Buongiorno,
primo post - dopo la presentazione - ed entro subito a gamba tesa: parcelle
Alcune aziende mi hanno offerto la possibilità di svolgere il ruolo di RSPP "esterno", ma non ho la più pallida idea di quanto chiedere. Svolgo abitualmente il ruolo di CSE/CSP in edilizia, dove però la stima della prestazione è molto più semplice, in quanto il costo dei lavori è ben chiaro e il decreto parcelle indica i parametri di calcolo. Quindi una base di partenza per una richiesta "congrua", con ribasso valutato su difficoltà, committenza, svolgimento di altri incarichi (es. direttore lavori).
Ma RSPP?
Sul n° di dipendenti?
Sul Fatturato?
Azienda di appena 10 dipendenti, Torino, attività ufficio... quanto dover chiedere? Non saprei.
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Parcelle e criteri
Quando si deve fare un'offerta commerciale, i criteri che possono essere utilizzati sono diversi. I miei sono:
- livello di responsabilità
- tempo necessario
- formazione pregressa
- professionalità da acquisire.
Tutti questi fattori infatti portano via energie.
Ti spiego.
Livello di responsabilità: c'è sicuramente differenza tra uno studio professionale e un impianto di produzione.
Tempo necessario: c'è sicuramente differenza tra un'attività che ha un sistema di gestione della qualità e della sicurezza implementato, con ruoli e procedure definiti, monitorati e migliorati e un'attività nascente con nessuna strategia/organigramma/mansionario/regolamenti all'attivo...non avresti interlocutori e tutto ricadrebbe su di te
Formazione pregressa: io la mia consapevolezza di essere un buon professionista la riesco a vendere bene. Se fossi uno senza esperienza, o con esperienza non trasversale, avrei grosse difficoltà a chiedere cifre sostanziose.
Professionalità da acquisire: poca esperienza vuol dire ancora molto studio da fare...questo ha un costo.
Non parlerei proprio pertanto di numero di lavoratori, nè di fatturato, nè in ultima analisi del mercato che gira intorno.
Io ho richiesto cifre molto alte in realtà che avevano bisogno si di RSPP ma poi li ho potuti aiutare in tanti altri capitoli aziendali e questo è quello che secondo me fa il prezzo da pagare per un'azienda.
Spero di non averti ulteriormente confuso....
- livello di responsabilità
- tempo necessario
- formazione pregressa
- professionalità da acquisire.
Tutti questi fattori infatti portano via energie.
Ti spiego.
Livello di responsabilità: c'è sicuramente differenza tra uno studio professionale e un impianto di produzione.
Tempo necessario: c'è sicuramente differenza tra un'attività che ha un sistema di gestione della qualità e della sicurezza implementato, con ruoli e procedure definiti, monitorati e migliorati e un'attività nascente con nessuna strategia/organigramma/mansionario/regolamenti all'attivo...non avresti interlocutori e tutto ricadrebbe su di te
Formazione pregressa: io la mia consapevolezza di essere un buon professionista la riesco a vendere bene. Se fossi uno senza esperienza, o con esperienza non trasversale, avrei grosse difficoltà a chiedere cifre sostanziose.
Professionalità da acquisire: poca esperienza vuol dire ancora molto studio da fare...questo ha un costo.
Non parlerei proprio pertanto di numero di lavoratori, nè di fatturato, nè in ultima analisi del mercato che gira intorno.
Io ho richiesto cifre molto alte in realtà che avevano bisogno si di RSPP ma poi li ho potuti aiutare in tanti altri capitoli aziendali e questo è quello che secondo me fa il prezzo da pagare per un'azienda.
Spero di non averti ulteriormente confuso....
Potresti iniziare "per gradi", mi spiego:
Siediti con calma e prova a stimare il numero di ore che dovrai dedicare a questa attività e poi moltiplicale per la tua tariffa oraria.
Aggiungi un 20% (perchè tanto, alla fine, ti toccherà lavorare comunque di più di quanto pensi ).
Proponi un contratto annuale e, dopo 10 mesi, inizia a fare un bilancio di ore lavorate / ore stimate.
Regolati di conseguenza per il rinnovo (se ne varrà la pena).
Nel conto mettici anche il "rateo" cliente per i software, i corsi di aggiornamento che dovrai fare, eventuali spese di trasferta ecc.
manfro
Siediti con calma e prova a stimare il numero di ore che dovrai dedicare a questa attività e poi moltiplicale per la tua tariffa oraria.
Aggiungi un 20% (perchè tanto, alla fine, ti toccherà lavorare comunque di più di quanto pensi ).
Proponi un contratto annuale e, dopo 10 mesi, inizia a fare un bilancio di ore lavorate / ore stimate.
Regolati di conseguenza per il rinnovo (se ne varrà la pena).
Nel conto mettici anche il "rateo" cliente per i software, i corsi di aggiornamento che dovrai fare, eventuali spese di trasferta ecc.
manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
- weareblind
- Messaggi: 3236
- Iscritto il: 07 ott 2004 20:36
Esatto.
1) Stima delle giornate + 20%
2) Decisione del costo a giornata.
Spanne:
- per attività a difficoltà zero, 450,00 euro / giorno;
- per attività a difficoltà (rischio) alto, 800 euro/giorno.
1) Stima delle giornate + 20%
2) Decisione del costo a giornata.
Spanne:
- per attività a difficoltà zero, 450,00 euro / giorno;
- per attività a difficoltà (rischio) alto, 800 euro/giorno.
We are blind to the worlds within us waiting to be born