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Nofer ha scritto:
E visto che il nostro glorioso PM ci aveva pensato già, posso sapere perchè non formulare l'ipotesi di reato di omicidio contemporaneamente a quella di disastro?
Forse perché così resta in piazza più tempo su un megaprocesso ove il mediatico la fa da padrona?
Dico... forse...
"detto così è semplice e infatti lo è detto così" B.P.
Giò
io sinceramente mi fido molto di più di questo professore (di cui non ricordo il nome) che di Guarriniello.
Io non sono riuscito bene a spiegare il concetto evidentemente, ma te lo ripeto, per me, me non fa una piega. manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
... evidentemente, ci ha preso gusto a farsi impalare dalla Cassazione, oppure per evitare qualsivoglia ulteriore indagine su de schmidheiny per il "ne bis in idem" e previo ammollamento di congrue cifre direttamente svizzera su svizzera, per casal monferrato si è appena inventato 1800 omicidi volontari...
E dire che ci stanno ben 2 reati gia fatti e provati, per condannarlo anche se è latitante, de schmidheiny: un bellissimo omicidio colposo plurimo aggravato, che ci sta tutto, e l'omissione dolosa di cautele, quindi il 589 e il 437 CP. Che farebbero 10 + 10 ma almeno sono certi rispetto all'improbabile condanna a 21 prevista per il volontario; in appello, potranno diventare 8+8, ma almeno la cassazione non potrà dire "... ma sta volontarietà come la ritenevano dimostrata, sti giudici di prime e seconde cure?".
Bastano i morti degli ultimi 3 anni, cui senza meno si aggiungeranno quelli che sono ora malati, ed è bello che provato.
Ritengo che andrebbe licenziato per danno all'immagine della magistratura.
io vorrei ormai una moneta da almeno 1 € per ogni previsione che faccio, e magari mi tranquillizzerei per il mio futuro pensionistico.
copioincollo dall'articolo linkato ieri da capo mod:
LaRepubblica del 24-07-2015 ha scritto:Il gup, nell'udienza preliminare che si è riaperta questa mattina al Tribunale di Torino, ha accolto l'eccezione sollevata dalle difese di Stephan Schmidheiny, amministratore delegato di Eternit, sul cosiddetto "ne bis in idem", e inviato alla Corte Costituzionale il processo Eternit bis . Schmidheiny era stato prosciolto per prescrizione da una precedente accusa di disastro ambientale doloso. Qui risponde a titolo di omicidio volontario della morte, provocata da malattie da amianto, di 258 persone.
e mi ricopioincollo da sola quello che ho scritto due mesi ormai più di 2 mesi fa, quindi come si suol dire "di data certa" :
Nofer del 13-05-2015 ha scritto:evitare qualsivoglia ulteriore indagine su de schmidheiny per il "ne bis in idem"
Scopro solo in questa occasione che comunque i morti sono passati a "soli" 258.
Adesso, ammesso e non concesso,e comunque in attesa della corte costituzionale, qualcuno mi dica come si possa anche solo pensare di ipotizzare, chiunque siano questi 258 morti rimasti tali, che schmidheiny potesse volontariamente cagionarne la morte... ma verosimilmente non sapeva nemmeno chi fossero, non li conosceva e non è che ce l'avesse con loro più che con gi altri tanti morti di amianto a Casal Monferrato.
Invece, e anche se per molti dei 1800 e dispari sarebbe comunque prescritto il reato, c'era da chiedere (ma sin dal primo processo...) l'applicazione dell''art. 586 CP che testualmente dice:
Codice Penale ha scritto:Art. 586.
Morte o lesioni come conseguenza di altro delitto.
Quando da un fatto preveduto come delitto doloso deriva, quale conseguenza non voluta dal colpevole, la morte o la lesione di una persona, si applicano le disposizioni dell'articolo 83, ma le pene stabilite negli articoli 589 e 590 sono aumentate
Dal mio punto di vista, il "delitto doloso" iniziale, per l'epoca in cui avvennero i fatti, è rappresentato dalla violazione continua e comprovata del DPR 303/56, art. 4, + art. 21 = Difesa contro le polveri + art. 37 + art. 40 c.5, nonchè del DPR 547/55 art. 4 sino al 1965, e dopo il 1965 - in cui è stato emanato il 1124 con assicurazione obbligatoria conro l'asbestosi - anche violazione di DPR 547/55 art. 5 c. 1
... fatto avvenuto in Casal Monferrato appunto dal 1956 al 1986.
E la morte di tuttissimi dipende esattamente da quelle violazioni, di cui rispondono i DdL ma anche dirigenti e preposti: quand'anche a loro volta colpiti dalle conseguenze.
Noi, e dico NOI ITALIA, abbiamo sempre avuto delle buon leggi, stiamo messi in questo modo perchè c'è stato e c'è chi cerca di far finta di niente e chi, come alcuni magistrati tra cui quello di cui trattiamo qui, fa vedere che si sbatte ma in realtà fa solo scena: tanto fumo, ma arrosto niente.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
manfro
