Allora.. premetto:
Con riferimento a quanto previsto dall’adozione del decreto “Salute e Sviluppo 2012” (D.Lgs. n.189 del 8 novembre 2012) e dalle modifiche introdotte dal “Decreto del Fare” (Legge n.98/2013) ecco la situazione che si presenta oggi:
In caso di ATTIVITÀ SPORTIVA AMATORIALE, ovvero tutti i soggetti non tesserati alle federazioni sportive nazionali, alle discipline associate, agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, che praticano attività amatoriale (ovvero non regolamentata da organismi sportivi e non occasionale) È STATO SOPPRESSO L’OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE SANITARIA, per non gravare i cittadini e il Servizio sanitario nazionale di ulteriori onerosi accertamenti e certificazioni.
In caso di ATTIVITÀ SPORTIVA NON AGONISTICA, ovvero i soggetti che svolgono attività organizza-te dal Coni o da società affiliate alle Federazioni o agli Enti di promozione sportiva che non siano considerati atleti agonisti, gli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalle scuole nell’ambito delle attività parascolastiche, i partecipanti ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi prece-denti a quella nazionale, DEVONO SOTTOPORSI A UN CONTROLLO MEDICO ANNUALE, effettuato da un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico dello sport, e LA VISITA DOVRÀ PREVEDERE LA MISURAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA E UN ELETTROCARDIOGRAMMA A RIPOSO.
Un'attività di "Yoga", effettuata da una ASD con l'utilizzo di volontari (puri volontari), possibile che ogni iscritto (insegnante compreso) debba effettuare la visita come nel secondo caso? Io direi direttamente di si perchè è un'attività iscritta alla federazione.
Ma nel dettaglio entrando nel merito di quanto richiesto come Defibrillatore.. in questo caso sul Decreto "del fare ridere" si riporta:
Per quanto concerne i defibrillatori, le società sportive dilettantistiche e quelle sportive professionistiche dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici. Sono escluse le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. Le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo per adeguarsi, quelle professionistiche 6. Gli oneri sono a carico delle società, ma queste possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo, oppure possono accordarsi con i gestori degli impianti perché siano questi a farsene carico.
Come facciamo a definire un'attività a ridotto impegno circolatorio?
Es. nell'ambito sessuale c'è chi si esalta e gli viene un infarto e chi nel mentre si addormenta
Insomma è tutto molto relativo.
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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