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Attività soggetta a CPI?

Archivio norme tecniche e legislazione in materia di Prevenzione Incendi.
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ursamaior
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Sento che sta per avviarsi una di quelle discussioni a due che già in un paio di occasioni ci hanno visti come protagonisti.

Nessun errore nella citazione di forrest gump, intendevo proprio dire che a volte nella vita non ci sono sorprese. Ad esempio non sorprende nessuno sapere che io e te spesso non siamo d'accordo.

Nell'esempio citato del nuovo decreto sul rumore, il problema non è se il medico competente può visitare opportunamente il lavoratore, ma il fatto che un lavoratore possa richiedere di essere sottoposto a sorveglianza sanitaria in ogni caso.

Va beh, calambour a parte, in astratto io non credo che "sarebbe meglio" se le norme fossero scritte in modo inequivocabile. Per me è doveroso che ciò accada. Se sui vizi di forma si gioca l'annullamento dei processi (e si parla di errori commessi da persone che di leggi ne capiscono), non vedo perchè io, da cittadino del paese col maggior numero di leggi al mondo (dunque già impossibilitato a conoscere tutti i miei diritti ed i miei doveri), debba essere messo ulteriormente alla prova abbandonandomi alla libera interpretazione delle leggi o alla loro incomprensione a causa del complesso linguaggio con cui sono scritte.

Nella classifica dei tuoi problemi esistenziali, questo aspetto sarà pure secondario, ma sul PIL del paese credo che il costo complessivo dell'assoluta indifferenza del legislatore riguardo al suo dovere di correttezza verso il cittadino (tradotto in leggi frettolose, scritte male, interpretabili, piene di errori) abbia una sua rilevanza.

Che rottura questo voler sempre accontentarsi della mediocrità di chi ci governa, solo perchè poi i problemi abbiamo imparato a risolverceli da soli.
Sappiamo che tu sei bravo a leggere ed interpretare le leggi, ma non tutti hanno le tue capacità e, per una banale questione di giustizia sociale, la legge deve essere uguale per tutti anche nella sua comprensione e divulgazione.
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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andy66
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Ronin ha scritto:
ursamaior ha scritto:la vita non è sempre come una scatola di cioccolatini - forrest gump docet
Nella pratica, però, se mi chiedono di fare una classifica dei problemi dell'italia, o anche solo dell'esercizio della professione, mi sa che la correttezza grammaticale delle leggi la posiziono abbastanza in basso...
Caro Ronin, se un giorno ti capitasse di essere multato o addirittura incriminato per una legge scritta male e interpretabile in maniera ambigua, forse a quel punto non ragioneresti più così.....
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Marzio
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Località: Pordenone

L'ipotesi di portare a cena Penelope Cruz O Little Tony è ben diversa dalla serata che comunque si prospetterebbe cenando con Penelope Cruz E Little Tony. Sono tre scenari ben distinti che tre caratteristiche distinte. Lasciando perdere l'ipotesi E/O...

Questo senza ricorrere all'accademia della crusca  :smt003

Ciao

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
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Ronin
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ursamaior ha scritto:Ad esempio non sorprende nessuno sapere che io e te spesso non siamo d'accordo.
eh, ma io perservero, prima o poi dovrà pure darsi un caso di segno opposto...
per evitare degenerazioni "flamboyant", tenderei a mantenere il discorso "generalissimo" separato dal caso specifico.
nel caso specifico (determinazione dell'assoggettamento a obbligo di CPI) non avrei il minimo dubbio a derubricare la questione nello scaffale caprolanuginoso: CPI, e poche storie.

Sul discorso generale, sono d'accordo in toto sia con marzio che con ursamaior (visto che sforzo tremendo sto compiendo?).
e tuttavia, mi appare la classica lotta contro i mulini a vento; sarò io che non sono un bravo cittadino, ma ripeto che quando penso ai difetti dei politici, il problema delle "e" che dovrebbero essere "o" non è certo in cima ai miei pensieri.
saluti.

PS: penelope cruz E little tony hanno entrambi innesti chirurgici (l'una nel petto, l'altro nell'orecchio...)
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Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
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