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Dimensionamento disoleatore

Archivio Impianti Tecnici (L. 46/90)/Atmosfere Esplosive (ATEX)/Radiazioni.
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vise
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Iscritto il: 29 ott 2004 00:02
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Autorimessa interrata: devo dimensionare il disoleatore......ci sono norme particolari da seguire? sono particolarmente sprovveduto in merito e le ricerche (ne ho fatte!) non sono state fruttuose.
Grazie in anticipo degli eventuali interventi.
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vise
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Iscritto il: 29 ott 2004 00:02
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Riporto quanto ho potuto riassumere dalle mie ricerche.......

I DISOLEATORI VC/CF VENGONO IMPIEGATI PER SEPARARE OLI MINERALI DAGLI SCARICHI DI AUTOFFICINE, AUTORIMESSE, GARAGES, E IN TUTTI GLI ALTRI LUOGHI NEI QUALI SI VERIFICA LO SCARICO DI OLI MINERALI MISTI AD ACQUA.

Sono costituiti da una vasca monoblocco prefabbricata in calcestruzzo armato vibrato a Pianta circolare.
Internamente la vasca è divisa in tre settori; due di questi (che hanno funzione di disoleazione primaria e secondaria), sono collegati idraulicamente tra di loro attraverso i fori di passaggio situati nella parete che li divide, mentre il terzo settore (che ha funzione specifica di raccolta e stoccaggio degli oli minerali) risulta stagno ed indipendente dagli altri due.

FUNZIONAMENTO:

Il funzionamento avviene nel modo seguente: l'acqua di scarico contenente oli minerali, grassi e morchie, affluisce nel primo settore dove avvengono la sedimentazione dei fanghi pesanti (sabbia, terriccio) e trattenimento in superficie di circa il 70% degli oli e grassi iniziali (disoleazione primaria), che verranno trasferiti e stoccati nel settore di raccolta. L’acqua parzialmente disoleata passa poi nel secondo settore, attrezzato di un ”filtro adsorbente multistrato” composto da carbone, quarzite e tessuto adsorbioil, idoneo a trattenere residui di oli ed idrocarburi, oltre materie in sospensione ed altre impurità. DISOLEATORI VC/CF RENDONO UN’ACQUA TRATTATA IN USCITA CON CONTENUTO DI OLI MINERALI ED IDROCARBURI NON SUPERIORE A 5 mg/litro ( LIMITE TABELLA 3 – SCARICO IN ACQUE SUPERFICIALI – DELL’ALLEGATO 5 – DECRETO LEGGE N° 152 DEL 11/05/1999 ). SONO INOLTRE CONFORMI A QUANTO PRESCRITTO DALLA VIGENTE LEGISLAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA A COMPETENZA DEI VIGILI DEL FUOCO ( DECRETO MINISTERIALE 01/02/1986 ).

Per la messa in funzione l'unica operazione da farsi è quella di riempire la vasca di acqua pulita, ad esclusione del settore di raccolta e stoccaggio degli oli minerali.
La gestione e la manutenzione risulterà semplice: basterà periodicamente, agendo dalle apposite ispezioni del coperchio, aprire la saracinesca di trasferimento dell'olio accumulato in superficie del primo settore al settore di raccolta e stoccaggio (terzo settore); quest'ultimo, una volta riempito dovrà essere estratto (con autobotte di Ditta autorizzata) e trasferito a discarica controllata.
Ogni 18/24 mesi si dovrà procedere all'estrazione ed allontanamento mediante autobotte dei fanghi accumulatisi sul fondo vasca del primo settore.
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Stilo
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Iscritto il: 07 ott 2004 12:06
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Ciao vise: sei sicuro che per un'autorimessa occorra un disoleatore di questo tipo? Chi lo ha imposto? Se l'autorimessa è interrata suppongo che non ci sia apporto di acqua meteorica.
comunque tale sistema viene utilizzato soprattutto nei lavaggi o, in ogni caso, ove vi sia un apporto notevole di acqua. Quindi passi se nell'autorimessa è consentito lavare autoveicoli, sennò ti ritrovi con un sistema che non è 'alimentato' e non può funzionare.
Inoltre, occorre installare un pozzetto d'ispezione a monte del recapito finale, richiedere l'autorizzazione comunale e fare la denuncia annuale dei consumi per pagare i corrispondenti canoni di depurazione (sempre che il nuovo decretone non abbia stravolto la questione). Occorre anche un contatore 'dedicato'.
Il dimensionamento dipende comunque dall' apporto di acqua (presunto).
Saluti
Stilo
Ut sementem feceris, ita metes.
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vise
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Iscritto il: 29 ott 2004 00:02
Località: Cento (FE)

