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Camera sabbiante

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gibbo39
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Iscritto il: 29 apr 2008 17:37

Ciao a tutti,
la committente presso la quale un mio cliente svolge regolarmente manutenzioni meccaniche, ha censito (a mio avviso giustamente) le camere sabbianti di una linea di laminazione a freddo di inox, come SPAZIO CONFINATO.

Oltre al censimento però, diciamo che la committente è stata a mio avviso abbastanza grossolana nell'adempiere a quanto richiesto prima dall'art.26 e nella fattispecie ancora più puntualmente dall'art.3 c.1 di quell'affare (chiamarlo decreto mi pare troppo) che riporta il nome di DPR 177/2011.

Premetto che la fase di sabbiatura (a secco ovviamente... ma meglio precisare), prevede ovviamente l'utilizzo di graniglia, ma tutti voi questo già lo sapete.

Aggiungo che capita spesso che il lavoratore all'interno di questo spazio confinato svolga lavori a caldo, quali ad esempio tagliare con il cannello ossiacetilenico le pareti laterali (in manganese) della camera e la saldature di quelle nuove in sostituzione delle rimosse (danneggiate).

Pongo loro la seguente domanda in una riunione di coordinamento:

"è possibile che si crei una atmosfera esplosiva all'interno della camera sabbiante?".

Le risposte sono state delle più variegate, ne riporto alcune:

1) no, non ci sono solventi o comunque vapori infiammabili (bah...)
2) no (secca senza motivazione)
3) la graniglia che si usa a volte diventa rossa e fa come delle piccole fiammelle (???????)

Al che riformulo la domanda iniziale cercando di chiarire questo ultimo aspetto, quindi potrebbe darsi che si formino delle nubi di polvere infiammabile che possa delineare una atmosfera esplosiva?

Aggiungo, avete una caratterizzazione di quella polvere ?

Tutti zitti... e la riunione si chiude su un rimando a prima dell'inizio lavorazione.

Ora effettivamente, la polvere all'interno della camera sabbiante, è sparata da una turbina alimentata da una coclea e quindi il misto metallo asportato + graniglia sabbiante è aspirato attraverso un grigliato di calpestio sul fondo della camera.

Immagino (non ho mai visto la lavorazione) che in atmosfera interna all'ambiente confinato, ci sia una bassa probabilità di nubi di polvere.

Anche se loro mi informano che c'è sia presenza di polvere che di graniglia.

Come pensate che debba pormi rispetto al rischio esplosione in una situazione simile?

Secondo me il rischio residuo all'interno di tale spazio non è tale da far eseguire i lavori senza almeno un permesso di lavoro e con presidio dei VVF, peraltro internamente.

Ma non saprei come valutare il rischio ATEX interno durante la fase di manutenzione, quindi tutto messo in sicurezza, camera sabbiante spenta 12 h ore almeno prima e presumo quindi con polvere e graniglia aerodispersa davvero minima, mentre me l'aspetto depositata sotto i grigliati.


Inoltre mi preoccupa il fatto che saldano per un turno ... diciamo nelle 8h almeno 4h piastre che i preposti chiamano di manganese (ovviamente immagino senza essere entrato con loro nel dettaglio) che trattasi di lega altamente ricca di tale elemento, del quale, conoscendo le proprietà neurotossiche mi preoccuperei un pochino e in tale ottica fornirei DPI per i fumi sicuramente più spinti (devo ragionare su quali) rispetto alla mascherina FFP2 che mi dicono avere utilizzato negli passati, prima che il censimento avesse reso SC questo spazio.

Ancora un ultimo dubbio mi rende perplesso, premesso che la committente non ha informato l'appaltatore su eventuali pericoli classici derivanti da SC ( carenza di ossigeno, atmosfera sovraossigenata, atmosfere esplosive, atmosfere tossiche ecc.), mi è venuto da riflettere in merito all'ossigeno all'interno della camera sabbiante, durante le operazioni di taglio con cannello e saldatura elettrica.

Date le dimensioni della camera sabbiante (L=2500 H=1500 T=2000) c'è un modo ad esempio per comprendere il consumo di ossigeno in % dovuto alla saldatura e al taglio, conoscendo caratteristiche delle attrezzature e tempi (anche stima spannometrica)  rispetto a quello presente prima dell'ingresso, misurato con apposito strumento?

Grazie a tutti coloro che vogliono darmi degli spunti su come ragionare in merito.


Saluti

Gibbosky
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Gigio
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Iscritto il: 15 set 2010 10:50

Una prima discriminante sulla presenza o meno di atex è la tipologia di graniglia utilizzata; se si tratta di corindone non dovresti avere problemi (con quel tipo di graniglia la parte di asportazione supericiale dal pezzo è davvero minima per cui hai solo polvere di silice che non da boom); se invece la graniglia è in acciaio il problema c'è.
In tutte le schede di sicurezza della graniglia di acciaio di solito è riportato il fatto che le polveri generate dalla graniglia sono infiammabili in miscela con aria.
Tutti i costruttori generalmente trascurano questo aspetto anche in considerazione dei LEL di tali polveri (500g/m3 per quanto riguarda il Ferro da quanto riportato nella CEI 31-56) ma mettendomi dalla parte del "classificatore" non me la sento di trascurarlo.
E comunque a meno che pezzi in lavorazione non siano di alluminio & co difficilmente vedrai un impianto del genere dotato di idonee protezioni contro le esplosioni.
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gibbo39
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Iscritto il: 29 apr 2008 17:37

Ciao Gigio,
intanto piacere di conoscerti e grazie per il tuo contributo.
Purtroppo, sebbene abbia richiesto in modo sollecito le schede tecniche a corredo della graniglia (la riunione è stata ieri) ancora non sono in loro possesso.

Stavo proprio vedendo uno studio di comparto (metalmeccanico) ISPESL il quale tira in ballo il problema di esposizione a silice libera, ma non a quello relativo all'esplosione.

Cerco di avere ulteriori notizie in merito alla graniglia, che comunque tratta generalmente AISI 304 e AISI 316, quindi l'alluminio qua non c'entra nulla.

Che dire... in merito all'esposizione direi che oltre a fumi contenente manganese probabilmente in concentrazione abbastanza più elevata rispetto a fumi derivanti da saldatura di acciai classici, qua mi si presenta anche il discorso silice... dovrò porre molta attenzione sui DPI, dal momento che posso sperare si sulle schede della graniglia, ma non posso sognarmi un monitoraggio ambientale (la lavorazione dovrebbe essere fatta per ieri) e come al solito si sono mossi in tempo.

Grazie ancora.

ciao

Gibbosky
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Gigio
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Iscritto il: 15 set 2010 10:50

piacere mio...e comunque ci eravamo già "conosciuti" in un'altra community
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