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Valutazione Rischio Esplosione

Archivio Impianti Tecnici (L. 46/90)/Atmosfere Esplosive (ATEX)/Radiazioni.
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ugo
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Una proposta di miglioramento al foglio di Renato

metterei gli inneschi come da EN 1127-1

5.3.2 - Superfici calde
5.3.3 - Fiamme e gas caldi, particelle calde
5.3.4 - Scintille di origine meccanica
5.3.5 - Materiale elettrico
5.3.6 - Correnti elettriche vaganti, protezione contro la corrosione catodica
5.3.7 - Elettricità statica
5.3.8 - Fulmine
5.3.9 - Onde elettromagnetiche a radiofrequenze (104 Hz a 3x1012 Hz)
5.3.10 - Onde elettromagnetiche (da 3 x1011 3x1015 Hz)
5.3.11 - Radiazioni ionizzanti
5.3.12 - Ultrasuoni
5.3.13 - Compressione adiabatica e onde d’urto
5.3.14 - Reazioni esotermiche, autoaccensione delle polveri


e poi una "critica": ma se ho tanti inneschi anche se rari va a finire che il rischio diventa alto e non accettabile... ma non sono d'accordo in generale...

e poi una altra osservazione: con "nube non confinata" la fascia del danno ha un raggio inferiore al dz! come è possibile?

grazie e un saluto
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Bayern
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Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

Se la valutazione dei rischio di esplosione utilizzando ad esempio la matrice di rischio porta ad un rischio medio secondo voi sono sufficienti le prescrizioni minime per il miglioramento della protezione e sicurezza e della salute dettate nell'allegato XV-ter A ?
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ugo
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Iscritto il: 27 ott 2005 03:16

è da dare prima una definizione di "rischio medio" (= moderato?) e poi decidere

ad es.

...

Tollerabile
Non sono richiesti ulteriori controlli. È possibile migliorare le misure adottate sulla base dell'efficienza in termini di costi o implementarle senza ulteriori costi. È necessario provvedere al monitoraggio delle attività al fine di assicurare l'efficacia e il mantenimento delle misure adottate.

Moderato
È possibile ridurre il rischio, ma i costi della prevenzione devono essere accuratamente quantificati. La riduzione del rischio può essere programmata nel tempo. Laddove il rischio moderato è associato ad un danno elevato, ulteriori valutazioni potrebbero essere necessarie per stabilire più precisamente le conseguenze all'evento al fine di determinare le idonee misure di protezione.

Sostanziale
Non è possibile iniziare alcuna attività lavorativa finché il rischio non viene ridotto. Possono essere necessarie considerevoli risorse per la riduzione del rischio. Qualora attività lavorative già in corso siano soggette a detto rischio devono essere presi urgenti provvedimenti.
...
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Bayern
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Un Ciao a ugo e a tutti i partecipanti alla discussione

Intanto rispondo a ugo: secondo il mio modello che sto usanto ( vedi in allegato) quello che definisco rischio medio corrisponde a rischio moderato.

Vi faccio questa domanda ( tra l'altro te l'avevo già posta) ma provo a riformularla appoggiandomi  a un caso concreto che mi è capitato

Ho una cabina di verniciatura ( ad immersione tramite vasca di vernice) piccola zona O ( 0,23 cm) circondata da zona 2 ( 2 metri)

A)Per quanto riguarda l'analisi dei rischi della zona 2 ho la seguente situazione:
       -  probabilità di esplosione rara ( F3)
       -  dato che si trova all'interno di uno stabilimento ( presenza di  persone  
           nei turni di lavoro)   la magnitudo del danno sarà D4 o D3,
           pertanto secondo il modello a matrice il rischio non potrà mai essere    
            basso al minimo medio anche avendo una probabilità di esplosione  
           estremamente rara (F4) .

Secondo voi la cosa è accettabile ?

B) In prossimità dei bordi della vasca ho una piccola zona 0 ( d=0,23cm) se suppongo di non avere fonti di innesco ,nessuna apparrecchiatura nella zona  in manutenzione faccio svuotare la vasca posso considerare il Rischio=0 ?
Allegati
Valutazione del rischio .doc
Matrice rischio
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ugo
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ciao! :-)

direi che

A) questo è il punto di forza o di debolezza del tuo metodo... è da rimodulare se pensi possa essere eccessivo ...

B) svuotando tutto e con una lieve pellicola di sostanza, durante la manutenzione, ricalcolerei la zona (di tipo 2 poco estesa, probabilmente)

un saluto
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