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emergenza in stabilimento con più aziende

Archivio Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR) attività varie/Mobbing/Discussioni Legislative/Tecniche di carattere generale.
Discussioni Legislative e Tecniche, non rientranti nelle categorie specifiche degli altri archivi, dove vengono affrontati gli aspetti di applicazione della legislazione e della normativa tecnica in materia di sicurezza e salute sul lavoro (assetti societari e relative conseguenze sulla sicurezza, documenti di valutazione dei rischi (DVR) di attivita' specifiche, mobbing, ecc...) (Riservato agli abbonati)
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giano
Messaggi: 8
Iscritto il: 24 mar 2005 12:31

Salve a tutti...mi servirebbe un aiuto..
All'interno di uno stabilimento con rischio di incidente rilevante opera un'azienda con meno di 10 dipendenti, la quale però gestisce una cooperativa, composta da circa 30 persone, che effettua la parte operativa della lavorazione, ma che non ha alcun rapporto con il committente (in tal caso è lo stabilimento)...
ora, dal punto di vista dell'emergenza, io credo che entrambe (azienda+cooperativa) comunque debbano redigere un piano di emergenza per la propria organizzazione (con tanto di nomina di addetti emergenze e pronto soccorso), ad integrazione del piano di emergenza dello stabilimento che prevede già una squadra generale di emergenza e di pronto soccorso...
spero di essere stato chiaro
Gradirei qualche parere in merito
Grazie a tutti
Giano
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Max DP
Messaggi: 564
Iscritto il: 08 ott 2004 10:03
Località: Cordenons (PN)

partendo dalla parte puramente formale direi che ogni DDL deve individuare gli addetti alle squadre di emergenza.

passando poi per l'art. 7 del 626/94 direi anche che, vista la coabitazione di due realta' in uno stesso stabilimento senza alcuna divisione, i DDL devono instaurare un rapporto di cooperazione e coordinamento anche per quanto riguarda la gestione dell'emergenza.

ora dal punto di vista pratico, direi che la formazione e il continuo addestramento, se fatto congiuntamente, potrebbe essere un punto a favore almeno per uniformita' nell'intervento, conoscenza degli impianti, ecc.

Max DP
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weareblind
Messaggi: 3267
Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

In estrema sintesi (oggi il server ha detto che non vuole funzionare) secondo me Giano ha ragione. E pure Max DP.
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Lupomik
Messaggi: 214
Iscritto il: 10 dic 2004 16:34
Località: PARMA

secondo me ognuno deve contribuire con i propri addetti ed i propri mezzi, solo se richiesto.

Mi spiego: il committente nell'ambito dell'art. 7 deve valutare se è più conveniente ai fni della gestione delle emergenze avere una plurilità di piani e di mezzi (umani e materiali) di attuazione. Potrebbe anche convenire, come io credo, che questa pluralità di soggetti possa al limite fare più danni che bene; fermo restando che il piano principale, quello del committente, deve comunque eventualmente recepire quelli particolari.
Le discriminanti fondamentali per sceglier una soluzione invece che l'altra, a mio modo di vedere, sono lo spazio ed il tempo, vale a dire, la contemproranietà spazio temporale delle attività. Quando questa sia realizzata sarà bene per il committente provvedere autonomamente; quando questa non sia sarà necessario che ognuno si attrezzi per se. Ovviamente in entrambi i casi sono possibili anche delle soluzioni ibride intermedie.

saluti.
La differenza fra  un genio e uno stupido  è che il genio ha dei limiti.
AM

Scrivo per la prima volta su questo forum anche se da diverso tempo ne seguo le discussioni e ringrazio fin da ora per l'attenzione che mi si vorrà concedere.

Ricercando fra i messaggi problemi analoghi a quello che mi si pone ho trovato questa discussione e ad essa mi riallaccio.

In breve, la mia azienda all'interno della quale svolgo il compito di ASPP, si trova ad avere in gestione un area dove vengono svolte dai nostri dipendenti operazioni di stoccaggio e spedizione merci.
L'area di lavoro si trova all'interno di uno stabilimento multisocietario dove le aziende coinsediate hanno predisposto una infermeria nella quale opera 24h su 24h personale medico e infermieristico e il piano di emergenza generale approvato da tutte le aziende dispone che in tutti i casi il primo intervento di soccorso deve essere operato dal personale di tale presidio, lasciando il compito agli addetti delle squadre di emergenza delle singole società, solo di avvertire tempestivamente tale infermeria interna.

La mia domanda è questa, esiste una norma di legge che prevede che in caso di organizzazione di un presidio medico aziendale fisso, esenti il datore di lavoro dall'obbligo di formazione dei singoli addetti alle squadre di emergenza per quanto riguarda le nozioni di primo soccorso?

Grazie e un saluto a tutti coloro che vorranno proseguire la discussione
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Lupomik
Messaggi: 214
Iscritto il: 10 dic 2004 16:34
Località: PARMA

per come la vedo io:
i diversi DL devono nominare (art.12 626/94) gli addetti al primo soccorso e sulla lettera di incarico formale sarà riportato quello che debbono fare (avvisare l'infermeria) e come (telefono, urlo, ecc). A questo punto, dato per acquisito che in fase di redazione del piano si siano allegati gli attestati formativi di coloro che operano in infermeria, il pronto soccorso è a mio parere assicurato.
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Ios
Messaggi: 164
Iscritto il: 06 mar 2005 23:15
Località: Crotone

puoi chiarire se le aziende coinsediate hanno creato un condominio, o comunque un organo di coordinamento di servizi per le aziende che coabitano nell'edificio?
AM

Grazie per le risposte!!!

In effetti, rispondendo a Lupomik, su consiglio del SPP il mio DL ha da tempo nominato degli addetti alle squadre di emergenza indicandogli, con riferimento al primo soccorso, quali sono i loro precisi compiti deducendoli dal piano di emergenza generale da noi recepito (cioè attivarsi secondo la proecdura in esso contenuta per avviare i contatti con l'infermeria). All'interno dell'infermeria poi confermo che prestano servizio su turni dei medici coadiuvati da personale infermeristico 24h su 24h.
Tale personale (rispondendo a IOS) è assunto, con relativa verifica dei titoli di studio, da una società apposita, costituita dalle coinsediate nello stabilimento col compito di gestire e oraginazzre le "utilities" (portinerie, infermeria, vigli del fuoco, viabilità interna, ecc.).

Detto ciò, ritenevamo di aver adempiuto agli obblighi di legge con riguardo all'organizzazione del primo soccorso.

Il problema è però riemerso in questi giorni, a seguito di periodico aggiornamento ex art. 7 D.lgs. 626/94, dove abbiamo appurato che la nostra sociètà non rientrà fra quelle costituenti la società gerente le "utilities" ma paga i servizi da essa forniti una tantum a seconda dell'effettivo bisogno della prestazione e che pertanto, ad una attenta lettura del piano di emergenza, risulterebbe esclusa da servizi generali quali addetti primo soccorso intesi in un senso ampio del termine (in pratica per noi l'infermeria aziendale svolge una presatzione medica a richiesta e non un servizio continuativo).

Per risolvere il nostro problema organizzativo procedermo quindi o a stipulare una convenzione con tale società o a far partecipare ad appositi corsi i nostri addetti per gestire in autonomia per quanto ci rigurada il primo soccorso.

Mi resta comunque il dubbio se nel caso in azienda operi 24h su 24 un medico, la legge esoneri il datore di lavoro sia esonerato da formare personale dipendente per il primo soccorso.
Continuerò la mia ricerca aspettando eventuali contributi.

Saluti a tutti
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