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linee elettriche ferrovia

Archivio Impianti Tecnici (L. 46/90)/Atmosfere Esplosive (ATEX)/Radiazioni.
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ale3000
Messaggi: 259
Iscritto il: 15 apr 2006 10:08

Salve a tutti,
nei lavori vicino a linee ferroviarie elettrificate, la norma che vale è sempre quella dell'art. 11/164 sui 5 metri oppure, visto che si tratta di "ferrovie", ci sono ulteriori norme specifiche?

Dovendo lavorare a 2 metri dalla linea stessa (o forse meno) è possibile pensare a qualche barriera efficace o è obbligatorio disattivare le linee?

Dove posso trovare informazioni circa il fenomeno di attrazione generato dai campi elettromagnetici su linee ad alta tensione (o ricordo male?)
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catanga
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Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Una domanda.
Sono linee ferroviarie di RFI o di altre società?
Nel primo caso le regole, puoi star certo, Te le daranno loro.
Ricordo sempre la validità della L. n° 191/1974 e successive modifiche ed integrazioni.
Questa, all'art. 1, comma 1 lettera b) esclude l'applicabilità proprio dell'art. 11 del DPR n° 164/1956.  
Per la seconda domanda, c'era un vecchio DPCM del 1992 che permetteva di fare un calcolo della distanza in funzione della tensione.
Adesso vedrò di trovarlo e darti anche questa informazione.
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catanga
Messaggi: 1912
Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Trovato.
DPCM 23 aprile 1992
Tieni presente che si tratta solo di un vecchio decreto in gran parte sorpassato da norme più recenti.
Mi sembra, però, che sia uno dei pochi che fissa delle distanze.

Nel tuo caso, però, non serve per i lavori che hai citato.
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ale3000
Messaggi: 259
Iscritto il: 15 apr 2006 10:08

ciao catanga,
grazie per i puntuali riferimenti che quanto prima guarderò
.... non ricordo se già ti ho detto che il mio nik "ale3000" corrisponde ad un altro su forum494 che conosci bene!!

E con un piccolo sforzo potrai anche capire a quale linea ferroviaria mi riferisco (non è italiana...ma i vagoni sono rossi!!)

Comunque i lavori sono svolti su suolo italiano e gli ispettori asl sono quelli italiani... come la mettiamo?..di solito gli svizzeri sono molto fiscali ma questa volta il loro DL svizzero vorrebbe fare lavorare la mia impresa di carpenteria a circa 2 metri dalla linea, per  montare una nuova pensilina a fianco della banchina di transito.

Per questo cerco una norma che imponga alla stazione elvetica di disattivare la linea... a meno che non ci siano effettivamente rischi

Perchè dici che i miei lavori non dovrebbero essere interessati dal problema distanza?
grazie e ciao
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catanga
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Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

"Sfizzero"?
No, italiano.

Ferrovia in salita ..... mezza italiana a mezza "sfizzera".........

Nel tuo caso devi verificare se esiste o no un regolamento/legge simile a quello che ho già citato per le ferrovie italiane e vedere cosa prevede.
Dico questo perchè, è probabile che esista un accordo tra Italia e Svizzera per la gestione dei lavori nell'ambito della linea ferroviaria che è di proprietà "sfizzera".


Il DPCM si applicava solo per i limiti per le distanze degli elettrodotti dagli edifici adibiti ad abitazione ed all'ambiente esterno ma non alle esposizioni professionali.
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serafino
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Iscritto il: 03 ago 2005 14:22
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io direi che le distanze dovrebbero essere più di natura elettrica (rischi di) che NIR.

Mi spiego : la letteratura parla di cautela ad esposizioni prolungate (tipo 4 ore quotidiane).
Secondo me la discriminante è il valore che misuri : se rientra in limiti accettati dalla letteratura come non pericolosi (minori di un microtesla ad esempio), e valutando che l'esposizione non è quotidiana, non dovrbbero esserci problemi.
Esistono dei calcoli di SAR che potresti fare, tanto per andare sul tranquillo.
Io però dico che i portatori di Pace Maker, protesi acustiche o altri dispositivi mdici impiantati, andrebbero esonerati o almeno si dovrebbe valutare la compatibilità fra il sistema impiantato e le condizioni elettromagnetiche presenti nell'ambiente
Alcune indicazioni potresti trovarle nella direttiva 2004/40/CE, non ancora recepita, ma che tratta espressamente il problema
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catanga
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Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Occhio che gli "sfizzeri" sono extracomunitari e le regole se le fanno da soli non fidandosi delle direttive UE.

Pertanto, puoi andare a casa loro e guardare sul sito dell'INSAI o alla fonte primaria degli studi internazionali che è l'ICNIRP ( http://www.icnirp.org/)
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serafino
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Iscritto il: 03 ago 2005 14:22
Località: BO-UD

fra EU e Ch eiste un agreement (che non so come si chiami ma lo trovate nei siti canonici) per il quale sostanzialmente si accettano le norme armonizzate EN e grossomodo le direttive comunitarie sono in qualche modo accettate.
Tuttavia, per quanto ho potuto vedere, anche lor signori elvetici accettano le indicazioni internazionali IEC e simili per quanto concerne le NIR e sulle quali si basa la direttiva citata ed anche le indicazioni date : per le NIR le norme tecniche armonizzate sono praticamente nessuna e quindi ci si basa sulla letteratura tecnica di materia e sulle guide che si trovano in giro, che hanno carattere molto generico.
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catanga
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Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Veramente l'agrreement dice che gli "sfizzeri" tengono in considerazione le norme UE ma non dice che le devono accettare.
Cosa diversa per gli standard internazionali.

Quindi, ribadisco il consiglio di prima: senti le ferrovie "sfizzere" riguardo il loro regolamento per i lavori su linee ferroviarie e coordinalo con le "regole" italiane.
Geneve

All'interno del sito dell'Ispettorato federale degli impianti a correnti forti troverai sicuro qualcosa di interesse per il tuo problema
http://www.esti.ch/i/2esti.htm

Geneve
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