (se ho capito bene), pur tenendo conto del "decadimento fisico" (che brutto termine), mi sembra difficile che in un anno e mezzo l'azienda possa ver cagionato un simile danno al lavoratore.

Pertanto, è più probabile che il lavoratore avesse già un'ipoacusia e la visita medica in fase d'assunzione non l'ha accertata.
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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

...e se è come dice catanga ( :smt007 ciao caro!), fossi io l'azienda mangerei a frittelle il MC.
Capita, in effetti, di assumere qualcuno che ha già lavorato da altre parti, talvolta "ufficiali" e talvolta no.
E io dico sempre che il MC deve eseguire una prima visita, non di assunzione ma quasi, nella quale è bene monitorare gli indici biologici di tutti i rischi potenzialmente presenti in azienda, anche prescindendo dalle mansioni di assegnazione (es.: fare esame audiometrico e carbossiemiglobinemia anche a verniciatore, spirometria e esami ematochimici di funzionalità renale ed epatica anche a battilamiere, se in azienda c'è necessità di queste analisi in funzione di quei rischi). Nell'eventualità si dovesse riscontrare una patologia correlabile all'attività da andare a svolgere, la denuncia all'INAIL va presentata immediatamente, segnalando che il lavoratore è in servizio da soli x giorni (diciamo che 30 gg sono ragionevolmente non suscettibili di causare danni di quel genere), e che precedentemente ha lavorato preso la ditta Y con le mansioni di...  e la società Z con le mansioni di..., come da libretto di lavoro che si allega in fotocopia.
Il risultato di tale pratica è duplice: 1) il lavoratore vede comunque tutelato il suo diritto alla salute, che evidentemente non è stato sino a quel momento molto a cuore a nessuno; 2) avendo dichiarato così formalmente le condizioni di ingresso del lavoratore, l'anno successivo non si avrà incremento delle malattie professionali (certe o sospette che siano) insorte presso la unità.
Mi sembra talmente ovvio da sembrarmi, come dire?, femminile  :smt003 , come ragionamento.
Ora che ci rifletto, c'è un altro fattore eticamente rilevante in una simile procedura: il signor Y o il signor Z precedenti DdL, che evidentemente hanno ciurlato nel manico, saranno quasi certamente "beccati" dall'Inail, che è sempre a caccia di premi com'è ovvio, e se siamo tutti fortunati li beccheranno pure ancora con il sorcio in bocca: cioè, magari mancherà la valutazione del rischio rumore, oppure sono senza MC, e così via.
Datemi retta: io dò sempre splendidi suggerimenti!
Nofer
P.S. se il MC della ditta che segue manfro l'anno scorso non "si è accorto di nulla" io ritengo che il DdL possa rivalersi sul medesimo, e finanche denunciarlo per imperizia professionale, con quel che segue. Se fa il professionista, lo facesse!
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Stilo
Messaggi: 844
Iscritto il: 07 ott 2004 12:06
Località: Motor Valley

Dice bene Catanga, dice bene Nofer (nonostante la consecutio  :smt019 )
Per cui non aggiungo altro se non una considerazione: a che serve assicurarsi (all'INAIL) se poi questo fa di tutto per rivalersi sull'assicurato?
Se io provoco danni a qualcuno a causa del mancato rispetto del codice della strada non mi risulta che la mia assicurazione si rivalga su di me per i danni causati a terzi, proprio perchè sono assicurato! (Ferme restando, ovviamente, le resp. penali che non sono trasferibili)
Cambiando la domanda, quali sono i casi, se ci sono, in cui l'INAIL paga e tace? :smt017
Saluti
Stilo
Ut sementem feceris, ita metes.
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Lupomik
Messaggi: 214
Iscritto il: 10 dic 2004 16:34
Località: PARMA

ragazzi i latini dicevano che dal nome è possibile capire un sacco di cose; nel nostro caso "assicurazione" !!!!! avrei una sfilza di anedddoti da proporvi sull'INAIL da poterci scrivere un volume.
Vi invito a riflettere sulla perversità del sistema:
1) obblligo di provare la malattia spetta al lavoratore;
2) il lavoratore non ha gli strumenti per farlo e pertanto l'INAIL chiede all'azienda la valutazione dei rischi ecc;
3) l'azienda inoltra la valutazione. se dalla stessa si desume che il danno è stato cagionato dall'azienda, l'INAIL avvia la rivalsa e segnala l'accaduto alla magistratura.

