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Rischio biologico

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Umaga
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Iscritto il: 27 nov 2012 09:57

Buongiorno a tutti!
Pur avendo letto i vari post che riguardano il rischio biologico continuano a rimanermi alcuni dubbi..

Il Titolo X si applica alle attività lavorative nelle quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici.
Di conseguenza, correggetemi se sbaglio, va valutato il rischio "specifico" determinato dall'attività lavorativa (deliberata manipolazione di agenti biologici o potenziale contatto con essi durante l'attività lavorativa).
Mentre non è da valutare, ai sensi del Titolo X, il rischio generico, poiche è quello che interessa tutta la popolazione generale.

Ora vedendo il documento INAIL "Il rischio biologico nei luoghi di lavoro Schede tecnico-informative" parrebbe che il rischio biologico sia presente in tutti i luoghi di lavoro (o quasi).

Nel documento si parla ad esempio di uffici, ma se è giusto il mio ragionamento, in tale attività non è presente un rischio biologico specifico determinato dall'attività lavorativa, ma se vogliamo un rischio di tipo generico che non va valutato nel Titolo X e che va gestito con il mantenimento dell'igiene dei luoghi di lavoro (Allegato IV). Giusto?


Ancora 2 domande:

Perchè quando si parla di rischio biologico si parla di infortuni e non di malattie professionali? Nell'elenco delle malattie professionali sono presenti anche malattie da agenti biologici

Se nell'attività lavorativa è presente un rischio da taglio a seguito di manipolazione di lame è obbligatoria la vaccinazione antitetanica anche se l'attività lavorativa non rientra tra quelle previste dalla legge 292 del 1963?

Grazie per l'aiuto

Umaga


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Umaga
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Iscritto il: 27 nov 2012 09:57

Qualcuno può aiutarmi?
Confido nel mio mito Nofer
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

e se mi dai il canzo di mettermi davanti al PC...

allora:
Umaga ha scritto:Nel documento si parla ad esempio di uffici, ma se è giusto il mio ragionamento, in tale attività non è presente un rischio biologico specifico determinato dall'attività lavorativa, ma se vogliamo un rischio di tipo generico che non va valutato nel Titolo X e che va gestito con il mantenimento dell'igiene dei luoghi di lavoro (Allegato IV). Giusto?
:smt023 perfettissimo, sappi  che ti amo quasi alla follia, per avere capito la differenza tra titolo II e con relativo All. IV e titolo X.

poi:
Umaga ha scritto:Perchè quando si parla di rischio biologico si parla di infortuni e non di malattie professionali? Nell'elenco delle malattie professionali sono presenti anche malattie da agenti biologici
Perchè  non è che se sei esposto ad un agente biologico anche poco poco ma per anni poi ti viene la malattia... Se ti viene, è perchè hai preso in una botta sola, ma buona e per la giusta via di penetrazione/esposizione, una dose sufficiente e farti ammalare: se non raggiungi la carica infettante minima, non ti succede nientissimo. E poi, guarisci: quando viene il tifo o l'influenza,  non è che resti con il tifo o con l'influenza tutta la vita. Se invece diventi sordo per  livelli > 87 dB(A) lo resti per tutta la vita.
Se ti vai a rileggere l'art. 2 del DPR 1124/65, e affianco ci piazzi la tabella delle MP già come redatta nel 1956, lo troverai illuminante.
Siccome le cariche infettanti dei batteri comunemente presenti nell'aria e che solo occasionalmente possono essere patogeni - per quanto alcuni proprio bruttini- nell'uomo sono in ogni caso a livelli di grandezza di MILIONI, capirai perchè tutti i richiami continui alle "adeguate condizioni di pulizia", previste già nel 303/56, sono la soluzione preventiva originale a qullo che oggi definiamo, con grande pompa, "rischio microbiologico". Tu spazza, spolvera e lava come si deve, e quella quantità oggettivamente abnorme in aria o sulle superfici non la troverai MAI.
Poi, uno va in metropolitana o in autobus, con metà gente che starnutisce, e...



Infine:
Umaga ha scritto:Se nell'attività lavorativa è presente un rischio da taglio a seguito di manipolazione di lame è obbligatoria la vaccinazione antitetanica anche se l'attività lavorativa non rientra tra quelle previste dalla legge 292 del 1963?
Mi stai chiedendo se c'è il "rischio tetano" o mi stai chiedendo se è obbligatoria la vaccinazione?

