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dchiarazione di conformità

Archivio Direttiva Macchine e Mezzi di Trasporto in genere.
Questa sezione e' dedicata alle macchine di cui al DPR 459/96 ma anche ai mezzi di trasporto quali carrelli elevatori, trasporti terrestri soggetti alle norme ADR, trasporti pericolosi via mare, sicurezza aerea, ecc... (Riservato agli abbonati)
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Lupomik
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secondo voi una dichiarazione di conformità valida deve riportare la chiara identificazione della singola macchina a cui si riferisce (n. matrcola) o può essere accettata anche se fa riferimento soltanto al "tipo"?

Personalmente ne ho incontrate di entrambe i tipi e mi è sorto il dubbio.

Grazie, saluti.
La differenza fra  un genio e uno stupido  è che il genio ha dei limiti.
Renato

Il DPR 459/96 allegato I - 1.7.3 è chiaro e limpido :
Ogni macchina deve indicare in modo leggibile ed indelebile almeno le seguenti indicazioni......omissis.....designazione della serie o del tipo

ciao
R
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serafino
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Iscritto il: 03 ago 2005 14:22
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siccome noi siamo e bravi e tecnici (e bravi tecnici) facciamo un distinguo :

1-produzione di serie
2-produzione speciale

ed inoltre distinguiamo la dich di conformità in base alle direttive applicate.

La più usuale in questo contesto (forum) è quella macchine che si divide in B ed A

la direttiva macchine ti chiede la descrizione della macchina ossia i mezzi per identificarla chiaramente ivi compreso il numero di serie se necessario ad identificarla.

Pensiamo ad uno che fa seghe elettriche (diciamo la povera ... ho tagliato la marca citata in quanto ricordo che la pubblicita' indiretta e' vietata nel Forum f.to Mod), impazzirebbero!
Siccome sono ISO 9000 (sicuro) la loro produzione è sempre conforme ai res e quindi qualsiasi loro macchina è coperta da un unica ddc (te la fanno scaricare via internet).

Ci sono dei casi particolari, coperti da altre direttive in modo speciale, nei quali si da la confomrità per lotti di produzione.

Parliamo di dispositivi medicali e di valvole di sicurezza ad esempio, in cui la produzione è soggetta a flutuazioni (modifiche) e quindi una ddc supportata da un FT rev 0 è diversa come riferimento ad un ddc coperta da un FT rev 1.

concludo : se sono macchine speciali (per uso e/o costruzione) deve esserci un identificativo
se sono macchine standard in serie, non è necessario in quanto facilmente identificabili.
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ilmugnaio
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Ottimo Serafino!!
:smt038
Renato

Scrive Serafino :
concludo : se sono macchine speciali (per uso e/o costruzione) deve esserci un identificativo se sono macchine standard in serie, non è necessario in quanto facilmente identificabili.


Ok però adesso Serafino ci devi dire su quale supporto normativo poggia questa affermazione, altrimenti che cosa dice Lupomik al suo cliente (direttiva xy ?) :-)

ciao
R
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ilmugnaio
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ovvio la 98/37
Per l'interpetrazione si rimanda al Commentario .
Per cortesia non chiedermi di fare un copia incolla della porzione del Commentario dell'argomento in oggetto
Cordialmente
:smt002

PS
Nel 1993, la Commissione aveva pubblicato una prima versione di questo documento intitolata "La normativa comunitaria sulle macchine. Commenti sulle direttive 89/392/CEE e 91/368/CEE1". Il
presente documento ne costituisce una nuova versione che tiene conto dell'applicazione pratica della
direttiva e degli insegnamenti che ne sono stati tratti.
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serafino
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io come documentazione per le macchine, amo usare la direttiva stessa e le sue linee guida.
quindi a questi doc mi ispiro.

e su questi ci sono le risposte necessarie

Analogamente per le ddc in base alla direttiva elettromedicali (93/42), PED (37/23), bassa tensione (73/23), EMC (89/336) etc etc

ma quello che è fondamentale e che (forse) dal mio ragionameto non è emerso è lo scopo della ddc.

provo a spiegarmi meglio

la ddc è il documento che di fatto mette in relazione un prodotto con un processo di costruzione della macchina in rispondenza ai res che sfocia (banalmente) nel FT.
Tale documento deve permettere di poter dimostrare che la macchina a cui tale ddc si accompagna risponde ai res.

la macchina va chiaramente identificata.

ecco il nocciolo : se la macchina in questione è un prodotto speciale (custom) ovviamente deve essere sottoposto a tutta la trafila per la certificazione CE e quindi avra un suo FT. Lego ddc, macchina e FT con un numero di serie (usualmente).
Adesso faccio questa domanda : se io utilizzatore modifico la macchina immatricolata xyz da rossi, devo assolutamente rifare la procedura di conformità e quindi creo un nuovo numero di matricola per una macchina singola?direi che è facilmente identificabile tale macchina anche se la chiamassi PIPPO.Questo dimostra che il numero di matricola non è l'unico modo.

Infatti le linee guida della direttiva macchina ti dicono che, per la produzione in serie, suggerisce di indicare dalla matricola alla matricola, ma fondamentalmente impone che non ci siano dubbi sulla realzione fra macchina e ddc.

ed ecco il secondo punto : compro una sega marca T modello U anno di fabbricazione S e sulla ddc ho i medesimi dati : il costruttore può risalire al FT senza ombra di dubbio (ricordo che essendo in serie ho testato un modello e controllo gli altri a spot a seconda della mia organizzazione aziendale). A supporto nel FT devo includere tutte le procedure in essere per mantenere costante la qualità (in senso di rispondenza ai RES) del mio prodotto.

i prodotti particolari uso o pericolosità sono sovente coperti da altre direttive e mi riferisco alla direttiva 93/42 nella quale mi si descrive con precisione notevole cosa scrivere nella ddc.


Concludo così :

1-ddc-macchina-ft devono essere un triangolo perfetto
2-a seconda della direttiva applicata, ci sono particolari requiremnts legati agli aspetti che ho citato
3-se lsi vuole una risposta precisa ed univoca, è necessario conoscere con precisione a che prodotto ci si riferisce e quali sono le direttive applicate e se le stesse prevedono più moduli applicativi, quali di questi sono stati usati. dopo di che sarò solare, limpido e lapidario nel dire numero di matricola si oppure no
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ilmugnaio
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Giusto Serafino!
Dichiarazione di Conformità + macchina + Fascicolo Tecnico ( io lo chiamo cerchio tu triangolo ....)
Ho solo una perplessità interpetrativa forse causata da un punto esclamativo ovverosia :
Adesso faccio questa domanda : se io utilizzatore modifico la macchina immatricolata xyz da rossi, devo assolutamente rifare la procedura di conformità e quindi creo un nuovo numero di matricola per una macchina singola?direi che è facilmente identificabile tale macchina anche se la chiamassi PIPPO
Si certo la identifico ed è il requisito sostanziale per riportarlo ad un DdC e FT ma debbo obbligatoriamente fare un altro cerchio concentrico ( o trinagolo ) ...
Diciamo la stessa cosa?
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serafino
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si diciamo la stessa cosa, ma purtroppo oggi ho perso il dono della corretta scrittura (se mai l'ho avuto) e non rileggo più quello che scrivo (ottima abitudine persa)
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