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Dirigenti e sicurezza

Archivio Figure della sicurezza (DL/RSPP/Addetti SPP/Emergenza e Pronto Soccorso/RLS).
Discussioni relative alle varie figure coinvolte nel mondo della sicurezza sul lavoro quali Datori di Lavoro (DL), Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), Emergenze e Pronto Soccorso, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) (Riservato agli abbonati)
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ricky21000
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Iscritto il: 11 feb 2005 22:05

Se posso apportare la mia esperienza in azienda multinazionale organizzata in stabilimenti, direi, concentrandomi su esempi pratici piuttosto che su definizioni astratte:

1) DDL = direttore di stabilimento, in quanto riceve, generalmente dall'amministratore delegato, i pieni poteri decisionali e d'intervento in materia di igiene e sicurezza del lavoro mediante procura notarile. In caso di infortunio questo è il primo documento che richiede la ASL.
2) Dirigente = responsabile di funzione o servizio che abbia autonomia decisionale e gestionale in un determinato ambito. Questo significa la possibilità di poter spendere una determinata cifra, nell'ambito del budget assegnato, senza necessità di ulteriori autorizzazioni. Se devo cambiare dei presidi di emergenza, dei DPI o qualunque altra cosa e devo chiedere i soldi a qualcuno, allora non sono un dirigente. In generale, per quanto di mia esperienza, nelle realtà strutturate vi è una certa sovrapposizione tra dirigente reale, cioè dotato di delega formale di spesa (entro certi limiti), e relativo livello contrattuale.
3) Il preposto è un po' come il ministro senza portafoglio. Magari gestisce e sovraintende decine di persone, però non ha autonomia di spesa, per cui deve rivolgersi al suo dirigente di riferimento.

Per esperienza personale, in caso di infortunio, ho notato che la ASL non indaga più di tanto sull'organizzazione interna dell'azienda. Anzi la ASL chiede all'azienda stessa di identificare i ruoli ed i relativi nominativi, accontentandosi di ricevere uno straccio di organigramma aziendale. Solo per il DDL esige ed acquisisce la procura.
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Marco
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Iscritto il: 14 ott 2004 15:45

Ciao Ricky

Il tuo è un esempio che ha una grande diffusione, hai fatto bene a riportare la tua esperienza personale.

Io ritengo che ci sia una certa limitazione nel concepire il ruolo di Dirigente per come hai indicato, perché "Dirigente" può anche essere un dipendente che ha il compito di organizzare e produrre un certo "servizio" oppure un certo "prodotto" in ambito aziendale, senza per questo avere alcun margine di spesa e senza avere un incarico formale da Dirigente.  

Cerco di illustrare meglio il mio punto di vista. Se io lavoro all'interno di un reparto di produzione ed ho un superiore che mi dice quali materie prime devo utilizzare, dove le devo prendere, come le devo lavorare e con quali attrezzature di lavoro, come vanno trasportate, con quale priorità devo svolgere il mio lavoro in relazione a chi lavora intorno a me, come devo consegnare il prodotto finito, ... e così via, quella figura "dirige" il mio lavoro. Potrà non avere alcuna possibilità di spendere denaro, ma resta un "Dirigente" perché organizza l'attività produttiva. E se io mi faccio male perché sono costretto a sollevare a mano un carico di 50 kg per assolvere quanto mi viene richiesto, oppure perché l'attrezzatura di lavoro che utilizza un altro lavoratore mi colpisce, il "Dirigente" si prende la sua parte di responsabilità, perché se il Datore di Lavoro non provvede a tutelarmi, gli obblighi di salvaguardia della mia incolumità restano per lui doveri previsti dal Diritto, indipendentemente da quanto il DdL ha ritenuto di realizzare.

Questo potrà sembrare una forzatura del Diritto, ma è quanto ho appreso nel tempo, anche sulla base della Giurisprudenza. Quello che deve stupire, semmai, è il fatto che nelle Aziende vengono distribuiti compiti dirigenziali senza che siano riconosciuti sul piano contrattuale.

