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ATEX per silos di stoccaggio farina

Archivio Impianti Tecnici (L. 46/90)/Atmosfere Esplosive (ATEX)/Radiazioni.
In questo archivio sono riportati tutti i posts relativi agli impianti elettrici, termotecnici, impianti a gas e a pressione, tutte le discussioni sulla direttiva ATEX e le radiazioni (Riservato agli abbonati)
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manfro.

una risposta di un cliente a cui proponevo una valutazione ATEX per un silos (piccolino di stoccaggio farina) è stata illuminante: "ma senti un pò, quanti panifici hai sentito che sono saltati in aria negli ultimi 100 anni?"
Oh, non me ne sono venuti in mente....
A volte faccio davvero fatica.
:smt006 manfro
Marzio.

I materiali che sono presenti nel ciclo produttivo e che possiedono caratteristiche tali da essere coinvolti in esplosioni si possono riassumere in quattro tipologie:
1) materiali organici di origine naturale (per esempio grano, zucchero, legno);
2) materiali organici di origine sintetica (per esempio plastica, pigmenti organici, pesticidi);
3) carbone e torba;
4) metalli (per esempio alluminio, magnesio, zinco).
In particolare, esperienze sviluppate in test di laboratorio (Zeeuwen, 1997) dimostrano che oltre il 70% delle polveri industriali, in idonee condizioni, possono dare luogo a esplosioni.
Tra le attività più pericolose si ricordano l’industria del legno (31.6% del totale delle esplosioni avvenute nella Repubblica Federale Tedesca seguita dall’industria alimentare (24.7%) e da quella dei metalli (13.2%). La maggior frequenza di infortuni si verifica nel comparto produttivo della plastica (2.13 feriti/esplosione) seguita dall’industria dei metalli (1.94 feriti/esplosione) e da quella alimentare (1.44 feriti/esplosione), mentre il maggior tasso di mortalità si rileva nell’industria alimentare (0.43 morti/esplosione).

Tipo di attività Esplosioni (%)

Legno                        31.6
Alimentare                        24.7
Metalli                        13.2
Plastica                        12.9
Carbone                         9.2
Carta                         2.0
Altro                         6.4

Ciao

Marzio
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weareblind
Messaggi: 3202
Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Faccio una digressione scientifico-culturale.
Sapete da dove sono partiti i primi studi sulle polvero che esplodono? Da un panettiere dell'800.
Questo tizio stava caricando i sacchi di farina gettandoli dal primo piano del suo magazzino verso un carretto che stava sotto, come in tutti i fienili. Poiché stava facendo sera aveva acceso una lampada a petrolio presso l'edificio. Uno dei sacchi gettati di sotto si rompe e la polvere, sottile, si allarga a nuvoletta. La nuvoletta entra in pieno contatto con la lampada, ed esplode.
Risultato: un panettiere in meno.
:smt006
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Marzio
Messaggi: 1321
Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Eh, eh... il panettiere si chiamava Sig. Giacomelli e lavorava a Torino. E' saltato per aria il 14 dicembre 1785 alle sei di sera...

Marzio
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manfro
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Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

ragazzi fatevelo dire col cuore in mano...
vu facete treme! (tr. voi fate paura!)
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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weareblind
Messaggi: 3202
Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

LEL g/mc
Orzo, farina: 30
Pane, impasto (60% farina di mais, 30% fiocchi di patate, 5% zucchero, 5% sale): 30
Farina, per pane: 60
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fbianchi.

Nel medioevo i forni non lavoravano mai di notte, così come i mulini (chiedere al Mugnaio per sicurezza)
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luci
Messaggi: 36
Iscritto il: 29 ott 2004 22:26

Per quanto riguarda i casi di esplosione, vedi il punto 4.1 e 4.2 nel link:

http://www.sicurezzaonline.it/homep/inf ... 040406.htm

:smt039
Saluti - luci
Renato

Blaye Francia : prima e dopo

Ricordo a tutti i visitatori che le due foto gentilmente allegate da Renato (riportate piu' sotto) sono visibili solo ai registrati al Forum.
Per registrarvi dovete cliccare sul seguente link:

http://www.forumsicurezza.com/forum/pro ... e=register

Cordiali saluti a tutti e buona serata.

Mod :smt039
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Lupomik
Messaggi: 214
Iscritto il: 10 dic 2004 16:34
Località: PARMA

mi sembra cha anche al porto di genova una volta un silos ha preso il volo.
La differenza fra  un genio e uno stupido  è che il genio ha dei limiti.
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