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Una siringa di benzina ...

Archivio norme tecniche e legislazione in materia di Prevenzione Incendi.
Per una corretta interpretazione ed applicazione delle norme relative alla prevenzione degli incendi, lo Staff di Sicurezzaonline ha creato questo archivio per l'enorme importanza che riveste la materia per tutti i luoghi di lavoro (Riservato agli abbonati)
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ilmugnaio
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Iscritto il: 15 ott 2004 18:42
Località: PISA

Ho questo problemino:
liquido tipo benzina ....un po speciale...
Punto di infiammabilità 120° C
Autoinfiammabilità >200°C
LEL 0,6%   UEL 7%
Lo metto in una specie di siringa di circa 0,005 cm2 senza fori di uscita ( mi serve per sapere se la siringa è bucata ;-) )  lo comprimo a 200 - 210 bar e lo riscaldo a 140° -150°C
Sto ben attento che non ci siano ignizioni di scintille e fumatori di sigari e pipe ...quindi senza possibilità di innesco ....
Ovvio se la siringa è forata esce lo zampillo nebulizzato (e qui lo posso capire l'esplosione) ma la pressione di uscita non sarà piu a 200 bar  mentre la temperatura ...certamente al di sotto di 120° (espansione adiabatica)
Che dite espolderà la siringa?
Non mi dite di cambiare liquido o di ridurre i parametri è impossibile !!!
cordialmente
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

io dico che sì, esplode.
Tanto per cominciare, tendo ad escludere che l'adiabasi possa consentire un abbassamento di 20 °C per un piccolo forellino (devi controllare se è bucata che non si veda a vista, giusto? quindi, di suo il buco non si vede, quindi è piccolissimo, quindi quello che ne esce è pochissimo).
Poi, non vorrei sembrare paurosa, ma se una cosa la metti ad una pressione di 210 bar, che vuol dire proprio tanto, tendo ad escludere che, a parità o quasi di volume, non si riscaldi, quindi diciamo che già la pressione fa il suo sulla temperatura. Beh, le quantità in gioco son piccine. A proposito, immagino che tu intendessi un volume di 0,005 cm3, ossia 5 microlitri, che già nelle siringhe da cromatografia mica tanto si vedono: ma quant'è piccola 'sta cosa?
Scusa, ma una bella soluzione acquosa con un po' di colorante blu? o anche rosso, magari con il rosso ponceau che non è tossico?
Senti, la teoria è una cosa, la pratica è un'altra: prova!
se esplode, ho ragione io :smt023 , se non esplode ho torto :smt012 .
Nofer

P.S.  :smt040 lascia detto a qualcuno nell'altra stanza che ci facciano sapere!
Nofer
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ilmugnaio
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Iscritto il: 15 ott 2004 18:42
Località: PISA

Magari potessi provarla .....
E poi scusa se provo ed esplode?  Sai che bella figura ....miliarducci andati in fumo  !!!
Gia potessi metterci il vino novo ,sai di quello rosso spumeggiante sarebbe bellissimo ....ma non si puo .
Seriamente!
Giusto il raffreddamento adiabatico è insignificante verissimo!
Ora mi chiedo che per esplodere un fluido deve essere allo stato di vapore ovverosia ci dovrebbero essere le condizioni di formare con l'aria una miscela, quindi finchè è nella "siringa" a pressione di 200 bar teoricamente potrei fargli anche superare la temperatura di autoinfiammabilità.
Certamente il problema si presenterà se ho perdita dal forellino (in micron) della "siringa" ma qui posso agire diversamente .....mettere le superfici al freddo metterlo nell'azoto .metterlo nel vino rosso ..è la maledettissima "piccola utilissima siringa " che mi preoccupa.

