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CEM e galvanica

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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

:smt010  aiuto-aiuto-aiuto!!!
Sempre per quella mia avversione innata per la fisica, mi sto a far venire le paturnie per un problema che ragionevolmente non c'è, ma siccome non lo conosco a sufficienza non ne sono sicura.
Soggetto: vasche di galvanica, piccole ed artigianali. L'intesità di corrente applicata è (valore massimo) 8 A, il più viaggia tra 3 e 5 A, voltaggio a 380 con trasformatore alle vasche, non più di 2 vasche di galvanica funzionanti, e nemmeno contemporaneamente (le altre come sapete sono i vari decapagggi, neutralizzazioni, risciacqui etc., quindi senza corrente applicata). La durata di ogni elettrodeposizione varia dai 12 ai 35 minuti, a secondo dello spessore desiderato, e quando gli va di lusso che lavorano tutto il giorno una vasca sta accesa al più 2,5 h.  

Dopo aver strabuzzato gli occhi sull'allegato XXXVI, in particolare le tabelluzze, ed aver annusato con cura la gazzetta su quelle pagine (potevo anche mangiarla, tanto di più non avrei capito, ma mi viene indigesto il coso 81), mi sarei fatta l'idea che mi sto creando una fisima fuori luogo.
Perchè secondo me in quelle condizioni mi fa campo elettromagnetico molto meno di un monitor, per qual che ne so io: che in compenso è proprio pochino pochino
 :smt022
E quindi, prima di scrivere stroppolate enormi chiedo lumi e conforto; ovviamente, secondo me il rischio sanitario in impiantini così piccini sta tutto negli aerosol, ed è di tipo squisitamente chimico, e però lo sappiamo tutti che io vedo rischio chimico e amianto quasi ovunque... Non vorrei che forse non percepisco il rischio fisico da CEM perchè ne capisco nemmeno la millesima parte di quello chimico...
attendo notizie e pareri, grazie di cuore per l'aiutino e intanto me ne vado a casa a fare pappa!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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igno_ranza
Messaggi: 572
Iscritto il: 25 mar 2010 19:44

Oso l'inosabile e provo a darti una dritta.

Quali sono le condizioni nelle quali la valutazione del rischio puo' concludersi con la “giustificazione” secondo cui la natura e l’entità dei rischi non rendono necessaria una valutazione più dettagliata? Definiamo situazione “giustificabile” una condizione che può avvalersi di questa più semplice modalità di valutazione del rischio nella quale la condizione espositiva non comporta apprezzabili rischi per la salute.
Ai fini di questa definizione si reputano in primo luogo non comportare rischi per la salute le esposizioni inferiori ai livelli di riferimento per la popolazione di cui alla raccomandazione europea 1999/519/CE. In linea con questa definizione sono condizioni espositive giustificabili quelle elencate nella Tabella 1 elaborate a partire dalla norma CENELEC EN 50499 il cui recepimento in norma CEI è previsto entro novembre del 2009. In questi casi la giustificazione è adottabile indipendentemente dal numero di attrezzature di lavoro in uso.


Tab. 1 - Attrezzature e situazioni giustificabili. Lista non esaustiva. (ometto tutto quello che non serve alla discussione)

Uso di attrezzature marcate CE, valutate secondo gli standard armonizzati per la protezione dai CEM-Lista soggetta a frequenti aggiornamenti:
· EN 50371: norma generica per gli apparecchi elettrici ed elettronici di bassa potenza
(...)
Rete di distribuzione dell’energia elettrica a 50 Hz nei luoghi di lavoro: campo elettrico e magnetico devono essere considerati separatamente.
Per esposizioni al campo magnetico sono conformi:
· Ogni installazione elettrica con una intensità di corrente di fase <= 100 A;
· Ogni singolo circuito all’interno di una installazione con una intensità di corrente di fase <=100 A;
· Tutti i componenti delle reti che soddisfano i criteri di cui sopra sono conformi (incluso i conduttori, interruttori, trasformatori ecc...);
· Qualsiasi conduttore nudo aereo di qualsiasi voltaggio.
Per esposizioni al campo elettrico sono conformi:
· Qualsiasi circuito in cavo sotterraneo o isolato indipendentemente dal voltaggio
· Qualsiasi circuito nudo aereo tarato ad un voltaggio fino a 100 kV, o line aerea fino a 125 kV, sovrastante il luogo di lavoro, o a qualsiasi voltaggio nel caso di luogo di lavoro interni.


In attesa di strali dagli esperti, ti darei ragione su tutti i fronti, sulla scorta sopratutto del secondo esempio della tabella 1,ma anche il primo puo' dare spunti interessanti (a conoscere la norma...).

A proposito:e' tutta farina di questo sacco

http://www.ispesl.it/linee_guida/Fattor ... %20web.pdf

paragrafo 4.04.
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tentativo
Messaggi: 7
Iscritto il: 02 nov 2006 08:18
Località: Brescia

Ciao a tutti,
sono alle prese con una valutazione sul rischio CEM di una galvanica. Non avendo la possibilità di fare misure strumentali, sto cercando di capire se il mio impianto supera i valori d'azione per lavoratori e normale popolazione, per poi eventualmente formulare una stima verosimile dell'estensione della zona 2 e della zona 1.
Il cliente mi dice che all'impianto è applicata una corrente al cui intensità arriva fino a 1000 A.
Qualcuno ha qualche riferimento di valori di letteratura o report di misure che possono aiutare a farsi un'idea?
Grazie mille
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Gigio
Messaggi: 9
Iscritto il: 15 set 2010 10:50

Stuzzico un pochino la discussione ormai sopita.....se non sbaglio le vasche galvaniche sono alimentate a conrrente continua (non sinusoidale a 50Hz) per cui si fa un po fatica a rientrare in quel campo di esclusione delle sorgenti "giustificabili"
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carlito
Messaggi: 192
Iscritto il: 05 dic 2007 12:28

Si infatti, sono presenti appositi raddrizzatori di corrente su ogni vasca in cui si esegue un trattamento/pretrattamento elettrolitico. Avendo a disposizione lo strumento ho fatto le misure un pò dappertutto (raddrizzatori, catodi anodi, etc) e i valori rilevati sono estremamente bassi per il campo magnetico e, ovviamente, ancora più bassi per quello elettrico (in funzione dei valori di soglia).
In galvanica ovvimente è il rischio chimico a farla da padrone per via di uno squisito mix di enormi quantitativi di sostanze pericolose, frequente manipolazione delle stesse, generale sottostima del rischio e scarse condizioni "igeniche" (nonostante sporadiche ecezioni, è uno di quei casi dove mi sento di fare di tutta l'erba un fascio).
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