che stupido, dimenticavo... (l'ho detto, ho un unico neurone che condivido con un lampione. Ogni volta che accendono la luce...).
Non condivido l'ipotesi di skipper di impiegare eventualmente estintori a polvere (anche qualora le macchine avessero poco valore). Difatti la decomposizione delle polveri dà origine ad anidride carbonica e si ritornerebbe punto e a capo.
Vado, che riaccendono la luce........
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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estintori e ammoniaca
Ho fatto una valutazione dei rischi un paio di mesi fa a riguardo, mica sono superman! Per le altre cose sono un pò come te, non preoccuparti! Non mi ricordo nemmeno come ero vestito il giorno prima, se mi sono fatto la doccia! E per dirti che calzini ho addosso devo levarmi le scarpe! ![:smt002](./images/smilies/002.gif)
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Non c'è mai abbastanza tempo per fare tutto il niente che vorrei (Voltaire)
ok ok...ho vinto la pigrizia! i limiti sono giusti! la scheda di sicurezza (che avevo scaricato da internet) era ancora in cima alla enorme pila di fogli sulla scrivania...
Non c'è mai abbastanza tempo per fare tutto il niente che vorrei (Voltaire)
- skipper1971
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- Località: Milano
per avere HCN da NH3 e CO occorrerebbe una T di almeno 500° in presenza di catalizzatori, difficile da avere in condizioni di incendio iniziali in cui si usa l'estintore.
comunque la polvere estinguente è una miscela di sali alcalini che se ben ricordo non reagiscono con l'ammoniaca anidra
ciao
comunque la polvere estinguente è una miscela di sali alcalini che se ben ricordo non reagiscono con l'ammoniaca anidra
ciao
Accidere ex una scintilla incendia passim.
A volte da una sola scintilla scoppia un incendio.
Lucrezio
A volte da una sola scintilla scoppia un incendio.
Lucrezio
Dovendo scegliere l'estinguente più adatto opterei senza dubbio sulla polvere o in alternativa sulla schiuma anche se, per esperienza diretta, grandi quantità di acqua permettono di gestire situazioni critiche a patto di prevedere un trattamento al refluo prodotto. Di seguito aggiungo delle annotazioni tecniche sul prodotto.
E’ esplosiva a concentrazioni in aria tra il 15% in volume (limite inferiore di esplosività) e il 28% in volume (limite superiore di esplosività), qualora però vi sia un innesco (sorgente di calore) che determini una temperatura di 630 °C (temperatura di auto accensione).
E’ corrosiva in presenza di umidità e liquefa a 15 °C alla pressione di 7,4 atmosfere.
Può reagire pericolosamente ed esplodere a contatto con iodio, cloro, bromo, fluoro, ipocloriti ed acetaldeide. Forma altresì composti esplosivi con argento, mercurio e oro.
Miscelata anche con poca acqua, attacca rame, zinco e argento, nonché molte leghe, specie quelle contenenti rame.
E’ esplosiva a concentrazioni in aria tra il 15% in volume (limite inferiore di esplosività) e il 28% in volume (limite superiore di esplosività), qualora però vi sia un innesco (sorgente di calore) che determini una temperatura di 630 °C (temperatura di auto accensione).
E’ corrosiva in presenza di umidità e liquefa a 15 °C alla pressione di 7,4 atmosfere.
Può reagire pericolosamente ed esplodere a contatto con iodio, cloro, bromo, fluoro, ipocloriti ed acetaldeide. Forma altresì composti esplosivi con argento, mercurio e oro.
Miscelata anche con poca acqua, attacca rame, zinco e argento, nonché molte leghe, specie quelle contenenti rame.
...che la forza sia con noi!!!
Credo che sia doveroso premettere che mi sto affacciando ora per la prima volta alla "sicurezza" (sono ancora uno studente), per cui è fortemente probabile che dica grosse cavolate.
Vi do delle altre informazioni: nella sala vi sono diverse tonnellate di ammoniaca contenuti in un silos, dei compressori, dei separatori d'olio e una vasca contenente acqua che serve tra le altre cose ad abbattere l'ammoniaca.
Ora, quello che a me preoccupa è la sinergie dei fenomeni (inaalzione di acido cianidrico, inalazione di CO e diminuzione di ossigeno).
I tecnici sono tenuti ad intervenire nella sala mediante autorespiratori quando è segnalata una presenza di ammoniaca nell'aria di 75 ppm, per cui, nella speranza che dpi siano usati, il problema va posto quando in aria ci sono 75 ppm in giù.
Vi do delle altre informazioni: nella sala vi sono diverse tonnellate di ammoniaca contenuti in un silos, dei compressori, dei separatori d'olio e una vasca contenente acqua che serve tra le altre cose ad abbattere l'ammoniaca.
Ora, quello che a me preoccupa è la sinergie dei fenomeni (inaalzione di acido cianidrico, inalazione di CO e diminuzione di ossigeno).
I tecnici sono tenuti ad intervenire nella sala mediante autorespiratori quando è segnalata una presenza di ammoniaca nell'aria di 75 ppm, per cui, nella speranza che dpi siano usati, il problema va posto quando in aria ci sono 75 ppm in giù.
Ti suggerisco di approfondire la materia con una bella ricera xche' la concentrazione da te indicata e' molto elevata, in bibliografia viene riportata la
TLV-TWA di 25 ppm e la TLV-STEL/C di 35 ppm.
In ambiente chiuso, personalmente suggerirei sempre l'impiego di autoprotettori dato che la scarsa aerazione potrebbe determinare sacche di aria macro-inquinata irrespirabili con maschera integrale dotata di filtro K.
TLV-TWA di 25 ppm e la TLV-STEL/C di 35 ppm.
In ambiente chiuso, personalmente suggerirei sempre l'impiego di autoprotettori dato che la scarsa aerazione potrebbe determinare sacche di aria macro-inquinata irrespirabili con maschera integrale dotata di filtro K.
...che la forza sia con noi!!!