Perchè, per assurdo che possa sembrare, sono due cose differenti.
Il tetano è un brutto bestio, sporigeno e come tutti i clostridi è un anaerobio. Traduco: all'aria muore. Ma la spora no, resiste, e se entra nel sangue, dove NON c'è aria anche se c'è tanto ossigeno  però "attaccato" al ferro dell'emoglobina, a spora ritorna batterio, si riproduce e ti f@tte .
Peralto, è un batterio comunissimo,  e siccome ha la "tendenza" a morire all'aria, ci sono spore tetaniche praticamente ovunque. Ma questo vale per ciascuno di noi in ogni occasione di ferita "lacera", o profonda. Non è per farvi spaventare, ma gli ultimi casi di tetano in italia sono stati contratti in ospedale, dai  bisturi: perchè dopo sterilizzati, i ferri chirurgici, vanno tenuti a riparo dall'aria. Io ti ho detto quello che so, poi regolati tu... ma ricorda che il coso 81 dice che il DdL adotta misure particolari sentito il MC, tra cui "la messa a disposizione di vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all’agente biologico presente nella lavorazione, da somministrare a cura del medico competente".
E noi non abbiamo modo alcuno di sapere oggi se domani il vento con una folata porta delle spore tetaniche su una superficie, se il lavoratore tocca quella superficie e gli restano attaccate sulla pelle e propio in quel momento si taglia pure. Ci vuole una pregevole dose di sfiga, concordo: ma tu ti senti di escludere che quei lavoratori siano sfigati, o anche 1 solo?
Vero che con iodopovidone + acqua ossigenata  fai fuori nell'ordine le spore e il batterio mentre si sta "riprendendo", ma...

Il tuo Mito :smt050
P.S.: e se proprio vogliamo sottilizzare, questo può accadere anche sulla TUA scrivania proprio il giorno che ti tagli con la carta :smt040
Nofer
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Umaga
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Iscritto il: 27 nov 2012 09:57

Grazie mille Nofer!
Sei sempre la migliore!

Solo una precisazione: se i danni da agenti biologici sono considerati infortuni, allora perchè nell'elenco delle malattie professionali sono presenti anche malattie da agenti biologici?
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

bah, non saprei trovare altra spiegazione se non che, se ti è venuta una di quelle malattie di tipo acuto ed infatti considerate infortunio, è assai plausibile che sia stato per lavoro.  

Poi, c'è l'altra possibilità, ossia che essendo il tutto stato considerato "per la prima volta" negli anni 50, abbiano fatto un po' di tutta l'erba un fascio: è una malattia, PUNTO E VIRGOLA; ti è venuta per il lavoro: DUNQUE, E' UNA MALATTIA PROFESSIONALE, PUNTO E BASTA.
Nofer
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Casi
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Iscritto il: 10 mar 2014 20:26

E con gli addetti al primo soccorso come la mettiamo?

Nelle VR Biologico che sono solita fare cito sempre un elenco (verosimile, sicuramente non esaustivo al 100%) degli agenti biologici cui i lavoratori potrebbero essere esposti durante lo svolgimento delle proprie mansioni e quali attività o contesti possono comportare l'esposizione.

Fino ad oggi non ho mai considerato, però, i poveretti della squadra di gestione delle emergenze ed, in particolare, gli addetti al primo soccorso.
Voi cosa fareste?

Nel caso specifico si tratta di una scuola di lingue (ma grossina... nei momenti di picco ha anche un centinaio di studenti per volta).
Trattereste gli addetti come potremmo trattare un infermiere? :smt027

A me pare un po' troppo...

Alla fine, in questo caso, NON partiamo dal presupposto che abbiamo a che fare con soggetti certamente (o, comunque, quasi sempre) malati.
Ma non possiamo nemmeno dare per scontato che siano certamente sani...

Grazie in anticipo a chi saprà aiutarmi a prendere la decisione corretta o, per lo meno, più sensata...
:smt039
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Casi
Messaggi: 58
Iscritto il: 10 mar 2014 20:26

E con gli addetti al primo soccorso come la mettiamo?

Nelle VR Biologico che sono solita fare cito sempre un elenco (verosimile, sicuramente non esaustivo al 100%) degli agenti biologici cui i lavoratori potrebbero essere esposti durante lo svolgimento delle proprie mansioni e quali attività o contesti possono comportare l'esposizione.

