Buon pomeriggio.
Leggo pareri contrastanti circa l'interpretazione di applicazione obblighi TU nel caso gli accomandanti prestino attività lavorativa per l'azienda.
Il mio caso è questo: S.A.S. di progettazione impianti sportivi. 2 accomandatari + 2 accomandanti.
Le attività di progettazione (disegni, specifiche tecniche, gare con fornitori, sopralluoghi in impianto per installazione campi sportivi ecc....) sono svolte dai due accomandanti. I soci accomandatari non fanno nulla se non firmare delle carte e presenziare alle riunioni. In questo caso si rientrerebbe nell'ambito di applicazione del TU?
E invece nel caso fosse un solo accomndatario (firma carte svolge riunioni) + 3 accomndatari (che svolgono attività di progettazione), si rientrerebbe?
Grazie.
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Gestione Sicurezza in s.a.s.
Ciao a tutti.
Vista la mia inesperienza, ho chiesto direttamente allo SPISAL della mia città.
Questa la mia domanda: "Se una Ditta risulta, da visura camerale, essere una società in cui i due soci sono il lavoratore e la moglie che gestisce la contabilità, per quanto riguarda il lavoro in cantiere devo chiedere lo stesso il POS o posso assoggettarlo ad un lavoratore autonomo? Nel secondo caso, devo fargli firmare una dichiarazione che in cantiere opera da solo?
Questa la loro risposta: "dipende dal tipo di società (SNC, SAS, etc); se i soci sono considerati come dipendenti l’uno dell’altro (es. snc) l’unico che lavora in cantiere è equiparato al lavoratore dipendente con tutti gli obblighi che conseguono. E’ sempre necessario il POS qualora si tratti di un’impresa familiare ai sensi dell’art. 230-bis del Codice civile."
Io ne deduco che nel caso di una s.a.s. in cui ci sia un solo socio accomandatario, questo sia equiparabile ad un lavoratore autonomo.
Vista la mia inesperienza, ho chiesto direttamente allo SPISAL della mia città.
Questa la mia domanda: "Se una Ditta risulta, da visura camerale, essere una società in cui i due soci sono il lavoratore e la moglie che gestisce la contabilità, per quanto riguarda il lavoro in cantiere devo chiedere lo stesso il POS o posso assoggettarlo ad un lavoratore autonomo? Nel secondo caso, devo fargli firmare una dichiarazione che in cantiere opera da solo?
Questa la loro risposta: "dipende dal tipo di società (SNC, SAS, etc); se i soci sono considerati come dipendenti l’uno dell’altro (es. snc) l’unico che lavora in cantiere è equiparato al lavoratore dipendente con tutti gli obblighi che conseguono. E’ sempre necessario il POS qualora si tratti di un’impresa familiare ai sensi dell’art. 230-bis del Codice civile."
Io ne deduco che nel caso di una s.a.s. in cui ci sia un solo socio accomandatario, questo sia equiparabile ad un lavoratore autonomo.