Domanda: non sarà per questo che le malattie professionali stanno diminuendo  :smt012

saluti e buon anno a tutti.
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Meo
Messaggi: 302
Iscritto il: 07 feb 2005 18:59
Località: Ariccia

Ho seguito con interesse anche questo argomento, come del resto tutti i temi dibattuti su questo forum, e volevo fare una domanda a tale proposito ed avere una risposta dagli amici forumiani: nel caso in cui, un lavoratore assunto recentemente (circa 3 anni), e non è stata fatta la visita del MC (brutto vizio), e voglia rilasciare una dichiarazione spontanea che ha contratto la MP nei precedenti rapporti lavorativi (nel rapporto lavorativo attuale ha effettuato ed effettua lavorazioni che come dimostrano le rilevazioni fonometriche ai sensi del 277/91, sono prive di prescrizioni particolari in quanto rientrano accettabili (75 dB(A) valor medio ): può avere valore tale dichiarazione o sarà semppre l'indagine dell'INAIL a stabilire le motivazioni di un'eventale MP?
Grazie e un saluto
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catanga
Messaggi: 1912
Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Se venisse effettuata una denuncia di malattia professionale, ci sarà sempre  e comunque l'indagine.
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ursamaior
Messaggi: 4921
Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

Stilo ha scritto:Dice bene Catanga, dice bene Nofer (nonostante la consecutio  :smt019 )
Per cui non aggiungo altro se non una considerazione: a che serve assicurarsi (all'INAIL) se poi questo fa di tutto per rivalersi sull'assicurato?
Se io provoco danni a qualcuno a causa del mancato rispetto del codice della strada non mi risulta che la mia assicurazione si rivalga su di me per i danni causati a terzi, proprio perchè sono assicurato! (Ferme restando, ovviamente, le resp. penali che non sono trasferibili)
Cambiando la domanda, quali sono i casi, se ci sono, in cui l'INAIL paga e tace? :smt017
Saluti
Stilo
Non sono d'accordo. Cioè sono d'accordo quando stilo dà ragione a catanga e nofer (rispetto anch'io la consecutio). Innanzitutto se leggi il tuo contrattino di assicurazione RCA scoprirai che se eri ubriaco o sotto l'effetto di stupefacenti al momento dell'incidente l'assicurazione non ti pagherà.
Inoltre, trattandosi di malattie professionali, rendere lecito un sistema secondo il quale "il mio dipendente può avere un danno alla propria salute tanto c'è l'INAIL che paga" non credo che possa essere definito eticamente corretto nè tantomeno un deterrente a prevenire le malattie professionali.
Ancoral'INAIL  è un ente pubblico e pertanto si regge con i nostri soldi. Qualunque malattia professionale avrà una ricaduta sullo stato sociale e sulle aziende oneste che oltre a pagare l'"assicurazione" proteggono i loro lavoratori.
Di fronte a responsabilità di questo genere mi sembra ovvio che se l'azienda sbaglia deve pagare.
Tutte le volte che non vi sono responsabilità dell'azienda circa la contrazione della malattia professionale, l'INAIL paga e tace
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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catanga
Messaggi: 1912
Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Guarda che l'azienda paga e come se paga.

L'INAIL aumenta il premio specifico di tariffa all'impresa.

Il lavoratore può chiedere i danni (biologico ed esistenziale) all'impresa.

I rappresentanti (datore di lavoro e dirigenti)dell'azienda vanno sotto processo per lesioni personali gravisisime.

Ecc., ecc..
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ursamaior
Messaggi: 4921
Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

Certo, è chiaro, mi riferivo solo all'assenza di recupero del regresso da parte dell'INAIL nel caso in cui non vi fossero state responsabilità specifiche da parte dell'azienda.
Le azioni che poi i lavoratori  intendono proseguire esulano ovviamente dal procedimento risarcitorio da parte dell'INAIL.
Ma quando non ci sono responsabilità da parte dell'azienda anche gli stessi lavoratori devono limitarsi all'ottenimento dell'indennizzo assicurativo
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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