Che ne pensi?

Saluti

Marco
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ricky21000
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Iscritto il: 11 feb 2005 22:05

Caro Marco, posto che secondo me potremo parlarne per settimane senza venirne a capo (oramai tutto va visto caso per caso), sono solo parzialmente d'accordo con te ma, come ripeto, la mia esperienza è relativa ad una grossa realtà, non so come funziona in altre situazioni. Quello che sto provando sulla mia pelle è (cosa molto importante) che né ASL né il pubblico ministero si preoccupano più di tanto della corretta identificazione (semantica ed effettiva) delle figure in gioco. Cioè, tranne che per il DL, se ne stanno con i nominativi forniti dall'azienda per quanto riguarda il dirigente ed il preposto. Quindi è un "non problema" fino a che qualcuno decide di mettersi di traverso e di non accettare il cappello di "dirigente" o "preposto" assegnatogli. Posto che la responsabilità viene comunque condivisa, mi permetto di commentare:
Se io lavoro all'interno di un reparto di produzione ed ho un superiore che mi dice quali materie prime devo utilizzare, dove le devo prendere, come le devo lavorare e con quali attrezzature di lavoro, come vanno trasportate, con quale priorità devo svolgere il mio lavoro in relazione a chi lavora intorno a me, come devo consegnare il prodotto finito, ... e così via, quella figura "dirige" il mio lavoro
Questo per me, e nel procedimento che mi riguarda, è il preposto (capo reparto, o in caso di eccezionale complessità capo sezione, ecc.). Se fosse come dici tu nelle aziende avremo decine di dirigenti (anche per livello contrattuale), mentre so per certo che in alcune realtà, nemmeno troppo piccole, nemmeno il direttore di stabilimento ha il livello dirigenziale !
E se io mi faccio male perché sono costretto a sollevare a mano un carico di 50 kg per assolvere quanto mi viene richiesto
Sicuramente avrò delle responsabilità se non segnalo la problematica rendendo edotto il dirigente e/o il DL, ma la domanda da porsi è: Ok lo so, è necessario comprare un transpallet (meglio elettrico) che costa x mila €, ma io non ho potere di spesa, segnalo e nessuno si muove, eppure impartisco ordini e direttive al personale, sono un dirigente ?  Per me no, ma tanto non ne veniamo comunque a capo....
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Marco
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Iscritto il: 14 ott 2004 15:45

ricky21000 ha scritto:Questo per me, e nel procedimento che mi riguarda, è il preposto (capo reparto, o in caso di eccezionale complessità capo sezione, ecc.). Se fosse come dici tu nelle aziende avremo decine di dirigenti (anche per livello contrattuale), mentre so per certo che in alcune realtà, nemmeno troppo piccole, nemmeno il direttore di stabilimento ha il livello dirigenziale !
Perdonami se insisto Ricky. Ma si tratta di un "Preposto" se, nell'esempio che ho fatto prima, il mio superiore gerarchico non ha potere decisionale e deve solo sovrintendere un lavoro, oppure un'organizzazione, che è stato/a progettata e pianificata da altri. In questo caso sono d'accordo con te.

Ma se il mio superiore gerarchico è lui che decide di acquistare (o far acquistare) un'attrezzatura piuttosto che un'altra, oppure se decide la produzione di un elemento in acciaio piuttosto che in lega di molibdeno, oppure se richiede che il prodotto venga confezionato in contenitori da cinque elementi, oppure ancora se organizza con i suoi rispettabili criteri il mio posto di lavoro, allora non è più un "Preposto". E' un "Dirigente".

Totò in un suo film dice: "Ma io sono un Re che comanda?! ... oppure uno di quei Re che non contano nulla?!"
(Adesso Nofer mi ucciderà)  :smt045

Saluti

Marco
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