Ciao Stilo, grazie del tempestivo intervento: valuterò il da farsi.
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Gianbisv

Questo tipo di impianti può essere imposto dai Vigili del Fuoco. In particolare in un recente CPI mi hanno imposto questo impianto perchè "potrebbero esserci sversamenti all'interno della officina - autorimessa" e devo potere avere qualcosa in grado di trattenere l'eventuale olio sversato (oltre alle procedure che comprendono segatura etc).
In secondo luogo li installo - come vuole la Provincia - negli impianti tipo demolitori e assimilati per garantire il rispetto degli scarichi nel corpo recettore.
In questo caso utilizzo la legge 27 maggio 1985 n. 62 della Regione Lombardia

http://www.provincia.milano.it/ambiente ... 85_n62.pdf

Anche se (giustamente) si può obiettare che la legge è Lombarda, essendo l'unica attualmente in circolazione è ancora presa come riferimento dai costruttori e dagli Enti di Controllo. Si parla di smaltire i primi 5 mm di pioggia nei primi 15 minuti di evento meteorico.
Tuttavia, essendo appena uscito il nuovo testo unico ambientale, ci potrebbero essere modifiche di cui non posso darti aiuto (perchè mi sono limitato alla parte sui rifiuti e già ne sto uscendo pazzo).
Ad ogni modo, se cerchi con una chiave molto semplice in qualunque motore di ricerca (ad esempio con la chiave "disoleatori  + lombardia + legge") troverai molte aziende che vendono questi prodotti, con schede molto chiare già dimensionate in funzione della superficie da servire, sia esterna che interna.
All'esterno si usa la semplice equazione "5 metri cubi di vasca ogni 1000 metri quadrati di piazzale". Per l'interno - ovviamente - i parametri sono molto più larghi, visto che non hai le acque meteoriche da smaltire.
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serafino
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Iscritto il: 03 ago 2005 14:22
Località: BO-UD

mi sembra un disoleatore piuttosto importante quello descritto.
ivi comprese forme e materiali.
ne ho visti di dimensioni interessanti (un cubo di un metro di lato) in un qualche tipo di materiale resistente alla corrosione che non era cemento e soprattutto non era interrato ma addirittura trasportabile per lo smaltimento, ove fossero necessari trattanti particolai delle sostanze contenuto nei residui.
Và evidenziato come in alcune officine avvengano dei lavaggi di pezzi con solventi (ad esempio idrocarburi) e quindi tali residui (che di acqua ne hanno a causa dell'umidità) vanno convogliati nei disoleatori : i banchi di lavaggio hanno spesso solo degli accumuli ma non i separatori.
Ecco quindi che il dimensionamento potrebbe essere di un 50% superiore al volume massimo dei serbatoi di tali stazioni (se ce ne sono).
Aggiungo una cosa di buon senso, per i disoleatori esterni : una bella vasca di raccolta in caso di gusto o fuoriscita da travaso.
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Marzio
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Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
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il riferimento è all'art. 3.8.0 del DM 01/02/69 "Norme di sicurezza antincendio per la costruzione e l'esercizio di autorimesse e simili".

Si ha, infatti: "I pavimenti devono avere pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque e la loro raccolta in un dispositivo per la separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue"

Non credo si riferisca alla raccolta delle sole acque meteoriche. In caso di incendio si usano idranti (se sono presenti) e possono essere, potenzialmente, spandimenti di benzina non combusta.

Esistono aziende che producono ed installano "chiavi in mano" tali dispositivi.

Ciao

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
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