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Polveri di cotone

Archivio Igiene del lavoro/Microclima/DPI/Segnaletica.
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Dany

Ciao a tutti,
dovrei campionare le polveri di cotone in una azienda tessile.
per le postazioni fisse ho gli elutriatori verticali necessari, ma il medico mi ha chiesto di fare anche dei campionamenti personali.
Mi sembra di ricordare (ma non ricordo dove l'ho letto) che siano polveri toraciche... giusto?
secondo voi come vanno campionate? come polveri totali, respirabili, inalabili .... con conetto, con dorr-oliver, con iom??

Grazie Daniela
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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

:smt038 SPLENDIDA DOMANDA!
Le polveri di cotone sono in realtà fibre, perchè il cotone è una fibra naturale organica, sino a prova contraria.
Io Nofer, dunque, ritengo adatto l'uso del grembialino, e spiego le mie motivazioni: il conetto è studiato per avere una velocità di aspirazione di 1,2 m/s, e dato il peso specifico del cotone a seconda della concentrazione effettiva potremmo avere una sovrastima (in caso di bassa velocità dell'aria) o una sottostima (in caso di alta velocità dell'aria).
I cicloni sono separatori dimensionali in base al diametro aerodinamico della particelle, e quindi se fai il calcolo del diametro aerodinamico di una fibrilla con diametro reale di 1,2 micron e lunghezza di 9 micron vedi bene che né il Lippman nè tanto meno il Dorr Oliver consentiranno a questa fibrilla di finire sulla membrana.
Ci sarebbe poi un'altra considerazione da fare: è vero che anche l'ACGIH esprime il TLV-TWA in unità di peso/volume (0,2 mg/mc), ma è anche vero che la pneumoconioticità accertata del cotone è proprio funzione della sua forma sterica, ossia del fatto che è una fibra (anche la iuta, anche la bagassa, insomma tutto ciò che è fibrocellulosico fa pneumoconiosi, in più il cotone è anche fibrotigeno, ossia dà fibrosi polmonare, ma sulle altre si è studiato davvero poco). Quanto alla dimensionalità, la nocività è funzione della respirabilità, ossia le respirabili (diametro aerodinamico al 50%= 4 micron)sono più pericolose delle toraciche (d.a. al 50%= 10 micron) che a loro volta sono più pericolose delle inalabili (d.a. al 50%=100 micron). Quelle più grandi di 100 micron di solito si fermano in gola o comunque nelle prime vie aeree, e quindi vengono definite per principio non inalabili, ma se ti restano in gola per un pochetto, magari capita che qualcuna scenda...altrimenti, che senso avrebbe dire che l'asbestosi viene dalle fibre di amianto con lunghezza minore di 10 ma il mesotelioma con lunghezze maggiori di 100-150?
A mio avviso, quindi, oltre la determinazione gravimetrica sarebbe opportuno anche eseguire la determinazione numerica delle fibre. E giusto perchè sono una rompigliona, applicherei -sempre in attuazione al principio di maggior cautela- il limite previsto per il crisotilo, cui ti assicuro le polveri di cotone assomigliano proprio tanto, quindi 0,6 ff/lt che poi sono ben 600 fibre/mc. In effetti, se ci pensi, 0,200 milligrammi di polvere in aria  sono proprio facili da trovare, basta una giornata di vento e con le finestre aperte anche in un ufficio si raggiungono. E la determinazione ponderale secca(come che tu voglia raccogliere le polveri) ti dice le polveri di tutti i tipi, mica solo quelle di cotone. Con in più il problema che magari hai misurato tutto (terreni, sabbie, spore di polline, zampette di acari, cacche di mosca, cellule di pelle desquamate dei lavoratori, etc.) tranne proprio il cotone che è quello che ti interessa.
A te e al MC la scelta, spero di averti dato tutti gli estremi per farlo in piena scienza e coscienza!
Nofer
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