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Demolizione/smontaggio caldaia di un impianto combinato

In questo Forum verranno discusse tutte le problematiche introdotte dal titolo IV del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) inerenti i cantieri temporanei o mobili ma anche relative all'edilizia in genere ed alle attivita' estrattive.
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gibbo39
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Ciao Bohr,
anzitutto ti ringrazio moltissimo per il tuo prezioso contributo.

Intanto, mi preme dirti che fortunatamente sono "spettatore" ed ovviamente non assumo nessun incarico formale in questo incarico.
Seguo l'azienda per altri aspetti (DVR e SGSSL) ed ora affianco due miei colleghi (Direttore Lavori e CSP/CSE) in questo cantiere, dimettendomi ad ogni loro decisione e svolgendo ruolo quasi puramente di osservatore in merito al cantiere.

(Più che poca esperienza, anche per mia scelta, l'esperienza di cantiere del sottoscritto la definirei prossima a zero  :smt003)

Comunque, premesso ciò.
La questione è molto più banale. Generlamente i castelli caldai dei generatori tra i 320 ed i 640 MW sono alti tra i 40 ed i 70 metri. Domanda. Ma se uno a 50 metri non si stente bene? Lo si porta giù per le scale, ok, ma se non deambula?
Si, verissimo, siamo in un caso simile, immagino che il castello al culmine della sua h stia intorno ai 70 metri... visto anche lo sbraccio della gru + falcone che hanno deciso di adottare.
Non conosco ancora il piano di smontaggio/demolizione, non ne ho mai visto uno, è la prima caldaia che vedo demolire/smontare, quindi non saprei davvero come ipotizzare il recupero di un ammalorato in quota.
Immagino che lo smontaggio/demolizione della caldaia inizi (a logica) dall'alto, sfruttando per quanto possibile le passerelle e le scale, ma il tuo scenario, la difficoltà di deambulazione dell'ammalorato è sicuramente una evenienza ipotizzabile.
Una soluzione, immagino possa essere l'intervento di primo soccorso da parte della squadra, in quota ed il trasporto dell'infortunato a terra tramite scale passerelle site intorno al castello.
Altro francamente non mi viene in mente.
Avevo premesso che noi "caliamo la caldaia a terra" con un impianto oledinamico chiamato appunto "impianto di calata". Una volta rimossa la copertura antimeteorica, non ho più gente che va in giro per i piani caldaia ma soltanto sul tetto (pianto stabile - rischio di caduta "zero" e a terra con i soli escavatori.
Potresti chiarirmi (ti faccio perdere tempo, scusami...ma sono davvero curioso di capire meglio).
Rimuovi il tetto caldaia, quindi immagino che smonti/tagli le parti di tetto che vincolano lo stesso alla caldaia e lo cali a terra, con gru o sempre con sistema oleodinamico (che francamente ancora non ho capito come sia fatto).
Ma poi, se il tetto lo rimuovi e lo cali a terra, come fai a dire che non hai più operai in giro per i piani caldaia, ma solo sul tetto?
Il tetto lo hai rimosso!
Ma poi se sono sul tetto come fai ad avere rischio caduta dall'alto pari a zero?
Perché il tetto è parapettato lo assimili a zero?
E ancora, come fai ad iniziare a calare a terra la caldaia senza che per tutta la sua altezza e tutti i suoi piani, gli operai non abbiano prima tagliato e/o smontato le parti di caldaia da calare a terra?
In questo caso sono necessariamente in giro per i piani di caldaia, oppure te mi sei partito dal fatto che tutto ciò era già stato fatto?
Non capisco.
Ad ogni modo gli allegati in realtà sono 3. Uno è il Lay-out caldaia con predisposizione dell'impianto di calata + progetto. Due riguardano invece dei veri e propri "piani di sollevamento" (non trovi norme che ti dicano come si fanno) degli elementi più gravosi nelle condizioni di carico più sfavorevoli per i mezzi di sollevamento.
Cercherò di capire la situazione relativa a questi piani di sollevamento.
A carico del DdL, chiari e riproducibili ma non di tutto intendiamoci. Come sopra...i sollevamenti più gravosi e in termini di peso e in termini di complessità di tiro.
Questa è un'altra cosa che non comprendo bene.