Fino ad oggi non ho mai considerato, però, i poveretti della squadra di gestione delle emergenze ed, in particolare, gli addetti al primo soccorso.
Voi cosa fareste?

Nel caso specifico si tratta di una scuola di lingue (ma grossina... nei momenti di picco ha anche un centinaio di studenti per volta).
Trattereste gli addetti come potremmo trattare un infermiere? :smt027

A me pare un po' troppo...

Alla fine, in questo caso, NON partiamo dal presupposto che abbiamo a che fare con soggetti certamente (o, comunque, quasi sempre) malati.
Ma non possiamo nemmeno dare per scontato che siano certamente sani...

Grazie in anticipo a chi saprà aiutarmi a prendere la decisione corretta o, per lo meno, più sensata...
:smt039
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silqua
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Iscritto il: 31 mar 2009 15:26
Località: pavia

sono un po' di fretta ma la tua domanda è interessante, ho provato a googlare in maniera base, per esempio in questo documento (ps nelle scuole materne) a pag 21:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opus ... _alleg.pdf
mi pare che la posizione sia di estrema cautela (non so il protocollo di profilassi degli operatori sanitari, ma immagino che gli infermieri facciano quelle vaccinazioni lì).
poi puoi guardare sui forum dei MC, ci sono varie discussioni.
siccome magari la probabilità di contagi è bassa ma il rischio è alto (es.: epatite), forse il DDL fa la cosa migliore a prevedere un programma di prevenzione "da infermiere" ...
anche perchè in una scuola con ragazzi giovani che fanno attività fisica non è così improbabile l'infortunio "con spargimento di sangue", cioè anche la probabilità di contatto con agenti patogeni pericolosi potrebbe essere non bassissima.
mi domando se il ministero dell'istruzione non preveda dei protocolli per la sorveglianza sanitaria comuni a tutte le scuole; ogni scuola fa quello che gli pare con la SS o in generale con le azioni sanitarie preventive come le vaccinazioni? lo troverei strano, perchè deve essere pagata dal DDL (cioè lo stato, se si tratta di scuole statali), quindi mi aspetterei un comportamento più o meno "omogeneo".
silqua
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larsim
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Iscritto il: 14 mag 2008 10:08
Località: Casnà

ciao.. forse sottovaluto la cosa.. ma non capisco.
come cittadini mi pare che abbiamo l'obbligo di prestare soccorso, questo prima ancora di essere lavoratori e addetti al primo soccorso aziendale.
quindi non vedo rischi legati alla mansione in questo caso..  :smt017
"When a finger points at the sky, the imbeciles look at the finger"
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Casi
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Iscritto il: 10 mar 2014 20:26

Beh... ma Larsim, da privati cittadini facciamo comunque un sacco di cose che, in ambito lavorativo, prevedrebbero sorveglianza sanitaria, valutazione del rischio e formazione specifica...

Silqua, in realtà  qui si tratta di una scuola di lingue, privata. Ci sono studenti dai 4 ai 99 anni (più adulti che bambini).

Per i docenti che hanno a che fare con bambini in età scolare / asilo  :smt030  :smt005 ho applicato quanto si applica ai normali insegnanti di scuola elementare e materna (a me i termini primaria ecc. fanno ancora un po' ribrezzo...), con particolare riferimento ad eventuali gestanti.

Ma per quei docenti (o altri lavoratori) con mansione di primo soccorso mi frulla e mi rifrulla in mente  :smt044  (ma a questo punto, per ogni azienda seguita fino ad ora) che nel loro caso il rischio biologico sia sicuramente più elevato che per gli altri e che non si possa far finta di nulla.

Ma per fare una valutazione fatta bene... che agenti biologici, realisticamente, dovrei prevedere?
Il mio dubbio è, alla fine, solo questo.
Perché poi nella cassetta di primo soccorso gli eventuali DPI sono già presenti! E un minimo di sorveglianza sanitaria la fanno già.
Quindi non avrei grandi adempimenti in più, da aggiungere. Al massimo una procedura per la segnalazione degli incidenti "biologici" e  realtivo follow up.

Quello che mi chiedo è... se non se ne trova alcuna traccia nel web... è perché sono io che sto prendendo un abbaglio colossale  :smt001  e mi sfugge qualcosa, un riferimento di legge, una circolare o che so... che esclude la valutazione per gli addetti al primo soccorso?
Oppure (cosa assai meno probabile.... se non impossibile) sono la prima che si pone il dubbio?
:smt017
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