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Sega da cantiere

Archivio Direttiva Macchine e Mezzi di Trasporto in genere.
Questa sezione e' dedicata alle macchine di cui al DPR 459/96 ma anche ai mezzi di trasporto quali carrelli elevatori, trasporti terrestri soggetti alle norme ADR, trasporti pericolosi via mare, sicurezza aerea, ecc... (Riservato agli abbonati)
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Ospite

Devo progettare una sega da banco per edilizia.
Oltre a certificarla per la Direttiva macchine, devo certificarla anche per direttiva Bassa tensione e Direttiva compatibilità elettromagnetica (la macchina ha un impianto elettrico) o mi basta avere le dichiarazioni di conformità dei produttori dei componenti elettrici?

Grazie

Le sono grato anticipatamente se la prossima volta si firma o mette il proprio nick-name.
La saluto cordialmente.

Mod :smt039
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ilmugnaio
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Anonymous ha scritto:Devo progettare una sega da banco per edilizia.
Oltre a certificarla o mi basta avere le dichiarazioni di conformità dei produttori dei componenti elettrici?
Semplicistico l'amico ....
Chi la certifica??
leggi un po l'Allegato IV del 459 ...
magari leggilo tutto il 459 ...
Senso pratico ....quanto costa questa sega ??  
Quanto costa una certificazione con ON ??
:smt017
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ilmugnaio
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scrupolo tardivo.

Quante  seghe pensate di fare?
Se vengono fatte in serie ...forse ...il "gioco vale la candela"
Cordialmente
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serafino
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Ma soprattutto : che cosa taglia questa sega?

L'approccio modulare non è applicabile, almeno non legalmente, per EMC ed LVD, ma per la seconda è di fatto realizzabile la conformità utilizzando materiale idoneo e facendo le prove (poche)finali
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Marzio
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serafino ha scritto:L'approccio modulare non è applicabile, almeno non legalmente, per EMC ed LVD, ma per la seconda è di fatto realizzabile la conformità utilizzando materiale idoneo e facendo le prove (poche)finali
Ma tecnicamente? Riformulo: "A te è mai capitato che l'approccio modulare non abbia funzionato per la EMC in laboratorio?". E se si, è prevedibile quando non funziona o è assolutamente imprevedibile? Ancora, quali sono i motivi tecnico/scientifici per i quali due componenti che possiedano compatibilità elettromagnetica, non lo siano più qualora siano assemblati.

Ciao

Marzio
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serafino
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A domanda interessante rispondo con piacere

L'approccio modulare EMC non è in assoluto fallace, anzi è usato in ben determinati settori
La fallacità consiste nel fatto che, essendo la compatibilità dovuta a fenomeni parassiti e dovendo ragionare su due diverse filosofie ( alta e bassa frequenza e quindi alta e bassa energia) e dovendo immaginare gli effetti di questi fenomeni sia dal punto di vista delle emissioni che dell'immuntà, le variabili in gioco sono troppe per risolvere l'equazione.
Come hanno risolto i saggi dell'automotive? imponendo metodi differenti di prova per i componenti e per gli assemblati (vetture, carri, moto etc) dimostrando che, qualora i componeti fossero conformi ai requisiti fissati, avremmo avuto un insieme conforme.

Prendiamo una macchina qualsiasi nella quale monto un semplice PLC, un inverter, un servoazionamento ed un display.
Ignoriamo volutamente gli aspetti di sicurezza.
Tutti i componenti sono marcati CE, ma l'inerverter non è un prodotto finito e quindi il costruttore non ne conosce l'uso che se ne farà, in termini di carico, di tempi di impiego e di modo di lavorare (coppia costante, coppia variabile etc) e quindi si cautela dando delle informazioni di massima e delle indicazioni tecniche.

Per tornare a me, e iper frequente che l'insieme dia dei problemi e proprio un inverter ha fatto impazzire molte
persone
Il PLC non presenta quasi mai problemi.