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Intendi dire che i calcoli (come il piano di smantellamento) è in capo al DDL dell'appaltatrice che è anche esecutrice dello smantellamento caldaia?
Lo faranno accidenti altrimenti sono degli incompetenti.
Di allargare i passi d'uomo per l'accesso in caldaia e lo smantellamento dei fasci tubieri interni non ho davvero mai sentito parlare nelle due riunioni a cui ho assistito...
Te dici che sia cosa scontata?
Più che altro sarebbe cosa semplice?


Grazie mille per ogni tuo spunto

Gibbosky
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Bohr
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Rimuovi il tetto caldaia, quindi immagino che smonti/tagli le parti di tetto che vincolano lo stesso alla caldaia e lo cali a terra, con gru o sempre con sistema oleodinamico (che francamente ancora non ho capito come sia fatto).
Mi spiego. Rimuovo la copertura antimeteorica detta anche "cielo caldaia" e non il "tetto caldaia". Per capirci si tratta della soletta in c.a. (generalmente collaborante) costituita in seziona, partendo dall'intradosso, da: lamiera grecata, c.a., guaina, sabbia/geotessile, pianelle 50x50. Lascio intatta l'intera struttura portante della caldaia (castello) e la caldaia stessa. Man mano che rimuovo la soletta, funzionale all'installazione del mio impianto, realizzo un impalcato nuovo nei punti di mio interesse vincolato alle travi maestre . Montato "l'impianto di calata" (impianto dotato di PLC e sistemi oleodinamici a controllo numerico) prendo in carico l'intero generatore di vapore tramite appensioni originali). Seziono perimetralmente la caldaia utilizzando i piani esistenti e a quel punto inizio a far traslare verticalmente verso il basso la caldaia (la mia capacità di sollevamento è pari a 1000 tonnellate).
In questo modo io non devo mai entrare in caldaia a meno che non ci sia la necessità di sezionare la camera di combustione dall'economizzatore in corrispondenza del "naso".
Ma poi, se il tetto lo rimuovi e lo cali a terra, come fai a dire che non hai più operai in giro per i piani caldaia, ma solo sul tetto? Il tetto lo hai rimosso!
Ma poi se sono sul tetto come fai ad avere rischio caduta dall'alto pari a zero?
Perché il tetto è parapettato lo assimili a zero?
Il risultato finale è quello di avere un terrazzo con ancora il suo parapetto originale (muro in c.a. + balaustra).
E ancora, come fai ad iniziare a calare a terra la caldaia senza che per tutta la sua altezza e tutti i suoi piani, gli operai non abbiano prima tagliato e/o smontato le parti di caldaia da calare a terra?
In questo caso sono necessariamente in giro per i piani di caldaia, oppure te mi sei partito dal fatto che tutto ciò era già stato fatto? Non capisco.
L'unico intervento è il semplice sezionamento. Svolgo quest'attività senza nemmeno la necessità dei mezzi di sollevamento...non ne ho bisogno.
Questa è un'altra cosa che non comprendo bene.
COMMITTENTE-AFFIDATARIA-APPALTATRICE
Intendi dire che i calcoli (come il piano di smantellamento) è in capo al DDL dell'appaltatrice che è anche esecutrice dello smantellamento caldaia?
Certo che si. Non può essere diversamente.
Di allargare i passi d'uomo per l'accesso in caldaia e lo smantellamento dei fasci tubieri interni non ho davvero mai sentito parlare nelle due riunioni a cui ho assistito...
Te dici che sia cosa scontata?
Più che altro sarebbe cosa semplice?
Una cosa ho imparato. Nelle demolizioni non c'è mai nulla di scontato e nulla è semplice soprattutto che l'esecutore della demolizione non è cosciente delle problematiche e credimi...sono veramente tante.[/quote]
Per far crollare un palazzo di 15 piani servono 4 secondi e 30 anni di esperienza
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Bohr
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ERRATA CORRIGE: (la mia capacità di sollevamento è pari a 10.000 tonnellate).
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gibbo39
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Ciao Bohr,
ti ringrazio molto, anche se purtroppo pur utilizzando tutta la mia fantasia in modo sinergico a a quella manciata di  nozioni tecniche che posso avere...stento a comprendere quello che effettivamente fai per lo smantellamento caldaia.

