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Archivio Rischi da agenti fisici: Rumore (D.Lgs. 277/91) e Vibrazioni (D.Lgs. 187/05).
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ursamaior
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Grazie per la risposta.
Ma volevo chiederti: come lo consideri? cioè una volta preso atto che c'è un rumore impulsivo (peraltro non definito dalla norma, per cui mi piacerebbe sapere che cosa consideri tu per impulsivo), che fai per tenerne conto? Attui una penalizzazione al valore misurato? Compri DPI più performanti?
Scusa per l'eccesso di punti interrogativi, ma questo argomento mi sembra particolarmente importante, dato che sul rumore impulsivo (più che sul valore di picco) si giocano molte ipoacusie...
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Gianbisv

Personalmente ritengo un evento impulsivo un "Evento di breve durata ma di grande intensità".
Mi baso sulla esperienza, ma non seguo un protocollo specifico. Se ritengo che la misura debba essere rifatta, la rifaccio. Altrimenti la "Depuro" in studio dall'evento.
Sono molto sincero: la UNI imporrebbe almeno n misure da almeno 3 minuti ciascuna secondo rigidi criteri. Dunque, se anche elimino una misura "non adeguata" non dovrebbe cascare il mondo.
Poi, che io faccia n misure da 3 minuti ciascuna è tutto da vedere.. :smt001 Non è pigrizia o altro, ma se seguissi le pur ottime e valide UNI alla lettera con tutta la mole di dati richiesta, farei un lavoro al giorno (lo so, non è molto igienistico questo ragionamento, ma è la pura verità). Ed il mercato e le tariffe locali non me lo permettono  :smt011
Sui D.P.I. faccio una verifica puntuale misura per misura sulla base di un foglio elettronico che mi sono costruito. Assegnare i DPI corretti è una impresa, in quanto occorre tenere conto di una miriade di fattori (facilità ad indossarli, tipo ci capelli lunghi o corti, se lasciano libertà di movimento, pulizia, temperatura ambiente di lavoro, costo, compatibilità con altri DPI indossati, problemi di infezioni alle orecchie etc). Praticamente è diventata (per me) una seconda relazione, con a volte 3 o 4 DPI diversi da indossare a seconda del tipo di mansione, persona o macchina svolta. Che poi il DDL e l'RSPP rispettino le mie valutazioni è tutto da vedere...

Gianbi
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ursamaior
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Perdonami gianbisv, ma  mi sembra molto soggettivo definire gli impulsi come eventi brevi ma di grande intensità. Nonostante sia bene o male questa la definizione di rumore impulsivo, tuttavia quanto deve essere breve e quanto intenso perchè tu lo definisca impulsivo? Esempio: un impulso di 80 dB della durata di 0,5 sec. secondo te è un evento impulsivo? E poi una volta che lo classifichi come tale, che ci fai?
Il problema vero sta nell'ultimo punto interrogativo, cioè una volta individuato l'evento come devo trattarlo?
A dir la verità l'errore di fondo sta nel fatto che si parla spesso di eventi impulsivi come se si parlasse di eventi di picco, quando sono cose diverse. In effetti, a livello di danno uditivo un singolo evento di forte intensità può essere molto pericoloso tanto da comportare un infortunio, ma un evento ripetitivo con componenti impulsive, anche di intensità enormemente inferiore, può essere anche più pericoloso. E' per questo che, credo, la norma chiede che si tenga conto anche delle componenti impulsive e non solo dei livelli di picco.

Vorrei lanciare un ulteriore (dopo quello per i carrelli elevatori proposto da serafino)  gruppo di studio sulle valutazioni del rumore, in particolare che tratti di questi temi:
1) modalità di valutazione delle componenti tonali
2) modalità di valutazione delle componenti impulsive
3) modalità di scelta dei DPI e verifica della loro attenuazione quando il Lpeak supera i 140 dB(C) - La norma UNI si riferisce solo alle misurazioni in lineare del Lpeak
4) varie ed eventuali

Attendo adesioni...
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