Ma perchè, se presi singolarmente, va tutto bene e se messi insieme no? Molte ragioni

1-se si modificano le condizioni di prova, ovviamente i risultati possono essere modificati
2-se non si rispettano fedelmente le indicazioni del costruttore e/o se queste sono insufficienti o inadeguate, non riesco a replicare i risultati ottenuti
3-la bassa frequenza, caratterizzata dall'elevata energia, tocca gli aspetti di cablaggio molto più seriamente di quanto si creda
4-sbagliare la progettazione dell'impianto di GND è catastrofico
5-per comodità in laboratorio si ragiona in "campo lontano" ma nella realtà, spesso sei in zona di campo vicinissimo (pensa che nello stesso quadro devi far stare un pacco di cose) e quindi non hai delle informazioni in proposito
6-il costruttore può scegliere fra due diversi limiti di emissione e due diversi livelli di esposizione ed in questo caso definisce anche che cosa è accettabile non funzioni:prova ad immaginare quando in uno spazio ristretto hai un modulo ad elevate emissioni con uno a bassa immunità per un errore di layout e quello che è accettabile per il costruttore del modulo non lo è per te
7-componenti apparentemente passivi, possono diventare attivi in uso : pensate ai teleruttori
8-trasferire energia da un punto A ad un punto B a frequenza diversa da 0, comporta che nell'intorno del conduttore si formi un campo che si propaga e si accorda con le antenne parassite presenti : è un pò come avere radiomaria che spara a caso e se sei sintonizzato senti le preghiere
9-non tutta la potenza viene trasmessa (efficienza d'antenna): le riflessioni sono un forte contributo emissivo
10-in laboratorio dò un'alimentazione pulita ed una terra (dico terra) vere con valori da sogno. Poi quando installi nella troncatrice del caso il medesimo componete e lo alimenti hai una terra schifosa
11-siccome c'è poco tempo, si mischiano le linee e le alimentazioni in cablaggio
12-per non fare fatica, al posto di dare un negativo ad un segnale CC, gli do la terra
13-Provare un dispositivo da banco e montarlo come da pavimento è trascurabile, ma il viceversa no
14-usando cavi inferiori a 3 m, un costruttore di un modulo può esimersi dal fare alcune prove, che invece l'assemblatore deve fare, fallendo spessissimo
15-se tu mi dai un involucro plastico, limito le esd al solo contatto in aria. poi inglobo il tuo prodotto in una scatola di metallo, e devo farci le esd per contatto : sai che ridere....
16-siccome i componeti per macchina spesso non sono collegati direttamete alla rete elettrica, non si fanno le armoniche ed i flicker, necessari invece per la macchina completa
17-molti altri

Si può ragionevolmente prevedere quando l'approccio modulare darà dei buoni frutti e quando no
Si può sempre limitare il numero di prove in base all'analisi che è poi il metodo più intelligente confermato anche dalla pubblicazione di norme tecniche che adottano tale filosofia
Si possono adottare metodi di prova LOW COST, altro filone in voga
Si può applicare l'approccio automotive qualificando i componenti, che è la cosa migliore perchè mette insieme i punti di cui sopra

Quando non applicare mai l'approccio modulare : quando non ha mai fatto nemmeno una prova in vita tua e non conosci la tua tecnologia
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Marzio
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Risposta ineccepibile... da archiviare e consultare quando necessita...

:smt023

Marzio
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ilmugnaio
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ma insomma non mi hai ancora detto quante seghe da cantiere avete intenzione di produrre ... aspetto un tuo cenno di risposta
grazie e cordiali saluti
:smt002
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Renato
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Iscritto il: 28 set 2006 12:25

Cercando di rispondere all'ospite sconosciuto, la sega va certificata per tutte e tre le direttive.
Per la direttiva macchine attendiamo di sapere cosa tagli, per le direttive BT ed EMC è cosa sempliciotta, in fin dei conti si tratta di una banalissimo avviamento con interruttore magnetotermico e relè di comando.
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serafino
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siamo sicuri che sia semplice l'EMC (fatta bene intendo)?
da quanto descritto lavorerà in ambiente domestico.... aspetto i clics
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