A parte gli scherzi, renato, la posizione di marzio sul regime macchina-attrezzatura di lavoro è l'unica possibile, ma anche l'unica ragionevole. Pertanto una macchina messa a disposizione di lavoratori, continua a mantenere intatte le sue prerogative in quanto macchina (in particolare il dovere di piena rispondenza al DPR 459/96), ma ne acquisice altre in quanto attrezzatura di lavoro.
Il fatto è che il DdL non è chiamato a "presumere" la sicurezza, ma a garantirla, il che spiega perchè la responsabilità del DdL circa l'acquisto di una nuova macchina termini con la verifica di assenza di vizi palesi. Il DdL non può accontentarsi del marchio CE, ma nei limiti del ragionevole controllo deve verificare la conformità della macchina.Ma questa cozza (non il mollusco ) con il principio per cui la marcatura CE costituisce presunzione di conformità ai requisiti di sicurezza.
Egli inoltre, ed avrebbe dovuto farlo a monte, deve verificare se quella macchina così come immessa sul mercato è idonea a garantire l'integrità psicofisica dei suoi lavoratori, altrimenti deve integrarne la sicurezza. Ma l'aggiunta del pulsante di emergenza non toglierebbe nulla alla presunzione di conformità della macchina, la quale continua ad essere a norma anche senza pulsante. A norma rispetto alla direttiva macchina. E' il DdL che non è più a norma se non installa il pulsante di emergenza quando dalla sua valutazione ne è emersa la necessità.[/quote]