:smt009
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

:smt010 uhm....
secondo me, qui ci vuole marzio!
Son d'accordo che, se non si fa miscela con aria, senza ossigeno la vedo difficile, ma il liquido si appiccia facile, si autoappiccia (tu conosci la parola "appicciare"? in napoletano, significa accendere, incendiare, in senso lato anche illuminare) a temperature che non siamo sicuri di non raggiungere ( quanto è isolante e/o spessa la parete della siringhina?), francamente io non mi sento sicura.
Tieni però presente che io non uso nemmeno le pentole a pressione, perchè secondo me sono pericolosissime ( :smt009 ), ho messo in disuso da anni la nostra autoclave e sterilizzo tutto in stufa a secco anche se solo l'Enel sa quanto mi costa. Dev'essere perchè feci un clamoroso filone a quella lezione sui calcoli di conversione tra temperature e pressione, e mi son sempre rifiutata di recuperarla...
Però ti dico che quando al liceo facemmo (...1970...) l'esperimento di liquefare un gas (il comune gas degli accendini, che però ai tempi miei solo di marca si vendeva...) faticosamente impizzato in una provetta, immergendola subito in una miscela frigorifera di alcool e ghiaccio secco contenuta in un termos, un giorno che riuscimmo miracolosamente a far entrare nel provettone ben 1 cm3 di gas, lo tirammo fuori per far vedere ai nostri compagni che si era liquefatto, ma ci dimenticammo di riimmergerlo nella miscela, e dopo meno di 2 minuti il provettone esplose in 1000 pezzi, con una svampatella che fece solo un po' di nero sulla cattedra: ma uno spavento! E il preside se la prese con la professoressa, che se la prese con noi. Ecco, adesso sai perchè conosco i meccanismi dell'adiabasi, ma mi manca il seguito.
Nofer
Nofer
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Renato

Ma si, il tutto immerso in azoto, perchè no.
ciao
Renato
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Marzio
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Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Dico la mia...  anche se non ho ben compreso le dinamiche del problema... una siringa della superficie di 0.005 cm2 (sezione circolare) possiede un diametro di 0.8 mm giusto? Non ho mai visto cose del genere ma se il mugnaio dice che esiste...

Comunque io credo che in caso di foro, di sicuro è presente l'innesco per caricamento elettrostatico.

Se, in vantaggio di sicurezza, supponiamo non sia presente alcun effetto di raffreddamento visto che si tratta di un liquido e non di un gas, la deflagrazione non solo è possibile ma diventa probabile; tuttavia, vista l'assoluta limitatezza delle quantità in gioco credo si possa determinare un semplice flash fire.

Ricordo inoltre che le condizioni di applicabilità della direttiva ATEX sussistono quando il volume di atmosfera esplosiva risulta essere pari a "alcuni decimetri cubi" (CEI 31-35) oppure almeno pari a 100 dmc (IEC 60079-10) e non è assolutamente questo il caso.

Soluzioni: le soluzioni possibili sono o l'inertizzazione con azoto o CO2, oppure l'adozione di una ventilazione locale che consenta comunque di mantenere lo schizzetto al di sotto del LEL.

Ciao

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
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ilmugnaio
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Iscritto il: 15 ott 2004 18:42
Località: PISA

Interessante le affermazioni di Marzio.
Volendolo contattare via e-mail come posso fare?
E si la siringa esiste .....la adoperi tutti i giorni per recarti al lavoro o per accompagnare la moglie a fare laspesa ...:-)
Cordialmente
:smt039
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Mod
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Iscritto il: 04 ott 2004 11:29
Località: Treviso

Ringrazio sentitamente Marzio per le sue risposte sempre molto puntuali e precise.

In merito alla richiesta de 'ilmugnaio'.

La mail di Marzio (se e' stata resa disponibile nel suo profilo) e' accesibile in basso nel post di Marzio stesso tramite il bottone 'email'.

Cordiali saluti

Mod  :smt039
Ultima modifica di Mod il 12 nov 2004 15:18, modificato 2 volte in totale.
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manfro
Messaggi: 2142
Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

Scusa Mod ma siccome dovrei mandare una mail a Marzio anch'io non mi sembra che abbia il bottone e.mail sotto il suo intervento. Forse sono cieco più di quello che penso.
Mi puoi illuminare come al solito?
Grazie
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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weareblind
Messaggi: 3267
Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Marzio non ha il tasto e-mail perchè la sua e-mail non è nel profilo.
Però se schiacci sul tasto MP (messaggio privato, sempre in calce a tutti gli interventi) lo contatti nella stessa identica maniera.

weareblind
We are blind to the worlds within us waiting to be born
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