Quello che capisco meno è come immaginerai è il cuore della tua operazione:
Mi spiego. Rimuovo la copertura antimeteorica detta anche "cielo caldaia" e non il "tetto caldaia". Per capirci si tratta della soletta in c.a. (generalmente collaborante) costituita in seziona, partendo dall'intradosso, da: lamiera grecata, c.a., guaina, sabbia/geotessile, pianelle 50x50. Lascio intatta l'intera struttura portante della caldaia (castello) e la caldaia stessa. Man mano che rimuovo la soletta, funzionale all'installazione del mio impianto, realizzo un impalcato nuovo nei punti di mio interesse vincolato alle travi maestre . Montato "l'impianto di calata" (impianto dotato di PLC e sistemi oleodinamici a controllo numerico) prendo in carico l'intero generatore di vapore tramite appensioni originali). Seziono perimetralmente la caldaia utilizzando i piani esistenti e a quel punto inizio a far traslare verticalmente verso il basso la caldaia (la mia capacità di sollevamento è pari a 1000 tonnellate).
In questo modo io non devo mai entrare in caldaia a meno che non ci sia la necessità di sezionare la camera di combustione dall'economizzatore in corrispondenza del "naso".
Provo ad interpretare per sommi capi:

1) la soletta man mano che la rimuovi la copertura antimeteorica (cielo caldaia) ti scopre l'accesso al tetto della caldaia giusto?
L'impalcato come lo realizzi?

2) il sezionamento della caldaia da dove lo fai? Immagino che l'impalcato è necessario a vincolare le attrezzature oleodinamiche.

3)Traslare verticalmente verso il basso... lo capisco davvero male ;(



Non sforzarti oltre a spiegarmi, tanto è un mio limite... non ho mai visto fare nulla di simile, forse una volta visto e rimettendo insieme quello che mi hai detto qualche cosa mi tornerà.

Grazie comunque.

Gibbosky
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Bohr
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Ti allego due foto. Una, un 3D tratto dalla fase di rimozione della copertura antimeteorica, l'altra ritrae l'impianto installato sulla caldaia (poggiato sulle travi del cielo caldaia).
Allegati
Rimozione copertura antimeteorica.png
(276.66 KiB) Scaricato 16 volte
Impianto di calata e impalcato.png
(398.71 KiB) Scaricato 22 volte
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gibbo39
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Fermi tutti !!
Forse (a grosse linee) ho capito.

1) Vincoli a tutti quei martinetti idraulici la struttura (castello della caldaia).

2) Inizi a sezionare la caldaie nelle parti stabilite quando questa è vincolata con i martinetti.

3) Finita di sezionare inizi a far scendere la caldaia azionando i martinetti (che funzionerebbero inversamente rispetto al funzionamento che normalmente uno si aspetta da un martinetto).

Sono ancora fuori strada?

Ciao

Gibbosky
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Bohr
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1) Vincoli a tutti quei martinetti idraulici la struttura (castello della caldaia).
In realtà i martinetti poggiano sulle travi del "cielo caldaia", scollego le appensioni originali e le connetto al mio sistema di martinetti.
2) Inizi a sezionare la caldaie nelle parti stabilite quando questa è vincolata con i martinetti.
FASE 1: calo la caldaia a terra;
FASE 2: seziono longitudinalmente la caldaia (a caldo e con escavatori);
FASE 3: rimuovo la sezione di caldaia sezionata;
FASE 4: riprendo la calata verso il basso.
3) Finita di sezionare inizi a far scendere la caldaia azionando i martinetti (che funzionerebbero inversamente rispetto al funzionamento che normalmente uno si aspetta da un martinetto).
Trattasi di martinetti cavi nei quali scorre una barra Dywidag.
Sono ancora fuori strada?
No dai...sei vicinissimo.
:smt023
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gibbo39
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E' si...ora ho capito...!!

Insomma...complimenti davvero!!
La riunione è rinviata, ma io ritengo che la cosa qua si faccia in modo molto più preistorico... tiri con gru.

Grazie di tutto davvero.

Gibbosky
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